Origi addio: sarà plusvalenza.

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Tuttosport: i riflettori del mercato si stanno accendendo proprio su Origi, il cui futuro appare più lontano da Milano. La stagione dell’ex Liverpool, fin qui, è stata ampiamente deludente con soli due gol in campionato e troppe prestazioni al di sotto delle attese. Anche Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica milanista e fautore del suo arrivo al Milan a parametro zero, dopo l’eliminazione dalla Champions League della scorsa settimana aveva dichiarato in maniera molto lucida: «Divock ha tutto per essere un grande calciatore. Ha fisico, tecnica, velocità, tiro, destro, sinistro. Effettivamente fa fatica a determinare nella zona della porta avversaria, e questo è un problema perché è un attaccante. Sinceramente ci aspettiamo tantissimo da lui, l’abbiamo preso a parametro zero ma è stato un investimento importante dal punto di vista del salario. Guardandolo in allenamento sappiamo quello che può fare, è un altro esempio di un giocatore esperto ma che comunque non è riuscito a dare quello che ci aspettavamo. L’abbiamo preso per essere un’alternativa a Giroud, questo era un pensiero che avevamo avuto». In sostanza, una pubblica ammenda sulla scelta che si sta riverberando anche sulla programmazione della prossima annata sportiva, dove Origi sembra essere più fuori che dentro. Per lui ci sono diverse sirene dalla Premier League (Aston Villa e West Ham si sarebbero già fatte vive con il suo entourage) ma anche club turchi. Il Milan, in caso di cessione del belga, vorrebbe comunque guadagnarci qualcosa sul cartellino e non è intenzionato – in questo momento – a darlo via a zero. L’ingaggio di Origi, attorno ai 3.5 milioni più bonus, è stato comunque un investimento importante che, nei fatti, non ha reso. Di certo c’è, a parziale scusante, che la prima parte dell’anno è stata caratterizzata dall’infortunio alla coscia che lo ha messo ko dopo aver smaltito quello che si portava dietro dagli ultimi mesi al Liverpool. Ma nel momento in cui il Milan ha avuto bisogno di lui, Origi non ha risposto come tutti si sarebbero aspettati a Milanello. E il suo futuro è in bilico.

Come già riferito ieri, l'Aston Villa si è ritirato per Origi. Resta il Fenerbahce al momento.
 
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Tuttosport: i riflettori del mercato si stanno accendendo proprio su Origi, il cui futuro appare più lontano da Milano. La stagione dell’ex Liverpool, fin qui, è stata ampiamente deludente con soli due gol in campionato e troppe prestazioni al di sotto delle attese. Anche Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica milanista e fautore del suo arrivo al Milan a parametro zero, dopo l’eliminazione dalla Champions League della scorsa settimana aveva dichiarato in maniera molto lucida: «Divock ha tutto per essere un grande calciatore. Ha fisico, tecnica, velocità, tiro, destro, sinistro. Effettivamente fa fatica a determinare nella zona della porta avversaria, e questo è un problema perché è un attaccante. Sinceramente ci aspettiamo tantissimo da lui, l’abbiamo preso a parametro zero ma è stato un investimento importante dal punto di vista del salario. Guardandolo in allenamento sappiamo quello che può fare, è un altro esempio di un giocatore esperto ma che comunque non è riuscito a dare quello che ci aspettavamo. L’abbiamo preso per essere un’alternativa a Giroud, questo era un pensiero che avevamo avuto». In sostanza, una pubblica ammenda sulla scelta che si sta riverberando anche sulla programmazione della prossima annata sportiva, dove Origi sembra essere più fuori che dentro. Per lui ci sono diverse sirene dalla Premier League (Aston Villa e West Ham si sarebbero già fatte vive con il suo entourage) ma anche club turchi. Il Milan, in caso di cessione del belga, vorrebbe comunque guadagnarci qualcosa sul cartellino e non è intenzionato – in questo momento – a darlo via a zero. L’ingaggio di Origi, attorno ai 3.5 milioni più bonus, è stato comunque un investimento importante che, nei fatti, non ha reso. Di certo c’è, a parziale scusante, che la prima parte dell’anno è stata caratterizzata dall’infortunio alla coscia che lo ha messo ko dopo aver smaltito quello che si portava dietro dagli ultimi mesi al Liverpool. Ma nel momento in cui il Milan ha avuto bisogno di lui, Origi non ha risposto come tutti si sarebbero aspettati a Milanello. E il suo futuro è in bilico.

Come già riferito ieri, l'Aston Villa si è ritirato per Origi. Resta il Fenerbahce al momento.

anche nella mia squadra amatoriale, ho gente che in allenamento fa numeri. poi in campo... lasciamo perdere.
 

