Modello svedese evita seconda ondata?

Andris

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L'epidemiologo Tegnell,divenuto celebre in tutto il mondo per aver rifiutato di suggerire un lockdown imposto dalla politica.

"Abbiamo avuto un aumento dei contagi, ma sta già rallentando, speriamo di poter controllare l’ondata che abbiamo e siamo fiduciosi di potercela fare

Da noi c’è stato un lockdown virtuale, in pratica molti svedesi si sono chiusi in casa

Una delle più grandi differenze rispetto agli altri paesi europei è che in Svezia non abbiamo fatto il lockdown e non abbiamo riaperto nemmeno dopo il nostro “lockdwon virtuale”, abbiamo mantenuto le stesse misure per tutto il periodo e questo ha avuto l’effetto di contenere i contagi"



Gaetano Marrone,professore in sanità globale a Stoccolma,ha riportato i numeri svedesi al Fatto quotidiano:

"In rapporto alla popolazione la Svezia è quindicesima in Europa per numero di contagi e settima per numero di morti.

Ha avuto un approccio diverso da quello da altri Paesi, centrato su sostenibilità delle misure e responsabilità individuale.
la Svezia quindi, rispetto al lockdown duro, ha scelto un intervento più sostenibile sul lungo periodo, evitando di chiudere tutto e focalizzandosi sulla sensibilizzazione della popolazione.
Parliamo di lavare le mani, non uscire se si ha anche un minimo sintomo, mantenere le distanze di sicurezza ed evitare assembramenti.
Su questo ci sono state linee guida specifiche che fissavano il limite massimo di persone nei locali pubblici e altre regole di distanziamento nei luoghi chiusi, poi lezioni a distanza per università e scuole pubbliche secondarie e incoraggiamento dello smart working.

Ma al di là degli errori nelle case di riposo che sono stati la causa principale di questa alta mortalità, finora non c’è stata una particolare criticità nelle terapie intensive

La gente è molto attenta al distanziamento sociale e sa bene cosa fare per evitare i contagi.

C’è consapevolezza ma non panico né tra l’opinione pubblica né tanto meno sui giornali: sfogliando quotidianamente quelli online, il Covid-19 non è sempre tra le prime notizie, seguendo il classico approccio lagom – equilibrato, ndr – svedese

Le scuole superiori sono libere di decidere se fare didattica online o a distanza.
Gli asili e le scuole primarie fanno didattica in presenza, con la forte raccomandazione di non mandare i bambini a scuola anche con il minimo raffreddore.
Per quanto riguarda gli uffici, c’è un lento ritorno alla normalità, ma il governo invita a lavorare da casa.

Le differenze con l’Italia sono tante: possiamo certamente citare una minore densità della popolazione, ma anche una struttura famigliare diversa: qua spesso i ragazzi appena raggiunta la maggiore età vanno a vivere da soli, gli asili e le scuole fanno orario full time e quindi non c’è quella indispensabile interazione bambini-genitori-nonni che spesso c’è in Italia quando entrambi i genitori lavorano.
In aggiunta, il senso di responsabilità individuale anche in presenza di sole raccomandazioni ha favorito un contenimento della pandemia entro le capacità del sistema sanitario"
 

Rikyg83

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L'epidemiologo Tegnell,divenuto celebre in tutto il mondo per aver rifiutato di suggerire un lockdown imposto dalla politica.

"Abbiamo avuto un aumento dei contagi, ma sta già rallentando, speriamo di poter controllare l’ondata che abbiamo e siamo fiduciosi di potercela fare

Da noi c’è stato un lockdown virtuale, in pratica molti svedesi si sono chiusi in casa

Una delle più grandi differenze rispetto agli altri paesi europei è che in Svezia non abbiamo fatto il lockdown e non abbiamo riaperto nemmeno dopo il nostro “lockdwon virtuale”, abbiamo mantenuto le stesse misure per tutto il periodo e questo ha avuto l’effetto di contenere i contagi"



Gaetano Marrone,professore in sanità globale a Stoccolma,ha riportato i numeri svedesi al Fatto quotidiano:

"In rapporto alla popolazione la Svezia è quindicesima in Europa per numero di contagi e settima per numero di morti.

