bisogna ricordarsi sempre bene qual e' il livello di ipocrisia della stampa occidentale e in particolar modo di quella italiana. Penso tutti avete notato l'enorme shift di queste ultime settimane dove sempre piu' pseudo intellettuali, giornalisti, pensatori del piccolo schermo stanno offrendo una modesta, di facciata comprensione/apertura/supporto a favore di G4z.a e della P4l3.stina appena hanno percepito il cambio di vento. Semplicemente perche' stanno capendo qual e' la parte giusta dove stare. Tra 10/20 anni tutti diranno "eh ma io ero contro il genocidio". Statene certi
La verità è che ognuno pensa al proprio orticello e non c'è unione negli intenti. Se gli intellettuali hanno capito la "parte giusta" è solo per interessi.
Durante il covid era solo la destra (e solo una piccola parte di essa) a fare casino (con i per.uli ed i malauguri della sinistra) ed ora con la Palestina solo la sinistra (con gli scongiuri della destra).
Se c'è divisione, una protesta non sarà mai credibile.
Che poi basta poco secondo me: una stampa seria, coraggiosa, che in tutto il mondo gridi un dissenso all'unisono, e avrebbe fatto più casino delle navi.
Ma si sa che poi se hai un grosso seguito e incominci sul serio a dire le cose come stanno, rischi pure la vita e Charlie Kirk ne è un esempio perfetto.