Liberandoci di tutti questi cessoni ci sarebbe lo spazio per avere un Modric con ingaggio molto elevato ma che ti durererebbe 3 anni massimo, in quei 3 anni raggiungi una dimensione superiore e sei a posto, lui chiuderebbe la carriera da noi, cioè la sua squadra del cuore e tutti contenti di esserci goduti il maestro slavo.
E pensa che c’è chi dice che prendere il pallone d’oro in carica sarebbe una follia degna dell’acquisto di un Higuain strabollito (e che, anche al suo apice, non valeva la metà nel suo ruolo di quanto vale Modric nel suo).
Poi però guai a cedere uno come Kessie, eh.
L’evoluzione è reale, ragazzi. Reale.
Galliani sarà felice, ha ottenuto quello che voleva quando cominciò a (stra)parlarne 10 anni fa: mediocrizzare talmente tanto il Milan da far sì che i suoi tifosi si attaccassero come mitili al primo giocatore che potesse essere definito tale (anni di non giocatori come Montolivo, Cerci, Destro, Honda, Constant, Emanuelson, Birsa, e tutti gli altri dell’Ac Milan’s hall of shame sono serviti a questo, a far sì che ci affezionassimo ai giocatori che possono essere chiamati tali, sebbene scarsi) e non concepissero nemmeno più l’idea di poter avere dei campioni veri in squadra. Come una provinciale qualsiasi.