Mola:"Ridate il Milan ai milanisti veri".

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Giulio Mola da QS sulla situazione del Milan:"Dopo l’ultima figuraccia contro il Bologna, il tifoso del Milan è rassegnato. Non deluso, neppure arrabbiato o altro. È semplicemente rassegnato. E anche un tantino terrorizzato. Perché davanti al popolo rossonero, paziente e innamoratissimo dei propri colori, c’è un tunnel talmente buio che non si sa quanto possa durare. E soprattutto c’è una mediocrità gestionale e una mancanza del senso di appartenenza imbarazzanti.

Al di là delle lacune tecniche e del valore (indiscutibile) degli avversari, la finale dell’Olimpico ha fotografato in novanta minuti l’intera stagione del Diavolo e tutte quelle mancanze che hanno portato al fallimento sportivo (con pesanti conseguenze anche a livello economico): il Milan è senza cuore e senza orgoglio, la squadra rispecchia la società che l’ha costruita, ancor di più la proprietà da cui, nella più assoluta indifferenza, è stata abbandonata. Persino indispettito (il club) ascoltando le verità snocciolate da icone quali Maldini prima, Leonardo poi e Boban da ultimo. Loro sì che hanno a cuore il Milan. Perché sono la storia del Milan.

Bisogna voltare pagina e ricostruire, vero. E individuare i responsabili del fallimento. Ma qui c’è da essere chiari: il problema principale non è la dirigenza (spaccata da mesi), non è più l’allenatore (tre in un anno, evidentemente non sono gli unici colpevoli) e non sono neppure i calciatori (che un briciolo di attaccamento alla maglia dovrebbero comunque dimostrarlo). Il problema vero è l’asse Elliott-Redbird, ovvero coloro i quali gestiscono con strategia low cost e senza passione quella che non è solo una squadra di calcio, ma la storia di una città e di una tifoseria. Del resto Cardinale (cui Gordon presta i soldi) è un proprietario “fantasma“ che ciclicamente continua a ripetere ai “cortigiani“ (e dunque senza contraddittorio) che lui deve rispondere agli investitori (che vogliono andare in Champions e incassare) e non ai tifosi (desiderosi di vincere). Perché i fondi funzionano così. Questa volta gli è andata malissimo su tutti i fronti.

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da 1 a 100, quanto sono ridicoli questi giornalisti che parlano tutti SOLO ORA?

Finita la stagione, schifo qui, schifo là. Durante la stagione "eh ma se Leao si sblocca, eh ma ora che è stato finalmente cacciato Fonseca, eh ma se batte il Feyenoord, eh ma se vince la Coppa Italia"

Parlare ad agosto? A settembre? Era troppo difficile e pericoloso?
 

kipstar

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mah ...... io ho la sensazione che di tutto questo mood post coppa italia...ben poco importa. ben poco succederà.....
 

Daniele87

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Giulio Mola da QS sulla situazione del Milan:"Dopo l’ultima figuraccia contro il Bologna, il tifoso del Milan è rassegnato. Non deluso, neppure arrabbiato o altro. È semplicemente rassegnato. E anche un tantino terrorizzato. Perché davanti al popolo rossonero, paziente e innamoratissimo dei propri colori, c’è un tunnel talmente buio che non si sa quanto possa durare. E soprattutto c’è una mediocrità gestionale e una mancanza del senso di appartenenza imbarazzanti.

Al di là delle lacune tecniche e del valore (indiscutibile) degli avversari, la finale dell’Olimpico ha fotografato in novanta minuti l’intera stagione del Diavolo e tutte quelle mancanze che hanno portato al fallimento sportivo (con pesanti conseguenze anche a livello economico): il Milan è senza cuore e senza orgoglio, la squadra rispecchia la società che l’ha costruita, ancor di più la proprietà da cui, nella più assoluta indifferenza, è stata abbandonata. Persino indispettito (il club) ascoltando le verità snocciolate da icone quali Maldini prima, Leonardo poi e Boban da ultimo. Loro sì che hanno a cuore il Milan. Perché sono la storia del Milan.

Bisogna voltare pagina e ricostruire, vero. E individuare i responsabili del fallimento. Ma qui c’è da essere chiari: il problema principale non è la dirigenza (spaccata da mesi), non è più l’allenatore (tre in un anno, evidentemente non sono gli unici colpevoli) e non sono neppure i calciatori (che un briciolo di attaccamento alla maglia dovrebbero comunque dimostrarlo). Il problema vero è l’asse Elliott-Redbird, ovvero coloro i quali gestiscono con strategia low cost e senza passione quella che non è solo una squadra di calcio, ma la storia di una città e di una tifoseria. Del resto Cardinale (cui Gordon presta i soldi) è un proprietario “fantasma“ che ciclicamente continua a ripetere ai “cortigiani“ (e dunque senza contraddittorio) che lui deve rispondere agli investitori (che vogliono andare in Champions e incassare) e non ai tifosi (desiderosi di vincere). Perché i fondi funzionano così. Questa volta gli è andata malissimo su tutti i fronti.
Condivisibile dalla prima all'ultima parola. Bisogna accerchiarli, ne devono parlare tutti i quotidiani sportivi italiani anche il più insignificante, è l'unico modo che questi prendano coscienza che devono andarsene il prima possibile.
Stamani leggevo per caso della cacciata da Milan TV del buon Luca Serafini, datata dicembre 2024, che onestamente mi ero perso, cioè 'sto cristo dopo 23 anni di militanza e aziendalismo è stato licenziato per un'esternazione fatta a Sportitalia nella quale criticava solo velatamente la dirigenza... ma davvero clima da Corea del Nord, godo che ormai gli è rimasto solo quel misero di Suma che prova goffamente a smorzare le critiche arrampicandosi sugli specchi... oltre alla cara Gazzetta in mano palesemente al Dott. Furlani, ultimo esempio l'intervista a Boban della quale è stato l'unico giornale sportivo italiano a non farne nemmeno menzione, ne hanno parlato fino al Sud America ma per la Gazzetta non meritava nemmeno un trafiletto a pag. 25. Ormai non hanno nemmeno più vergogna.
 

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