Nba 19-20

Alfred Edwards

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Tutto giusto. Tutto perfette gli elogi verso Luka. Ma Doc ha in mano una bomba atomica e non sta davvero creando nulla.
 
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Tutto giusto. Tutto perfette gli elogi verso Luka. Ma Doc ha in mano una bomba atomica e non sta davvero creando nulla.

É una squadra che non ha ancora deciso “cosa fare da grande”.
Ha un’arsenale la davanti che fa paura, con Leonard, George, Williams, Harrel e o Beverly (ieri é mancato tanto) o Morris avrebbe una serie di armi che é impossibile fermare. Ma invece di giocare di squadra e trovare il bersaglio libero che la difesa é costretta a battezzare sembra che ogni azione richieda che qualcuno giochi una Hero-Ball, poi il talento é immenso e capita come nel finale di quarto quarto ieri, ogni tiro andasse dentro, ma manca effettivamente qualcosa.

Dovrebbe do sempre giocare come nell’azione del +1 di Morris a 9” dalla fine del supplementare. Giocassero sempre cosí sarebbero infermabili.

Un altro problema, a mio parere, é accettare che tante volte pur avendo Leonard e George, questi sono soltanto il secondo o terzo attaccante della squadra. Paradossalmente in certi momenti in attacco potrebbero/dovrebbero lasciare le chiavi al miglio attaccante della squadra (che te lo dico a fare Lou Williams), far creare gioco a lui e Harrel e preoccuparsi di coprirne le lacune difensive con extra-effort difensivi, ma George è Leonard faticano a calarsi nei panni dei gregari di Lou come tante volte la partita richiederebbe.
 
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Tutto giusto. Tutto perfette gli elogi verso Luka. Ma Doc ha in mano una bomba atomica e non sta davvero creando nulla.

Aggiungendo a quello scritto da Zosima2410:
PG sta giocando questa serie playoff su un livello infimo. Nelle ultime 3 gare FG% sui 18% - 21 e 3P% 12% - 20% per un giocatore come lui sono inamissibili, praticamente é Missing In Action. Se un tuo top player e shooter tira cosi diventa dura.

Ma concordo, danno l'idea ti poter sia vincere che perdere contro chiunque.

I Mavericks invece hanno un idea chiarissima di chi sono e riescono a giocare bene nonostante non abbiano finito 3 partite di questa serie con Doncic e Porzingis insieme tra ejections e infortuni.
 
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Aggiungendo a quello scritto da Zosima2410:
PG sta giocando questa serie playoff su un livello infimo. Nelle ultime 3 gare FG% sui 18% - 21 e 3P% 12% - 20% per un giocatore come lui sono inamissibili, praticamente é Missing In Action. Se un tuo top player e shooter tira cosi diventa dura.

Ma concordo, danno l'idea ti poter sia vincere che perdere contro chiunque.

I Mavericks invece hanno un idea chiarissima di chi sono e riescono a giocare bene nonostante non abbiano finito 3 partite di questa serie con Doncic e Porzingis insieme tra ejections e infortuni.


Molto d’accordo su quanto dici in merito a Paul George. Ad oggi il suo contributo nella serie e’ molto al di sotto delle aspettative.
La serie e’ apertissima, ma per vincere il titolo i clippers non possono fare a meno di un George più efficace e di una migliore alchimia di gruppo.
Questo è’ ciò che spaventa dei clippers in positivo e negativo. Non riescono mai a brillare, ma sono sempre lì a contendere nonostante tutto.
 

Alfred Edwards

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Ieri Lou 14 punti in 4 minuti. Di cosa stiamo parlando?

