Non si può essere d'accordo con questo, è ovvio che un dirigente non deve fare tutto quello che gli viene detto alla cieca, ma l'AD deve fare le valutazioni economiche, e il DS deve fare le valutazioni tecniche.
Altrimenti qua finiamo come con Galliani che aveva tutto il potere, era DS e AD.
I ruoli sono diversi e devono essere tali. Che poi Mirabelli sia una scelta di Fassone, e un fallimento del primo sia un errore del secondo possiamo essere d'accordo, ma comunque le competenze devono rimanere separate, con i dovuti collegamenti è ovvio, però non si deve cominciare a pensare nuovamente ad avere il DS fantoccio che avevamo con Galliani e l AD che decide allenatore giocatori formazione etc.
Se il Milan aumenta le perdite è colpa dell AD e se perde il progetto tecnico è colpa del DS, con la precisazione che naturalmente chi sceglie determinati uomini se ne deve assumere le responsabilità, ma se dobbiamo dire che il fallimento di Mirabelli è solo colpa di Fassone, che l'ha scelto, allora questo discorso si porta fino all'apice, che diventa che il fallimento di Fassone è colpa del presidente, che l'ha scelto.
È possibile scegliere uomini in errore, l'importante e verificare alla fine e prendere i provvedimenti, chi si immaginava una nuova proprietà che al primo anno portava la CL a casa era solo un illuso, soprattutto da parte di un presidente senza esperienza calcistica, la situazione attuale era la più probabile tra le tante.