Ha avuto un approccio diverso da quello da altri Paesi, centrato su sostenibilità delle misure e responsabilità individuale.
la Svezia quindi, rispetto al lockdown duro, ha scelto un intervento più sostenibile sul lungo periodo, evitando di chiudere tutto e focalizzandosi sulla sensibilizzazione della popolazione.
Parliamo di lavare le mani, non uscire se si ha anche un minimo sintomo, mantenere le distanze di sicurezza ed evitare assembramenti.
Su questo ci sono state linee guida specifiche che fissavano il limite massimo di persone nei locali pubblici e altre regole di distanziamento nei luoghi chiusi, poi lezioni a distanza per università e scuole pubbliche secondarie e incoraggiamento dello smart working.

Ma al di là degli errori nelle case di riposo che sono stati la causa principale di questa alta mortalità, finora non c’è stata una particolare criticità nelle terapie intensive

La gente è molto attenta al distanziamento sociale e sa bene cosa fare per evitare i contagi.

C’è consapevolezza ma non panico né tra l’opinione pubblica né tanto meno sui giornali: sfogliando quotidianamente quelli online, il Covid-19 non è sempre tra le prime notizie, seguendo il classico approccio lagom – equilibrato, ndr – svedese

Le scuole superiori sono libere di decidere se fare didattica online o a distanza.
Gli asili e le scuole primarie fanno didattica in presenza, con la forte raccomandazione di non mandare i bambini a scuola anche con il minimo raffreddore.
Per quanto riguarda gli uffici, c’è un lento ritorno alla normalità, ma il governo invita a lavorare da casa.

Le differenze con l’Italia sono tante: possiamo certamente citare una minore densità della popolazione, ma anche una struttura famigliare diversa: qua spesso i ragazzi appena raggiunta la maggiore età vanno a vivere da soli, gli asili e le scuole fanno orario full time e quindi non c’è quella indispensabile interazione bambini-genitori-nonni che spesso c’è in Italia quando entrambi i genitori lavorano.
In aggiunta, il senso di responsabilità individuale anche in presenza di sole raccomandazioni ha favorito un contenimento della pandemia entro le capacità del sistema sanitario"

il modello svedese è ovviamente inapplicabile in Italia...anche se è un articolo piuttosto interessante!
 

Andris

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interessante modello.
in pratica hanno normalizzato la vita con il covid in circolo,non è un'emergenza
noi facciamo 100 - 0 - 100
loro sempre 60-70 e non hanno cambi bruschi.

noi non abbiamo ancora imparato a convivere con il coronavirus,loro forse sì
 

Tifo'o

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L'epidemiologo Tegnell,divenuto celebre in tutto il mondo per aver rifiutato di suggerire un lockdown imposto dalla politica.

"Abbiamo avuto un aumento dei contagi, ma sta già rallentando, speriamo di poter controllare l’ondata che abbiamo e siamo fiduciosi di potercela fare

Da noi c’è stato un lockdown virtuale, in pratica molti svedesi si sono chiusi in casa

Una delle più grandi differenze rispetto agli altri paesi europei è che in Svezia non abbiamo fatto il lockdown e non abbiamo riaperto nemmeno dopo il nostro “lockdwon virtuale”, abbiamo mantenuto le stesse misure per tutto il periodo e questo ha avuto l’effetto di contenere i contagi"



Gaetano Marrone,professore in sanità globale a Stoccolma,ha riportato i numeri svedesi al Fatto quotidiano:

"In rapporto alla popolazione la Svezia è quindicesima in Europa per numero di contagi e settima per numero di morti.

Ha avuto un approccio diverso da quello da altri Paesi, centrato su sostenibilità delle misure e responsabilità individuale.
la Svezia quindi, rispetto al lockdown duro, ha scelto un intervento più sostenibile sul lungo periodo, evitando di chiudere tutto e focalizzandosi sulla sensibilizzazione della popolazione.
Parliamo di lavare le mani, non uscire se si ha anche un minimo sintomo, mantenere le distanze di sicurezza ed evitare assembramenti.
Su questo ci sono state linee guida specifiche che fissavano il limite massimo di persone nei locali pubblici e altre regole di distanziamento nei luoghi chiusi, poi lezioni a distanza per università e scuole pubbliche secondarie e incoraggiamento dello smart working.

Ma al di là degli errori nelle case di riposo che sono stati la causa principale di questa alta mortalità, finora non c’è stata una particolare criticità nelle terapie intensive

La gente è molto attenta al distanziamento sociale e sa bene cosa fare per evitare i contagi.