Comunque questa sconfitta per i Clippers può essere la svolta, il classico -tirarsi su le maniche e iniziare a pedalare-. Io quest'anno tifo Clippers al 100%, voglio Williams con l'anello
 

Raryof

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Il problema dei Clips è che avrebbero bisogno di 2 palloni ogni volta, alla lunga avere tanti 1 on 1 con la stella che fa la differenza ti porta a vincere per inerzia, quello che ha fatto Doncic ieri era quello che facevano le stelle diversi anni fa quando i secondi violini facevano i secondi violini ed esisteva solamente il go to guy tipo Lebron o Kobe che avevano le mani sul pallone nel 95% delle occasioni e il gioco passava tutto da lì.
Poi l'Nba è un po' cambiata, il secondo violino è diventato un primo violino alla pari della stella, Durant ai GSW, tutto un raccattare anelli facili per inerzia, per creare delle dinastie tanto care agli americani.
Cos'è meglio alla fine? cosa fa la differenza veramente? ormai di basket serio se ne vede veramente poco, di chimica ce n'è poca, è una corsa all'anello facile, di belle storie come quella di Doncic diffilmente ne troverete ancora in futuro e lo stesso Doncic per farsi strada in questa Nba dovrà decidere cosa fare da grande, essere il go to guy e non vincere nulla o andare a raccattare l'anello chissà dove con l'aiuto di qualche altro accattone di anelli, chi vuole essere? il Dirk del 2011 o il Durant dei GSW? è forte abbastanza? in questa Nba no, forse 10 anni fa sì, forse non è più tempo per le belle storie ma forse un cambiamento della Nba in generale potrebbe portare ad un ridimensionamento delle "dinastie" e se le nuove generazioni saranno tutte abbastanza pessime (no Lebron, no Durant, no Kobe) potrebbe esserci ancora spazio per le favole.
 
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Il problema dei Clips è che avrebbero bisogno di 2 palloni ogni volta, alla lunga avere tanti 1 on 1 con la stella che fa la differenza ti porta a vincere per inerzia, quello che ha fatto Doncic ieri era quello che facevano le stelle diversi anni fa quando i secondi violini facevano i secondi violini ed esisteva solamente il go to guy tipo Lebron o Kobe che avevano le mani sul pallone nel 95% delle occasioni e il gioco passava tutto da lì.
Poi l'Nba è un po' cambiata, il secondo violino è diventato un primo violino alla pari della stella, Durant ai GSW, tutto un raccattare anelli facili per inerzia, per creare delle dinastie tanto care agli americani.
Cos'è meglio alla fine? cosa fa la differenza veramente? ormai di basket serio se ne vede veramente poco, di chimica ce n'è poca, è una corsa all'anello facile, di belle storie come quella di Doncic diffilmente ne troverete ancora in futuro e lo stesso Doncic per farsi strada in questa Nba dovrà decidere cosa fare da grande, essere il go to guy e non vincere nulla o andare a raccattare l'anello chissà dove con l'aiuto di qualche altro accattone di anelli, chi vuole essere? il Dirk del 2011 o il Durant dei GSW? è forte abbastanza? in questa Nba no, forse 10 anni fa sì, forse non è più tempo per le belle storie ma forse un cambiamento della Nba in generale potrebbe portare ad un ridimensionamento delle "dinastie" e se le nuove generazioni saranno tutte abbastanza pessime (no Lebron, no Durant, no Kobe) potrebbe esserci ancora spazio per le favole.

Un potenziale numero due fenomenale (e giovane) lo ha gia: Kristaps Porzingis, l'unicorn. Questa stagione é tornato da un infortunio terribile, é tutto da vedere come sara la sua condizione nella prossima. Se riescono ad aggiungere qualche role player forte, sopratutto un C/PF (Powell non mi piace e Cauley-Stein non mi fa impazzire) e magari un giocatore piu affidabile di Hardaway Jr possono inserirsi nelle lotte per i titoli del futuro.
 
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Io penso che l'NBA sia veramente brava e fortunata.
Innazitutto brava, perchè ha avuto la capacità di darsi delle regole che permettono a tutti di guadagnare e a tutti quelli capaci di competere, tutti possono sognare il loro turno e l'equilibrio è sempre sottile. Brava perchè ha saputo darsi un regolamento tecnico che, per quanto non sempre mi faccia impazzire, premia le individualità più della squadra e questo ha permesso il continuo fiorire di campioni su campioni.
C'era la preoccupazione che dopo Bird e Magic sarebbe stato l'oblio, ma dopo è venuto MJ, e dopo MJ, Kobe e Shaq e dopo Kobe e Shaq è arrivato Lebron James e le rivalità con la più grande squadra di tutti i tempi i Warriors di Curry, Durant.Thompson. Iguodala e Green.

