Non merita il trattamento che ha ricevuto in questi anni.
Paga, oltre che una serie di sfortunatissimi infortuni (in nazionale probabilmente quello fatale), l'essere stato nominato capitano nel momento più buio della storia recente del Milan; su di lui molte le congetture tipiche del tifoso frustrato, le principali: "è un lecchino", "il cocco di Galliani", "capobranco del clan raccomandato".
Io ho sempre visto un ragazzo a modo, mai una parola fuori luogo (anzi) nei confronti della società, dei propri allenatori, dei propri compagni, dei propri tifosi, anche quando lo hanno preso di mira sommergendolo di fischi, anche quando gli han tolto la fascia per darla allo juventino. E non è scontato.
Quando stava fisicamente bene, è sempre stato uno dei migliori in campo. Non sarà un fenomeno, ma ha sempre lavorato bene. Sono sinceramente dispiaciuto per lui.