C’è consapevolezza ma non panico né tra l’opinione pubblica né tanto meno sui giornali: sfogliando quotidianamente quelli online, il Covid-19 non è sempre tra le prime notizie, seguendo il classico approccio lagom – equilibrato, ndr – svedese

Le scuole superiori sono libere di decidere se fare didattica online o a distanza.
Gli asili e le scuole primarie fanno didattica in presenza, con la forte raccomandazione di non mandare i bambini a scuola anche con il minimo raffreddore.
Per quanto riguarda gli uffici, c’è un lento ritorno alla normalità, ma il governo invita a lavorare da casa.

Le differenze con l’Italia sono tante: possiamo certamente citare una minore densità della popolazione, ma anche una struttura famigliare diversa: qua spesso i ragazzi appena raggiunta la maggiore età vanno a vivere da soli, gli asili e le scuole fanno orario full time e quindi non c’è quella indispensabile interazione bambini-genitori-nonni che spesso c’è in Italia quando entrambi i genitori lavorano.
In aggiunta, il senso di responsabilità individuale anche in presenza di sole raccomandazioni ha favorito un contenimento della pandemia entro le capacità del sistema sanitario"

Alla lunga ci hanno visto giusto, sono stati "sacrificati" 5000 morti per avere una strategia a lungo termine. E comunque Tegnell è quello che decide tutto in Svezia, come avevo detto mesi fa per una questione costituzionale non è il governo a decidere ma i tecnici. Dunque il primo ministro svedese, anche se volesse, non avrebbe potuto fare nessuno lockdown.

Comunque la Svezia è un caso isolato dai.. come è stato detto da molti..Paese troppo vasto con densità di popolazione bassa. Anche se devo dire che la Novergia, che per densità/ampiezza del territorio non è cosi diverso dalla Svezia eppure i contagi in Novergia sono salati abbastanza ed hanno dovuto chiudere tutto.
 
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L'epidemiologo Tegnell,divenuto celebre in tutto il mondo per aver rifiutato di suggerire un lockdown imposto dalla politica.

"Abbiamo avuto un aumento dei contagi, ma sta già rallentando, speriamo di poter controllare l’ondata che abbiamo e siamo fiduciosi di potercela fare

Da noi c’è stato un lockdown virtuale, in pratica molti svedesi si sono chiusi in casa

Una delle più grandi differenze rispetto agli altri paesi europei è che in Svezia non abbiamo fatto il lockdown e non abbiamo riaperto nemmeno dopo il nostro “lockdwon virtuale”, abbiamo mantenuto le stesse misure per tutto il periodo e questo ha avuto l’effetto di contenere i contagi"



Gaetano Marrone,professore in sanità globale a Stoccolma,ha riportato i numeri svedesi al Fatto quotidiano:

"In rapporto alla popolazione la Svezia è quindicesima in Europa per numero di contagi e settima per numero di morti.

Ha avuto un approccio diverso da quello da altri Paesi, centrato su sostenibilità delle misure e responsabilità individuale.
la Svezia quindi, rispetto al lockdown duro, ha scelto un intervento più sostenibile sul lungo periodo, evitando di chiudere tutto e focalizzandosi sulla sensibilizzazione della popolazione.
Parliamo di lavare le mani, non uscire se si ha anche un minimo sintomo, mantenere le distanze di sicurezza ed evitare assembramenti.
Su questo ci sono state linee guida specifiche che fissavano il limite massimo di persone nei locali pubblici e altre regole di distanziamento nei luoghi chiusi, poi lezioni a distanza per università e scuole pubbliche secondarie e incoraggiamento dello smart working.

Ma al di là degli errori nelle case di riposo che sono stati la causa principale di questa alta mortalità, finora non c’è stata una particolare criticità nelle terapie intensive

La gente è molto attenta al distanziamento sociale e sa bene cosa fare per evitare i contagi.

C’è consapevolezza ma non panico né tra l’opinione pubblica né tanto meno sui giornali: sfogliando quotidianamente quelli online, il Covid-19 non è sempre tra le prime notizie, seguendo il classico approccio lagom – equilibrato, ndr – svedese

Le scuole superiori sono libere di decidere se fare didattica online o a distanza.
Gli asili e le scuole primarie fanno didattica in presenza, con la forte raccomandazione di non mandare i bambini a scuola anche con il minimo raffreddore.
Per quanto riguarda gli uffici, c’è un lento ritorno alla normalità, ma il governo invita a lavorare da casa.

