Moggi:"Una ****..dare via Caldara per Bonucci:"

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Luciano Moggi, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 29 agosto, ha parlato anche di Caldara, di Bonucci ed è tornato su Calciopoli e su Galliani:"Bonucci non lo avrei ripreso. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una ****. Ma hanno dovuto farlo per evitare una pesante minusvalenza su Higuain. L'alito di Conte su Gattuso? Il Milan con Montella era spento, a cominciare da Calhanoglu. Rino Gattuso è amico mio. Quando lo scelsero al Milan lo chiamai: “Ricordati chi eri. Un muratore, non un architetto. Aiutavi i compagni. Adesso, da allenatore, vai nello spogliatoio e parla così: “Ragazzi, io sono Gattuso, sapete la mia storia da giocatore, può darsi che tecnicamente siamo inferiori agli altri, allora dobbiamo correre il doppio…”. Con queste parole ha cambiato il Milan".


Sulla Serie A e su Calciopoli:"Lo scudetto? Lo vince l’Inter alla grande. Conosco poco Spalletti, mi sembra un prete quando parla, ma hanno fatto una gran squadra. Hanno preso un centrale difensivo forte, uno in mezzo al campo che tira la linea, Nainggolan, e un campionissimo là davanti, quel Martinez. Alla Juve avevo due occhi davanti e due dietro. Subodoravo le cose. Carraro e Galliani, presidenti di federazione e di lega, facevano gli interessi del Milan e Facchetti faceva lobbing con gli arbitri a favore dell’Inter. Galliani e Carraro anime nere? Non ci sono dubbi. Basta ascoltare le intercettazioni telefoniche per dedurre che Carraro controllava Bergamo. Muore Wojtyla sabato sera, noi in ritiro a Firenze. Si doveva rinviare a lunedì. La partita fu posticipata di una settimana. Galliani, presidente della Lega, intercettato, chiama Costacurta e gli fa: “Abbiamo spostato di una settimana, così recuperiamo Kakà infortunato…”. Ti basta?. La gente non le sa certe cose. Quando, alle 8 di sera, dopo un Milan-Juventus perso in casa dal Milan, Bergamo telefona a Galliani e gli dice: “Direttore, a casa mia abbiamo pianto”. Parentesi, Alessandra, la moglie di Bergamo, è milanista. “Non avrei mai pensato che la Juve con Collina arbitro avrebbe vinto col Milan”. Non ti basta ancora?. De Santis nostro amico? L’hanno associato a noi senza motivo. Ti racconto questa. Fiorentina in lotta per non retrocedere, Milan a un punto da noi. Martedì alle 14 Meani, dirigente del Milan, chiama De Santis: “Guarda che abbiamo Kakà e Rui Costa diffidati, non li ammonire che poi la partita dopo abbiamo la Juve. Fosse stato un nostro sodale, avrebbe chiamato l’ufficio inchieste e il Milan sarebbe finito in B. Se ricordi quella partita, De Santis negò un rigore alla Fiorentina e permise a quelli del Milan di menare. Noi zitti. La mattina dopo De Santis chiama Meani: “Hai visto, solo io riesco a non farli parlare quelli…”. Meani: “Te sei un amico, l’ho già detto a Galliani".
 
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Luciano Moggi, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 29 agosto, ha parlato anche di Caldara, di Bonucci ed è tornato su Calciopoli e su Galliani:"Bonucci non lo avrei ripreso. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una *******.

Sullo scambio Bonucci - Caldara ha perfettamente ragione, è stata una c.....a della Juve, ed un grande colpo per noi.
 

mark

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In quegli anni nessuno era pulito, neanche il Milan (solo a pensarci, mi fa schifo tutto quello che c’era dietro).. Poi la juve é quella che si é presa le colpe più gravi ma tutti quanti facevano porcherie.. e probabilmente la peggiore di tutti era l’inter che ha avuto solamente la fortuna che Facchetti morì e per “rispetto verso i morti” (classico finto buonismo italiano) non sono stati indagati, ma la verità uscì più tardi quando venne confermato che Facchetti faceva lobbying con gli arbitri.. Probabilmente se fossimo stati condannati anche noi come la Juve ci saremmo liberati subito del duo malefico e magari ora staremmo lottando seriamente con la Juve.
 
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Luciano Moggi, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 29 agosto, ha parlato anche di Caldara, di Bonucci ed è tornato su Calciopoli e su Galliani:"Bonucci non lo avrei ripreso. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una *******. Ma hanno dovuto farlo per evitare una pesante minusvalenza su Higuain. L'alito di Conte su Gattuso? Il Milan con Montella era spento, a cominciare da Calhanoglu. Rino Gattuso è amico mio. Quando lo scelsero al Milan lo chiamai: “Ricordati chi eri. Un muratore, non un architetto. Aiutavi i compagni. Adesso, da allenatore, vai nello spogliatoio e parla così: “Ragazzi, io sono Gattuso, sapete la mia storia da giocatore, può darsi che tecnicamente siamo inferiori agli altri, allora dobbiamo correre il doppio…”. Con queste parole ha cambiato il Milan".