E adesso? LBJ va per i 36... come facciamo?

Ed ecco pronta, servita sul piatto nascere la rivalità ideale:

1) un ragazzo nero, apolide con i genitori di Lagos (Nigeria) nato ad Atene e cresciuto nel quartiere di Sepolia, cresciuto venendo orologi ai turisti in strada per mangiare. Un ragazzo modesto, ma con una determinazione senza pari, uno che si butta giù (perchè rialzati) dal parquet durante una ininfluentissima gara di restart sul +20 per recuperare una palla. Un angelo nero dalla feroce determinazione.

2) Un ragazzo bianco nato a Lubiana in una nazione che in USA neanche sanno dove sia, figlio di un serbo e di una ballerina slovena, con un fisico che lo fa credere goffo e lento, ma che domina le partite come nessuno ha mai fatto prima.

Il mondo del basket NBA, molto legato nelle origini di tanti giocatori ai difficili sobborghi abitati per lo più da ispanici e gente povera di colore, abituata a lottare in strada per ogni cosa che hanno ottenuta è attonito di fronte a questo "slavo" pacioccone, questo "bitch ass white boy" per usare le parole di Montrezl Harrel dopo gara 3 che li prende regolarmente a pedate nel sedere.

Un greco di colore, uno slavo, l'intera fucina americana che cerca di contrastarli... Prendete i popcorn perchè qui ci si diverte sul serio.
 

Raryof

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Io penso che l'NBA sia veramente brava e fortunata.
Innazitutto brava, perchè ha avuto la capacità di darsi delle regole che permettono a tutti di guadagnare e a tutti quelli capaci di competere, tutti possono sognare il loro turno e l'equilibrio è sempre sottile. Brava perchè ha saputo darsi un regolamento tecnico che, per quanto non sempre mi faccia impazzire, premia le individualità più della squadra e questo ha permesso il continuo fiorire di campioni su campioni.
C'era la preoccupazione che dopo Bird e Magic sarebbe stato l'oblio, ma dopo è venuto MJ, e dopo MJ, Kobe e Shaq e dopo Kobe e Shaq è arrivato Lebron James e le rivalità con la più grande squadra di tutti i tempi i Warriors di Curry, Durant.Thompson. Iguodala e Green.

E adesso? LBJ va per i 36... come facciamo?

Ed ecco pronta, servita sul piatto nascere la rivalità ideale:

1) un ragazzo nero, apolide con i genitori di Lagos (Nigeria) nato ad Atene e cresciuto nel quartiere di Sepolia, cresciuto venendo orologi ai turisti in strada per mangiare. Un ragazzo modesto, ma con una determinazione senza pari, uno che si butta giù (perchè rialzati) dal parquet durante una ininfluentissima gara di restart sul +20 per recuperare una palla. Un angelo nero dalla feroce determinazione.

2) Un ragazzo bianco nato a Lubiana in una nazione che in USA neanche sanno dove sia, figlio di un serbo e di una ballerina slovena, con un fisico che lo fa credere goffo e lento, ma che domina le partite come nessuno ha mai fatto prima.

Il mondo del basket NBA, molto legato nelle origini di tanti giocatori ai difficili sobborghi abitati per lo più da ispanici e gente povera di colore, abituata a lottare in strada per ogni cosa che hanno ottenuta è attonito di fronte a questo "slavo" pacioccone, questo "bitch ass white boy" per usare le parole di Montrezl Harrel dopo gara 3 che li prende regolarmente a pedate nel sedere.

Un greco di colore, uno slavo, l'intera fucina americana che cerca di contrastarli... Prendete i popcorn perchè qui ci si diverte sul serio.

