Assolutamente nessuna punzecchiatura. Come ho scritto, non conosco le attuali dinamiche politiche interne alla chiesa cattolica. Per me è l’istituzione conservatrice per eccellenza, quindi non capisco in cosa possa consistere il “conservare” e il “progredire”. Ma se è off topic, mi tengo la curiosità.
La punzecchiatura era altra, dai non farmi fesso che un po' di esperienza ce l'ho. Chiuso OT.
Per la domanda ti ho risposto con esempi di preti che pur mantenendosi nel solco della tradizione hanno profondissime differenze di visione su cosa dovrebbe fare la chiesa e quali dogmi dovrebbe abbattere. Anche in Inghilterra ci sono due partiti di tradizione non totalmente estremi tra loro, ma con evidenti differenze. Ratzinger non andava ai comizi di Rifondazione Comunista, non interveniva sul premierato (LOL), non metteva il Fiducia Supplicans per benedire le coppie gay in chiesa, non toglieva la carne di maiale dai tortellini bolognesi etc etc...
Dico ratzinger perché è (era) l'esempio più conosciuto a chi non è esperto, ci sono ovviamente diversi vescovi e cardinali anche oggi che minacciano lo scisma contro la visione di Bergoglio e della CEI di Zuppi. Solo che durante il papato di Bergoglio sono stati scientificamente messi all'angolo con la distribuzione della cariche.
Per inciso parliamo di meccanismi politici che da cattolico profondamente critico contro le istituzioni vaticane e dei cardinali, mi fanno personalmente inorridire. Non dovrebbero esistere proprio per il concetto che la chiesa dovrebbe avere come unica missione quella di curare le anime e di essere istituzione religiosa.