ma non mi riferisco a OSorio, che non so nemmeno chi sia. Ma a un disappunto totale sul mercato, una proprietà che è passata da un concetto di pareggio di bilancio a uno di flussi di cassa positivi. Siamo oramai una società a posto coi conti e nemmeno si riesce a sostituire un titolare che parte. Siamo de facto una Fiorentina.
Sul punto, riprendo quanto hai intelligentemente scritto all'interno del post riguardante la permanenza di Skriniar che condivido in toto.
Quando parli di divario nel mondo del calcio e della direzione in cui questo sta andando, sembra chiaro che il calcio necessita di un sistema di riforme in grado di ridare competitività all'intero movimento. Che sia la Superlega o delle riforme innovative da parte della UEFA, occorre mettere un freno al divario che si sta acuendo di anno in anno tra le squadre di Premier, insieme alle solite note, con le altre centinaia di squadre che popolano calcio europeo. O è così oppure noi Milan, ma tutte le altre italiane e altre realtà di medio livello in Spagna, Germania, Francia, Portogallo non saremo altro che delle cantere per i club di Premier.
Possiamo dire quello che vogliamo sulla proprietà, ma ad oggi chiunque ci acquistasse farebbe comunque la stessa cosa. Finito il mecenatismo dei Patroni anni '90, ed entrati in un'era in cui il calcio è diventato un business con l'ingresso di fondi d'investimento, ogni società dovrà reggersi da sola tramite modelli di business e governance societarie come qualsiasi azienda presente in ogni settore economico. Possiamo fingere che non sia così e addossare le colpe alla proprietà che non ci compra i giocatori, vedendo soprattutto quello che avviene in Inghilterra, ma basta guardare un po' più in là del nostro giardino e vedere che realtà come Juve e Inter che non hanno fatto del bilancio il loro obiettivo primario adesso sono società indebitate fino al collo e non si sa come potranno uscire da questa situazione se non smobilizzando il parco giocatori di valore. L'Inter dopo il braccio di ferro col PSG, adesso guarda in faccia la realtà e dovrà cedere il suo capitano per un casco di banane ai francesi, forse venderà anche Barella ed in ogni caso inizierà la prossima stagione molto ridimensionata. La Juve idem, anzi se dovessero inasprire la pena, ne passerà anche di peggio.
Non voglio sostenere alcuna causa in favore di Cardinale ma essendo abbastanza realista sul tema so quello che vogliono i tifosi è irrealizzabile in un sistema putrido come quello italiano in cui è praticamente impossibile anche creare le condizioni di crescita (e la questione stadio è abbastanza chiarificatrice)