Moretti:"Allegri non vuole fare la fine di Mourinho".

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Il giornalista Alvaro Moretti a Radio Radio:"Il tempo lontano dal calcio è servito per depurarsi, per eliminare certi aspetti che potevano finire per caratterizzarlo e definirlo per sempre, che gli avevano attaccato addosso e forse non gli piacevano più. Allegri non è stato sempre l'uomo del corto muso, al Cagliari era molto diverso, aveva creato una squadra che era un piccolo gioiellino. Dopo ha vinto tantissimo, ma è diventato un'altra cosa. Per quello che vedo, osservo una maturazione dell'uomo e dell'allenatore. Secondo me non vuole fare la fine di Mourinho e diventare schiavo del suo personaggio".

 

[Fiume in piena]

Il giornalista Alvaro Moretti a Radio Radio:"Il tempo lontano dal calcio è servito per depurarsi, per eliminare certi aspetti che potevano finire per caratterizzarlo e definirlo per sempre, che gli avevano attaccato addosso e forse non gli piacevano più. Allegri non è stato sempre l'uomo del corto muso, al Cagliari era molto diverso, aveva creato una squadra che era un piccolo gioiellino. Dopo ha vinto tantissimo, ma è diventato un'altra cosa. Per quello che vedo, osservo una maturazione dell'uomo e dell'allenatore. Secondo me non vuole fare la fine di Mourinho e diventare schiavo del suo personaggio".

Finalmente qualcuno con buona memoria: Allegri a Cagliari era un allenatore molto offensivo, con un gioco spettacolare e, anche nelle primissime uscite con noi, schierava squadre votate all'attacco
Milan-Catania, 3° giornata: Pippo e Ibra coppia d'attacco, Dinho dietro, con Pirlo, Seedorf e Boateng a centrocampo
L'infortunio di Pirlo e, soprattutto, qualche goal subìto di troppo, fecero capire ad Allegri che era meglio mettere da parte il gioco offensivo e puntare sul pragmatismo

 

[Lo Gnu]

Il giornalista Alvaro Moretti a Radio Radio:"Il tempo lontano dal calcio è servito per depurarsi, per eliminare certi aspetti che potevano finire per caratterizzarlo e definirlo per sempre, che gli avevano attaccato addosso e forse non gli piacevano più. Allegri non è stato sempre l'uomo del corto muso, al Cagliari era molto diverso, aveva creato una squadra che era un piccolo gioiellino. Dopo ha vinto tantissimo, ma è diventato un'altra cosa. Per quello che vedo, osservo una maturazione dell'uomo e dell'allenatore. Secondo me non vuole fare la fine di Mourinho e diventare schiavo del suo personaggio".

Ci sta, si sarà rotto le scatole anche lui di alcune etichette ed è pur sempre una persona molto intelligente e come tale non è dogmatico o talebano (anche con la Juventus aveva cominciato a modificare qualcosina sperimentando la difesa a 3).

Poi sembra che si sia avvalso anche di uno staff un po' diverso, come la collaborazione con Corradi.

 

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