7AlePato7

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Tuttosport: i riflettori del mercato si stanno accendendo proprio su Origi, il cui futuro appare più lontano da Milano. La stagione dell’ex Liverpool, fin qui, è stata ampiamente deludente con soli due gol in campionato e troppe prestazioni al di sotto delle attese. Anche Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica milanista e fautore del suo arrivo al Milan a parametro zero, dopo l’eliminazione dalla Champions League della scorsa settimana aveva dichiarato in maniera molto lucida: «Divock ha tutto per essere un grande calciatore. Ha fisico, tecnica, velocità, tiro, destro, sinistro. Effettivamente fa fatica a determinare nella zona della porta avversaria, e questo è un problema perché è un attaccante. Sinceramente ci aspettiamo tantissimo da lui, l’abbiamo preso a parametro zero ma è stato un investimento importante dal punto di vista del salario. Guardandolo in allenamento sappiamo quello che può fare, è un altro esempio di un giocatore esperto ma che comunque non è riuscito a dare quello che ci aspettavamo. L’abbiamo preso per essere un’alternativa a Giroud, questo era un pensiero che avevamo avuto». In sostanza, una pubblica ammenda sulla scelta che si sta riverberando anche sulla programmazione della prossima annata sportiva, dove Origi sembra essere più fuori che dentro. Per lui ci sono diverse sirene dalla Premier League (Aston Villa e West Ham si sarebbero già fatte vive con il suo entourage) ma anche club turchi. Il Milan, in caso di cessione del belga, vorrebbe comunque guadagnarci qualcosa sul cartellino e non è intenzionato – in questo momento – a darlo via a zero. L’ingaggio di Origi, attorno ai 3.5 milioni più bonus, è stato comunque un investimento importante che, nei fatti, non ha reso. Di certo c’è, a parziale scusante, che la prima parte dell’anno è stata caratterizzata dall’infortunio alla coscia che lo ha messo ko dopo aver smaltito quello che si portava dietro dagli ultimi mesi al Liverpool. Ma nel momento in cui il Milan ha avuto bisogno di lui, Origi non ha risposto come tutti si sarebbero aspettati a Milanello. E il suo futuro è in bilico.

Come già riferito ieri, l'Aston Villa si è ritirato per Origi. Resta il Fenerbahce al momento.
Ve lo dico io come va a finire. Una estate buttata alla ricerca di un acquirente, con il mercato attaccanti bloccato finchè Origi non esce.
Poi il giorno del ritiro, quando si capirá che di fatto è invendibile, partiranno i peana dei soliti trombettieri che diranno come Origi si sia presentato concentrato e tirato e che il Milan punta su di lui.
Film già visti con Messias e Rebicce.
 

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Tuttosport: i riflettori del mercato si stanno accendendo proprio su Origi, il cui futuro appare più lontano da Milano. La stagione dell’ex Liverpool, fin qui, è stata ampiamente deludente con soli due gol in campionato e troppe prestazioni al di sotto delle attese. Anche Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica milanista e fautore del suo arrivo al Milan a parametro zero, dopo l’eliminazione dalla Champions League della scorsa settimana aveva dichiarato in maniera molto lucida: «Divock ha tutto per essere un grande calciatore. Ha fisico, tecnica, velocità, tiro, destro, sinistro. Effettivamente fa fatica a determinare nella zona della porta avversaria, e questo è un problema perché è un attaccante. Sinceramente ci aspettiamo tantissimo da lui, l’abbiamo preso a parametro zero ma è stato un investimento importante dal punto di vista del salario. Guardandolo in allenamento sappiamo quello che può fare, è un altro esempio di un giocatore esperto ma che comunque non è riuscito a dare quello che ci aspettavamo. L’abbiamo preso per essere un’alternativa a Giroud, questo era un pensiero che avevamo avuto». In sostanza, una pubblica ammenda sulla scelta che si sta riverberando anche sulla programmazione della prossima annata sportiva, dove Origi sembra essere più fuori che dentro. Per lui ci sono diverse sirene dalla Premier League (Aston Villa e West Ham si sarebbero già fatte vive con il suo entourage) ma anche club turchi. Il Milan, in caso di cessione del belga, vorrebbe comunque guadagnarci qualcosa sul cartellino e non è intenzionato – in questo momento – a darlo via a zero. L’ingaggio di Origi, attorno ai 3.5 milioni più bonus, è stato comunque un investimento importante che, nei fatti, non ha reso. Di certo c’è, a parziale scusante, che la prima parte dell’anno è stata caratterizzata dall’infortunio alla coscia che lo ha messo ko dopo aver smaltito quello che si portava dietro dagli ultimi mesi al Liverpool. Ma nel momento in cui il Milan ha avuto bisogno di lui, Origi non ha risposto come tutti si sarebbero aspettati a Milanello. E il suo futuro è in bilico.

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Non ha fame. Non ha voglia.
Spedire su marte.
 

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l'unica speranza è un prestito con parte dell'ingaggio pagato. Ma secondo me lui con il suo tatù rosa sta benissimo a Milano
 
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La serie A, per quanto lontana dai fasti di un tempo, resta comunque un campionato difficile per le punte. Soprattutto per le prime punte. Servono centravanti più classici, molto forti nei duelli e nelle sportellate tipiche di un calcio dove nel 75% delle partite, dovrai giocare contro squadre chiuse. Servono giocatori con garra, cosa sconosciuta a Origi, che sembra un pensionato totalmente privo di agonismo.

Ricordo una partita di qualche anno fa, mi pare contro il Torino, dove Andrè Silva picchiato un po da Burdisso, scappava via dall'area per paura del duello col difensore.
 
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