Ordine:"Boomerang Inter sul tifo Milan".

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Franco Ordine dal CorSport:"È un curioso effetto boomerang quello che si registra qui a Milano nelle ore che seguono il magnifico approdo dell’Inter alla finale Champions di Monaco del 31 maggio prossimo. Di là, sponda neroazzurra, i meme, le foto rilanciate sui social e i racconti dei protagonisti, persino l’estasi delle radiocronache producono una ricarica straordinaria dell’umore, della simpatia e del credito dell’Inter formato Marotta- Ausilio-Inzaghi, di converso nel mondo Milan si moltiplicano i veleni, le critiche acide, i rimorsi (per l’era Maldini) e tornano le minacce di organizzare oceaniche manifestazioni di dissenso a poche ore dalla finale di coppa Italia che invece di medicare le ferite sanguinose, rischia di aumentare il tasso di insoddisfazione collettiva. È come se il successo del format Inter tornasse indietro, tipo appunto boomerang, e si abbattesse sulla sagoma del Milan a cominciare dal management del club che nel frattempo è sempre alla ricerca della figura promessa (da Furlani e Moncada, ripetutamente), cioè di un ds che -qualora dovesse arrivarelo farebbe non proprio a tempo scaduto ma quando sarà scolpito il risultato finale della stagione (coppa Italia si o no, qualificazione Europa league si o no) e diventerà decisivo lo snodo riferito al destino della panchina. Su questo tema, mentre si disperdono nei rivoli delle indiscrezioni di calcio-mercato, le voci dell’arrivo di un nuovo inquilino a Milanello, guadagna qualche punto l’opzione riferita all’eventuale conferma di Sergio Conceiçao intento, nell’occasione, a chiedere e ottenere al suo gruppo col quale sembra in perfetta sintonia, una chiusura del torneo con il massimo dei punti a disposizione.

Persino le differenze tra Milan e Inter, di natura economico-finanziaria, scolpite dalla pesante eredità lasciata dal vecchio proprietario Zhang, sono diventate un motivo di depressione per il mondo Milan invece che una rassicurazione sul futuro. Le spese sul calcimercato, generose e ripetute (come ha dimostrato il mercato di gennaio) dal club, invece di assolvere proprietà e dirigenti dall’accusa di risparmiare e guardare solo ai conti e al bilancio, rappresentano un ulteriore motivo di dibattito interno che punta a segnalare i difetti del gruppo rossonero, cioè lamancanza di esponenti di grande personalità (Giroud e Kjaer mai sostituiti) e la costola italiana ridotta, in pratica, al solo Matteo Gabbia che pure è diventato un pilastro della chiacchierata difesa milanista dove Mike Maignan, forse non a caso, ha accresciuto il proprio rendimento scendendo di peso (dieta SC) al pari di Jovic. Inevitabile infine il rammarico legato alla scelta iniziale del tecnico (Fonseca) con Antonio Conte disponibile (l’estate scorsa) su piazza e pronto a trasferirsi in quel di Carnago, protagonista del duello tricolore tra Napoli e Inter.

