Ho parlato con un amico fidato che cura da 2 anni la preparazione atletica di una squadra lombarda di serie C (neopromossa al suo prima anno di preparazione). Mi piacerebbe dirvi quale ma giustamente non posso.
Mi ha detto che secondo lui gli ultimi infortuni (ovvero tutti quelli muscolari escluso Musacchio) dipendono dal giorno di riposo post partita che ha sempre dato Gattuso nell'ultimo mese. In pratica il lunedì non ci siamo mai allenati, e questo amico mi dice che è sbagliatissimo poiché il presunto riposo integrale fa più danni che altro perché invece i muscoli avrebbero bisogno di una seduta di recupero e scioglimento. Così invece si "congelano" nel post partita senza che i giocatori facciano stretching e ovviamente il giorno dopo non fanno una mazza. Arrivati a martedì Gattuso pensa di poter fare un allenamento intenso ed è un trauma per il corpo. Infatti lui mi dice che Biglia Romagnoli e Caldara hanno distrutto il polpaccio negli allenamenti dopo un giorno di riposo. Tutti e tre.
P.S. Su Caldara mi dice che il problema al tendine d'achille è una conseguenza del fastidio al polpaccio, probabilmente inizialmente sottovalutato. Il muscolo non riusciva a portare "peso" e tutto lo sforzo è ricaduto sul piede. Altrimenti a 25 anni è impossibile.
In sintesi, siamo in mano ad un dilettante. Un dilettante che non solo porta detrimento dal punto di vista tattico con la sua insipienza totale, ma danneggia il patrimonio della società favorendo infortuni gravi con la sua ( e dei suoi "collaboratori") ignoranza sesquipedale.
Non è colpa sua, in ogni caso.
È colpa di chi, per paura di presunte reazioni di piazza o per non apparire troppo "cattivo", ha lasciato il destino tecnico di un business che vale centinaia di milioni nelle mani di un pescivendolo.
Un pescivendolo che in America piangeva di notte perché lo avevano appena separato dal suo amico di salsicce calabresi.
Pietà, pietà per questo povero club. Un po' di pietà.