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Musah a L'Eco di Bergamo:"Ho trovato una città accogliente e tranquilla, un bel posto dove vivere con la mia famiglia. Qui si respira una passione autentica per la Dea: la si percepisce allo stadio, con tifosi che non smettono mai di sostenerti. Mi piace molto questo legame tra squadra e città. Ho capito appena arrivato il motivo per cui questa squadra è così rispettata. Qui si lavora seriamente, con umiltà e spirito di sacrificio".
"Da avversario avevo sempre considerato la Dea un club tosto e organizzato. Volevo continuare la mia crescita in una grande squadra e l’Atalanta lo è. Giocare la Champions è una motivazione enorme, così come la fiducia che ho sentito subito da Percassi, D’Amico e Juric. Era il posto giusto per me. Juric? Molto diretto. È un allenatore che ti aiuta tanto anche sul piano individuale. Durante gli allenamenti parla molto, ti corregge, ti spiega i dettagli che possono fare la differenza. Ti sprona a migliorare, e questo è fondamentale per un giocatore della mia età".
Mi piace dribblare. Voglio fare più gol e incidere di più in fase offensiva".
"Da avversario avevo sempre considerato la Dea un club tosto e organizzato. Volevo continuare la mia crescita in una grande squadra e l’Atalanta lo è. Giocare la Champions è una motivazione enorme, così come la fiducia che ho sentito subito da Percassi, D’Amico e Juric. Era il posto giusto per me. Juric? Molto diretto. È un allenatore che ti aiuta tanto anche sul piano individuale. Durante gli allenamenti parla molto, ti corregge, ti spiega i dettagli che possono fare la differenza. Ti sprona a migliorare, e questo è fondamentale per un giocatore della mia età".
Mi piace dribblare. Voglio fare più gol e incidere di più in fase offensiva".