Halt, le stelle che comandano l'Nba non possono essere non americane, il massimo a cui possono ambire è un anello stile quello di Dirk nel 2011 e mai poi mai le grandi star americane potrebbero mettersi al loro livello, perché europei, perché inferiori, perché anche nel caso fossero mediaticamente molti forti non potrebbero mai rappresentare l'Nba perché la stessa dovrebbe cambiare, evolvere, denaturalizzarsi e non ne ha bisogno.
Anche con un Doncic al top ci sarebbe sempre il super squadrone americano, tipo GSW, squadroni che fino a diversi anni fa erano abbastanza vietati perché come ho scritto sopra i secondi violini facevano i secondi e non c'erano 3 all star per squadra più uno borderline o simili, i GSW fino all'anno scorso sono stati qualcosa di anomalo e forse troppo oltre, ecco, quella è la vita e la morte della Nba,un po' come la F1, chi vince vince perché è più forte e ha i giocatori più forti, non c'è altro dietro solo scelte.
Le storie epocali Doncic se le dovrà creare e farà una fatica bestia, vedrai.
Detto questo avrei adorato se il Gallo fosse andato a Dallas la scorsa estate.
 
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Halt, le stelle che comandano l'Nba non possono essere non americane, il massimo a cui possono ambire è un anello stile quello di Dirk nel 2011 e mai poi mai le grandi star americane potrebbero mettersi al loro livello, perché europei, perché inferiori, perché anche nel caso fossero mediaticamente molti forti non potrebbero mai rappresentare l'Nba perché la stessa dovrebbe cambiare, evolvere, denaturalizzarsi e non ne ha bisogno.
Anche con un Doncic al top ci sarebbe sempre il super squadrone americano, tipo GSW, squadroni che fino a diversi anni fa erano abbastanza vietati perché come ho scritto sopra i secondi violini facevano i secondi e non c'erano 3 all star per squadra più uno borderline o simili, i GSW fino all'anno scorso sono stati qualcosa di anomalo e forse troppo oltre, ecco, quella è la vita e la morte della Nba,un po' come la F1, chi vince vince perché è più forte e ha i giocatori più forti, non c'è altro dietro solo scelte.
Le storie epocali Doncic se le dovrà creare e farà una fatica bestia, vedrai.
Detto questo avrei adorato se il Gallo fosse andato a Dallas la scorsa estate.

Non è proprio così, come vedi i GSW si sono in buna parte sciolti perchè se anche uan serie di congiunzioni astrali permette di assemblare una squadra simile non appena scadono i contratti miracolosamente "poveri" (nel caso specifico quelli di Curry, Thompson e Green) le regole vietano di dare tutto a tutti e quindi devi scegliere, tengo Curry e Thompson e mollo Durant e Iguodala.
Poi GM particolarmente bravi riescono a fare miracoli con i mageggi sul salary cap.

E' vero che c'è una tendenza a fare la squadra intorno a 2-3 big fortissmi e raccattare gli "elemosinatori di anelli" come forse li hai chiamati tu, disposti a giocare per il minimo salariale nella squadra di Curry o di James pur di conquistare, almeno una volta nella carriera il desiderato anello, ma questo è sempre accaduto, ti ricordi Payton e Malone che andarono a giocare praticamente gratis con Kobe e Shaq nel tentativo (fallito) di conquistare finalmente un anello? Oppure Bill Walton che chiuse la carriera (qui con successo) giocando quasi gratis nella squadra di Bird, Parish a McHale? o Harper che lasciò il ruolo da leading scorer dei Cavs per fare sottocosto il gregario di MJ negli ultimi 3 anni?

La NBA vuole sempre più imporsi come fenomeno globale e meno "americano", ha appena aperto NBA-Africa (anche perchè capisce che li c'è un serbatoio di giocatori grezzi enorme),

Infine ricorda che Doncic, prima di essere Europeo è bianco, e , senza essere razzisti, per un ricco ragazzo bianco del Wisconsin che sogna di andare in NBA e nel frattempo compra le scarpe di tizio e la maglietta di caio, è molto più facile immaginarsi per lui di essere il nuovo Luka Doncic che essere il nuovo Kahwai Leonard o il Nuovo Yannis Antetoukumpo
 
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