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Antonio Nocerino alla GDS su Ibrahimovic e il Milan:"Collegano tutti il mio exploit con la presenza di Ibra. Non nego che mi abbia aiutato ma non ero l'ultimo scappato di casa. E poi tanti assist non furono suoi, c'erano anche Cassano e Robinho. Cadevo bene. Il ritorno di Ibra? Sarebbe il giocatore giusto al posto giusto. L'età? La carta d'identità è solo un numero se come lui stai bene mentalmente e fisicamente. In Italia può fare ancora bella figura. Se accettasse tornerebbe per essere protagonista, non per svernare. E reggerebbe anche i ritmi da titolare. Al Milan c'è bisogno di gente che si prenda responsabilità. Preferisco un Ibra a quindici ventenni che non sono nè carne nè pesce. E' il momento di essere più uomini che calciatori. E con lui in spogliatoio non ti puoi nascondere. Ti porta allo scoperto, nel bene e nel male. Ti obbliga ad alzare l'asticella e se stai dando il cento per cento ti fa dare il trecento. Se non ti adegui si imbestialisce. Appena abbassavi la concentrazione e commettevi una leggerezza arrivata la cazziata. Con lui i caratteri deboli faticavano. Lo ricordo come una persona vera, sincera e onesta".