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Franco Ordine dal CorSport:"È un curioso effetto boomerang quello che si registra qui a Milano nelle ore che seguono il magnifico approdo dell’Inter alla finale Champions di Monaco del 31 maggio prossimo. Di là, sponda neroazzurra, i meme, le foto rilanciate sui social e i racconti dei protagonisti, persino l’estasi delle radiocronache producono una ricarica straordinaria dell’umore, della simpatia e del credito dell’Inter formato Marotta- Ausilio-Inzaghi, di converso nel mondo Milan si moltiplicano i veleni, le critiche acide, i rimorsi (per l’era Maldini) e tornano le minacce di organizzare oceaniche manifestazioni di dissenso a poche ore dalla finale di coppa Italia che invece di medicare le ferite sanguinose, rischia di aumentare il tasso di insoddisfazione collettiva. È come se il successo del format Inter tornasse indietro, tipo appunto boomerang, e si abbattesse sulla sagoma del Milan a cominciare dal management del club che nel frattempo è sempre alla ricerca della figura promessa (da Furlani e Moncada, ripetutamente), cioè di un ds che -qualora dovesse arrivarelo farebbe non proprio a tempo scaduto ma quando sarà scolpito il risultato finale della stagione (coppa Italia si o no, qualificazione Europa league si o no) e diventerà decisivo lo snodo riferito al destino della panchina. Su questo tema, mentre si disperdono nei rivoli delle indiscrezioni di calcio-mercato, le voci dell’arrivo di un nuovo inquilino a Milanello, guadagna qualche punto l’opzione riferita all’eventuale conferma di Sergio Conceiçao intento, nell’occasione, a chiedere e ottenere al suo gruppo col quale sembra in perfetta sintonia, una chiusura del torneo con il massimo dei punti a disposizione.

Persino le differenze tra Milan e Inter, di natura economico-finanziaria, scolpite dalla pesante eredità lasciata dal vecchio proprietario Zhang, sono diventate un motivo di depressione per il mondo Milan invece che una rassicurazione sul futuro. Le spese sul calcimercato, generose e ripetute (come ha dimostrato il mercato di gennaio) dal club, invece di assolvere proprietà e dirigenti dall’accusa di risparmiare e guardare solo ai conti e al bilancio, rappresentano un ulteriore motivo di dibattito interno che punta a segnalare i difetti del gruppo rossonero, cioè lamancanza di esponenti di grande personalità (Giroud e Kjaer mai sostituiti) e la costola italiana ridotta, in pratica, al solo Matteo Gabbia che pure è diventato un pilastro della chiacchierata difesa milanista dove Mike Maignan, forse non a caso, ha accresciuto il proprio rendimento scendendo di peso (dieta SC) al pari di Jovic. Inevitabile infine il rammarico legato alla scelta iniziale del tecnico (Fonseca) con Antonio Conte disponibile (l’estate scorsa) su piazza e pronto a trasferirsi in quel di Carnago, protagonista del duello tricolore tra Napoli e Inter.

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La fiera dell'ovvio.
Si chiama rivalità sportiva, si chiama ambizione, si traduce invidia.

Dovremmo forse scendere in piazza con loro??
 

Lineker10

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Franco Ordine dal CorSport:"È un curioso effetto boomerang quello che si registra qui a Milano nelle ore che seguono il magnifico approdo dell’Inter alla finale Champions di Monaco del 31 maggio prossimo. Di là, sponda neroazzurra, i meme, le foto rilanciate sui social e i racconti dei protagonisti, persino l’estasi delle radiocronache producono una ricarica straordinaria dell’umore, della simpatia e del credito dell’Inter formato Marotta- Ausilio-Inzaghi, di converso nel mondo Milan si moltiplicano i veleni, le critiche acide, i rimorsi (per l’era Maldini) e tornano le minacce di organizzare oceaniche manifestazioni di dissenso a poche ore dalla finale di coppa Italia che invece di medicare le ferite sanguinose, rischia di aumentare il tasso di insoddisfazione collettiva. È come se il successo del format Inter tornasse indietro, tipo appunto boomerang, e si abbattesse sulla sagoma del Milan a cominciare dal management del club che nel frattempo è sempre alla ricerca della figura promessa (da Furlani e Moncada, ripetutamente), cioè di un ds che -qualora dovesse arrivarelo farebbe non proprio a tempo scaduto ma quando sarà scolpito il risultato finale della stagione (coppa Italia si o no, qualificazione Europa league si o no) e diventerà decisivo lo snodo riferito al destino della panchina. Su questo tema, mentre si disperdono nei rivoli delle indiscrezioni di calcio-mercato, le voci dell’arrivo di un nuovo inquilino a Milanello, guadagna qualche punto l’opzione riferita all’eventuale conferma di Sergio Conceiçao intento, nell’occasione, a chiedere e ottenere al suo gruppo col quale sembra in perfetta sintonia, una chiusura del torneo con il massimo dei punti a disposizione.

