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Moratti a La Repubblica, ha raccontato il suo legame con il Meazza
"San Siro è uno stadio con una sua storia che è parte della storia di Milano ed è fatta anche di sentimenti. Perché Inter e Milan dovrebbero continuare a giocarci? Perché San Siro è lo stadio degli stadi, un impianto che è sempre stato considerato ottimo per vedere le partite. Certamente mi dispiacerà quando verrà demolito, ma non perché penso che sia un monumento intoccabile. Per i tifosi e anche sotto il profilo sportivo il Meazza va benissimo, al limite basterebbe metterlo a posto".
"Milan e Inter insisitono per il progetto? Ah guardi, non credo che il nuovo stadio stia particolarmente a cuore ai tifosi. Non ho sentito nessun appassionato dire 'se non si fa è un disastro'. Ai frequentatori di San Siro, e parlo non solo di chi segue il calcio ma anche di chi va a vedere i concerti, la vita non cambierà. È un'operazione che interessa più le società per motivi economici e finanziari e il Comune dal punto di vista urbanistico. Non conosco i conti dei club, ma avranno fatto i loro calcoli e trovato una convenienza. Per il resto, non mi sembra che la gente non ci dormisse la notte senza un nuovo stadio. Io ne avrei fatto a meno, sì. Naturalmente capisco le esigenze di modernizzazione, anche se per i tifosi, sinceramente, non mi sembra rappresentino un problema. In ogni caso si potrebbe sempre ristrutturare l'esistente perché è uno stadio fantastico".
"San Siro è uno stadio con una sua storia che è parte della storia di Milano ed è fatta anche di sentimenti. Perché Inter e Milan dovrebbero continuare a giocarci? Perché San Siro è lo stadio degli stadi, un impianto che è sempre stato considerato ottimo per vedere le partite. Certamente mi dispiacerà quando verrà demolito, ma non perché penso che sia un monumento intoccabile. Per i tifosi e anche sotto il profilo sportivo il Meazza va benissimo, al limite basterebbe metterlo a posto".
"Milan e Inter insisitono per il progetto? Ah guardi, non credo che il nuovo stadio stia particolarmente a cuore ai tifosi. Non ho sentito nessun appassionato dire 'se non si fa è un disastro'. Ai frequentatori di San Siro, e parlo non solo di chi segue il calcio ma anche di chi va a vedere i concerti, la vita non cambierà. È un'operazione che interessa più le società per motivi economici e finanziari e il Comune dal punto di vista urbanistico. Non conosco i conti dei club, ma avranno fatto i loro calcoli e trovato una convenienza. Per il resto, non mi sembra che la gente non ci dormisse la notte senza un nuovo stadio. Io ne avrei fatto a meno, sì. Naturalmente capisco le esigenze di modernizzazione, anche se per i tifosi, sinceramente, non mi sembra rappresentino un problema. In ogni caso si potrebbe sempre ristrutturare l'esistente perché è uno stadio fantastico".