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Mourinho in conferenza post derby:
"Perdere è sempre doloroso, farlo in un derby ancora di più.
Meritavamo di più nelle ultime partite, oggi perdiamo per un rigore da calcio moderno, da Var, che l'arbitro a tre metri di distanza non dà. I giocatori di 20 anni fa erano abituati diversamente, ora sono educati ad andare giù in queste situazioni.
Per me è un rigore ridicolo, causato da un bambino "top", che però si vede che ha solo 55 minuti di Serie A alle spalle.
Lo abbiamo preso dopo un calcio d'angolo, peccato.
L'arbitro è tra i migliori, ha tutto sotto controllo, ma la squadra che segna per prima con lui vince la partita perché lui non lascia più giocare
Non so come si dice in Italia, in Portogallo si dice che il rigore è il massimo della pena, di una violenza importante.
Questo intelligentissimo arbitro di solito lascia giocare su questo tipo di azioni, ma ce n'è un altro seduto al monitor che decide di chiamarlo e si assiste allo show del giocatore che subisce, da lì non c'è via di scampo.
Domenica andiamo a Milano, aspettiamo di finire questo ciclo terribile e poi avremo modo di lavorare finalmente per una settimana o quasi tutto insieme"
"Perdere è sempre doloroso, farlo in un derby ancora di più.
Meritavamo di più nelle ultime partite, oggi perdiamo per un rigore da calcio moderno, da Var, che l'arbitro a tre metri di distanza non dà. I giocatori di 20 anni fa erano abituati diversamente, ora sono educati ad andare giù in queste situazioni.
Per me è un rigore ridicolo, causato da un bambino "top", che però si vede che ha solo 55 minuti di Serie A alle spalle.
Lo abbiamo preso dopo un calcio d'angolo, peccato.
L'arbitro è tra i migliori, ha tutto sotto controllo, ma la squadra che segna per prima con lui vince la partita perché lui non lascia più giocare
Non so come si dice in Italia, in Portogallo si dice che il rigore è il massimo della pena, di una violenza importante.
Questo intelligentissimo arbitro di solito lascia giocare su questo tipo di azioni, ma ce n'è un altro seduto al monitor che decide di chiamarlo e si assiste allo show del giocatore che subisce, da lì non c'è via di scampo.
Domenica andiamo a Milano, aspettiamo di finire questo ciclo terribile e poi avremo modo di lavorare finalmente per una settimana o quasi tutto insieme"