Sulla Serie A e su Calciopoli:"Lo scudetto? Lo vince l’Inter alla grande. Conosco poco Spalletti, mi sembra un prete quando parla, ma hanno fatto una gran squadra. Hanno preso un centrale difensivo forte, uno in mezzo al campo che tira la linea, Nainggolan, e un campionissimo là davanti, quel Martinez. Alla Juve avevo due occhi davanti e due dietro. Subodoravo le cose. Carraro e Galliani, presidenti di federazione e di lega, facevano gli interessi del Milan e Facchetti faceva lobbing con gli arbitri a favore dell’Inter. Galliani e Carraro anime nere? Non ci sono dubbi. Basta ascoltare le intercettazioni telefoniche per dedurre che Carraro controllava Bergamo. Muore Wojtyla sabato sera, noi in ritiro a Firenze. Si doveva rinviare a lunedì. La partita fu posticipata di una settimana. Galliani, presidente della Lega, intercettato, chiama Costacurta e gli fa: “Abbiamo spostato di una settimana, così recuperiamo Kakà infortunato…”. Ti basta?. La gente non le sa certe cose. Quando, alle 8 di sera, dopo un Milan-Juventus perso in casa dal Milan, Bergamo telefona a Galliani e gli dice: “Direttore, a casa mia abbiamo pianto”. Parentesi, Alessandra, la moglie di Bergamo, è milanista. “Non avrei mai pensato che la Juve con Collina arbitro avrebbe vinto col Milan”. Non ti basta ancora?. De Santis nostro amico? L’hanno associato a noi senza motivo. Ti racconto questa. Fiorentina in lotta per non retrocedere, Milan a un punto da noi. Martedì alle 14 Meani, dirigente del Milan, chiama De Santis: “Guarda che abbiamo Kakà e Rui Costa diffidati, non li ammonire che poi la partita dopo abbiamo la Juve. Fosse stato un nostro sodale, avrebbe chiamato l’ufficio inchieste e il Milan sarebbe finito in B. Se ricordi quella partita, De Santis negò un rigore alla Fiorentina e permise a quelli del Milan di menare. Noi zitti. La mattina dopo De Santis chiama Meani: “Hai visto, solo io riesco a non farli parlare quelli…”. Meani: “Te sei un amico, l’ho già detto a Galliani".

A sentirlo, così come tutti i gobbi che conosco, loro sono sempre quelli giusti, leali, che hanno subito Calciopoli, mentre tutti gli altri rubavano come matti; poi sul campo ci sono sempre state nefandezze che andavano sistematicamente a loro favore, anche quando giocavano contro di noi.

Buffone tu e chi ti interpella ancora.
 

Butcher

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Non dubito che ci fosse anche il Milan di mezzo. Così come l'Inter
 

zlatan

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Se non sono inventate, sono intercettazioni clamorose. Ma ormai è il passato anche gli interisti sanno che la morte di Facchetti li salvò. La Juve era quella messa peggio, e sarebbe dovuto andare in B con pesante penalizzazione che se non sbaglio invece evitò, mentre sia noi che l'inter come minimo essere esclusi dalla champions nel nostro caso, e pesante penalizzazione nel loro. Invece addirittura gli diedero lo scudetto di cartone pazzesco.....
 
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Luciano Moggi, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 29 agosto, ha parlato anche di Caldara, di Bonucci ed è tornato su Calciopoli e su Galliani:"Bonucci non lo avrei ripreso. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una ****. Ma hanno dovuto farlo per evitare una pesante minusvalenza su Higuain. L'alito di Conte su Gattuso? Il Milan con Montella era spento, a cominciare da Calhanoglu. Rino Gattuso è amico mio. Quando lo scelsero al Milan lo chiamai: “Ricordati chi eri. Un muratore, non un architetto. Aiutavi i compagni. Adesso, da allenatore, vai nello spogliatoio e parla così: “Ragazzi, io sono Gattuso, sapete la mia storia da giocatore, può darsi che tecnicamente siamo inferiori agli altri, allora dobbiamo correre il doppio…”. Con queste parole ha cambiato il Milan".


Sulla Serie A e su Calciopoli:"Lo scudetto? Lo vince l’Inter alla grande. Conosco poco Spalletti, mi sembra un prete quando parla, ma hanno fatto una gran squadra. Hanno preso un centrale difensivo forte, uno in mezzo al campo che tira la linea, Nainggolan, e un campionissimo là davanti, quel Martinez. Alla Juve avevo due occhi davanti e due dietro. Subodoravo le cose. Carraro e Galliani, presidenti di federazione e di lega, facevano gli interessi del Milan e Facchetti faceva lobbing con gli arbitri a favore dell’Inter. Galliani e Carraro anime nere? Non ci sono dubbi. Basta ascoltare le intercettazioni telefoniche per dedurre che Carraro controllava Bergamo. Muore Wojtyla sabato sera, noi in ritiro a Firenze. Si doveva rinviare a lunedì. La partita fu posticipata di una settimana. Galliani, presidente della Lega, intercettato, chiama Costacurta e gli fa: “Abbiamo spostato di una settimana, così recuperiamo Kakà infortunato…”. Ti basta?. La gente non le sa certe cose. Quando, alle 8 di sera, dopo un Milan-Juventus perso in casa dal Milan, Bergamo telefona a Galliani e gli dice: “Direttore, a casa mia abbiamo pianto”. Parentesi, Alessandra, la moglie di Bergamo, è milanista. “Non avrei mai pensato che la Juve con Collina arbitro avrebbe vinto col Milan”. Non ti basta ancora?. De Santis nostro amico? L’hanno associato a noi senza motivo. Ti racconto questa. Fiorentina in lotta per non retrocedere, Milan a un punto da noi. Martedì alle 14 Meani, dirigente del Milan, chiama De Santis: “Guarda che abbiamo Kakà e Rui Costa diffidati, non li ammonire che poi la partita dopo abbiamo la Juve. Fosse stato un nostro sodale, avrebbe chiamato l’ufficio inchieste e il Milan sarebbe finito in B. Se ricordi quella partita, De Santis negò un rigore alla Fiorentina e permise a quelli del Milan di menare. Noi zitti. La mattina dopo De Santis chiama Meani: “Hai visto, solo io riesco a non farli parlare quelli…”. Meani: “Te sei un amico, l’ho già detto a Galliani".

Ancora vanno ad intervistare questo schifoso...
 
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