Persino le differenze tra Milan e Inter, di natura economico-finanziaria, scolpite dalla pesante eredità lasciata dal vecchio proprietario Zhang, sono diventate un motivo di depressione per il mondo Milan invece che una rassicurazione sul futuro. Le spese sul calcimercato, generose e ripetute (come ha dimostrato il mercato di gennaio) dal club, invece di assolvere proprietà e dirigenti dall’accusa di risparmiare e guardare solo ai conti e al bilancio, rappresentano un ulteriore motivo di dibattito interno che punta a segnalare i difetti del gruppo rossonero, cioè lamancanza di esponenti di grande personalità (Giroud e Kjaer mai sostituiti) e la costola italiana ridotta, in pratica, al solo Matteo Gabbia che pure è diventato un pilastro della chiacchierata difesa milanista dove Mike Maignan, forse non a caso, ha accresciuto il proprio rendimento scendendo di peso (dieta SC) al pari di Jovic. Inevitabile infine il rammarico legato alla scelta iniziale del tecnico (Fonseca) con Antonio Conte disponibile (l’estate scorsa) su piazza e pronto a trasferirsi in quel di Carnago, protagonista del duello tricolore tra Napoli e Inter.

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Questo Milan fa schifo a prescindere dai risultati dell'Inter.

Siamo noni in classifica, forse a sto tizio gli è sfuggito questo dettaglio. In che modo dovremmo essere rassicurati sul futuro secondo lui? In base a cosa? Perchè a gennaio hanno comprato Gimenez?
 

Daniele87

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E vedrete se, faccio ogni scongiuro, l'Inter dovesse vincere la Champions. Da un lato sarei contento così la gran parte dei tifosi la smette di sostenere questi incapaci e inizia a fare una contestazione come si deve. Loro, che deridevano il modello Inter, dall'alto della loro presunzione e che guardano dal nono posto i loro rivali alzare la quarta Champions e raggiungere un traguardo storico e, soprattutto, vincendolo da underdog e grazie ad una classe dirigente a cui devono solo ammirarli e imparare il mestiere. Io credo che la piazza tolleri in misura maggiore un nono posto, se lo fa andar bene, ma che l'Inter gli alzi la coppa campioni non lo accetterebbe, come d'altronde non lo accetterei nemmeno io, essendo quello un campo dove in Italia abbiamo sempre avuto avuto il monopolio.
 
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Sisi "le oceaniche manifestazioni di dissenso", come no.

Magari organizzate dalla curva di tifosotti inetti e delinquenti, quei luridi che 2 anni fa rompevano le palle ai veri tifosi che capivano di calcio. "Tifosotti" li chiamavano, senza rendersi conto che i veri tifosotti erano proprio loro, curvaioli dei miei stivali.

"Hanno allestito una rosa magnifica, da anni non si vedeva un calciomercato del genere"
Vermi, ignoranti e voltagabbana.
Ora protestate pure, riempite i posti a sedere dello stadio per intonare 'BUUU, cardinale KATTIVOOO', o entrate allo stadio con 15 minuti in ritardo. O perchè no, rispolverate anche i 15 minuti di silenzio, questo si che romperà i maroni ai proprietari/dirigenti! :asd:
Che poi, protestare per cosa? Si stanno già segando per l'ipotetica Coppa Portaombrelli da aggiungere al palmares
 

7AlePato7

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Franco Ordine dal CorSport:"È un curioso effetto boomerang quello che si registra qui a Milano nelle ore che seguono il magnifico approdo dell’Inter alla finale Champions di Monaco del 31 maggio prossimo. Di là, sponda neroazzurra, i meme, le foto rilanciate sui social e i racconti dei protagonisti, persino l’estasi delle radiocronache producono una ricarica straordinaria dell’umore, della simpatia e del credito dell’Inter formato Marotta- Ausilio-Inzaghi, di converso nel mondo Milan si moltiplicano i veleni, le critiche acide, i rimorsi (per l’era Maldini) e tornano le minacce di organizzare oceaniche manifestazioni di dissenso a poche ore dalla finale di coppa Italia che invece di medicare le ferite sanguinose, rischia di aumentare il tasso di insoddisfazione collettiva. È come se il successo del format Inter tornasse indietro, tipo appunto boomerang, e si abbattesse sulla sagoma del Milan a cominciare dal management del club che nel frattempo è sempre alla ricerca della figura promessa (da Furlani e Moncada, ripetutamente), cioè di un ds che -qualora dovesse arrivarelo farebbe non proprio a tempo scaduto ma quando sarà scolpito il risultato finale della stagione (coppa Italia si o no, qualificazione Europa league si o no) e diventerà decisivo lo snodo riferito al destino della panchina. Su questo tema, mentre si disperdono nei rivoli delle indiscrezioni di calcio-mercato, le voci dell’arrivo di un nuovo inquilino a Milanello, guadagna qualche punto l’opzione riferita all’eventuale conferma di Sergio Conceiçao intento, nell’occasione, a chiedere e ottenere al suo gruppo col quale sembra in perfetta sintonia, una chiusura del torneo con il massimo dei punti a disposizione.

Persino le differenze tra Milan e Inter, di natura economico-finanziaria, scolpite dalla pesante eredità lasciata dal vecchio proprietario Zhang, sono diventate un motivo di depressione per il mondo Milan invece che una rassicurazione sul futuro. Le spese sul calcimercato, generose e ripetute (come ha dimostrato il mercato di gennaio) dal club, invece di assolvere proprietà e dirigenti dall’accusa di risparmiare e guardare solo ai conti e al bilancio, rappresentano un ulteriore motivo di dibattito interno che punta a segnalare i difetti del gruppo rossonero, cioè lamancanza di esponenti di grande personalità (Giroud e Kjaer mai sostituiti) e la costola italiana ridotta, in pratica, al solo Matteo Gabbia che pure è diventato un pilastro della chiacchierata difesa milanista dove Mike Maignan, forse non a caso, ha accresciuto il proprio rendimento scendendo di peso (dieta SC) al pari di Jovic. Inevitabile infine il rammarico legato alla scelta iniziale del tecnico (Fonseca) con Antonio Conte disponibile (l’estate scorsa) su piazza e pronto a trasferirsi in quel di Carnago, protagonista del duello tricolore tra Napoli e Inter.

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Non so, secondo Frengo AgliOrdini dovremmo essere contenti del mercato di gennaio? Dovevamo scendere in piazza per Gimenez, un attaccante della Eredivisie? Sono anni che non arrivano giocatori davvero importanti, non semplici scommesse, ma giocatori di cui sei sicuro del rendimento. Il problema più grave del Milan oggi è rappresentato dall'incompetenza del team integrato, che non viene mai messo in discussione. Cosa può cambiare l'anno prossimo rispetto a quest'anno se le decisioni sono sempre in capo a Furlani? In una squadra normale l'intero team integrato sarebbe stato spazzato via dopo una stagione del genere.
 

Antokkmilan

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Prima di pensare agli altri dobbiamo pensare a noi. Invidia no ammirazione si per una squadra che sta facendo il massimo per portare la coppa a Milano. Da tifoso mi rode il **** ma bisogna anche essere onesti loro hanno una bella mentalità e nonostante reputo l’Inter una società di ***** in tutti i sensi non si può non ammirare il percorso che hanno fatto in questi anni e che stanno facendo un quest’anno in Europa.
 
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