Le differenze con l’Italia sono tante: possiamo certamente citare una minore densità della popolazione, ma anche una struttura famigliare diversa: qua spesso i ragazzi appena raggiunta la maggiore età vanno a vivere da soli, gli asili e le scuole fanno orario full time e quindi non c’è quella indispensabile interazione bambini-genitori-nonni che spesso c’è in Italia quando entrambi i genitori lavorano.
In aggiunta, il senso di responsabilità individuale anche in presenza di sole raccomandazioni ha favorito un contenimento della pandemia entro le capacità del sistema sanitario"

Davvero interessante.
Amico Andris , ti meriti una rep per la scientificità e il fare propositivo coi quali hai sempre parlato dell'emergenza sanitaria e per le idee e gli spunti che lanci.
Se i politici avessero 1/3 della tua voglia di fare saremmo un paese migliore.
Bravo, davvero. Stima.
 
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interessante modello.
in pratica hanno normalizzato la vita con il covid in circolo,non è un'emergenza
noi facciamo 100 - 0 - 100
loro sempre 60-70 e non hanno cambi bruschi.

noi non abbiamo ancora imparato a convivere con il coronavirus,loro forse sì

Boh, ho molti dubbi riguardo a questo modello svedese. L' immunità di gregge non è stata sicuramente raggiunta.

Quindi, non vedo cosa abbiano di speciale. Se non hanno nuove ondate i motivi possono essere

A) si comportano bene

B) a differenza dell' Italia, loro d' estate non se li kaka nessuno, se ci fossimo "chiusi" dentro probabilmente nemmeno noi adesso avremmo una seconda ondata cosi pesante.

Comunque se dovessi puntare una fiche si saranno semplicemente comportati bene, cosi come gli altri paesi nordici tutto sommato.
 

Andris

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Boh, ho molti dubbi riguardo a questo modello svedese. L' immunità di gregge non è stata sicuramente raggiunta.

Quindi, non vedo cosa abbiano di speciale. Se non hanno nuove ondate i motivi possono essere

A) si comportano bene

B) a differenza dell' Italia, loro d' estate non se li kaka nessuno, se ci fossimo "chiusi" dentro probabilmente nemmeno noi adesso avremmo una seconda ondata cosi pesante.

Comunque se dovessi puntare una fiche si saranno semplicemente comportati bene, cosi come gli altri paesi nordici tutto sommato.

beh se vuoi far turismo da quelle parti non è certo d'inverno che ci dovresti andare,a meno che non vivi sulle montagne e sei abituato a due metri di neve
forse avranno avuto pochi turisti per il coronavirus,ma gli svedesi sono andati in giro per il Mediterraneo perchè portano soldi e vari paesi li hanno comunque fatti entrare

per il comportamento difficile generalizzare,però dubito quelli che danno i nomi falsi a ristoranti e cinema dubito siano in Svezia.
 
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Boh, ho molti dubbi riguardo a questo modello svedese. L' immunità di gregge non è stata sicuramente raggiunta.

Quindi, non vedo cosa abbiano di speciale. Se non hanno nuove ondate i motivi possono essere

A) si comportano bene

B) a differenza dell' Italia, loro d' estate non se li kaka nessuno, se ci fossimo "chiusi" dentro probabilmente nemmeno noi adesso avremmo una seconda ondata cosi pesante.

Comunque se dovessi puntare una fiche si saranno semplicemente comportati bene, cosi come gli altri paesi nordici tutto sommato.

Ci sono differenze abissali tra noi e loro per stile di vita, rapporti, abitudini, densità di popolazione,cultura, ecc ecc.
Per dirti una caxxata : dubito il 18enne svedese la domenica a pranzo vada a mangiare le tagliatelle da nonna con tutti i cugini fino al terzo grado.
Siamo italiani , coi nostri pregi e difetti.
Non siamo necessariamente migliori o peggiori, siamo fatti a modo nostro.
 

Tifo'o

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Ci sono differenze abissali tra noi e loro per stile di vita, rapporti, abitudini, densità di popolazione,cultura, ecc ecc.
Per dirti una caxxata : dubito il 18enne svedese la domenica a pranzo vada a mangiare le tagliatelle da nonna con tutti i cugini fino al terzo grado.
Siamo italiani , coi nostri pregi e difetti.
Non siamo necessariamente migliori o peggiori, siamo fatti a modo nostro.

Figurati.. questi pianificano tutto. TUTTI hanno un calendario e quasi tutti gli svedese e danesi che conosco, vanno dai genitori, con gli appuntamenti. Se io busso alla sua porta cosi un giorno a caso, il tizio va in tilt. Non ti fa entrare in casa e ti dice "Guardo il calendario e ti dico"..

Comunque la Svezia è un caso troppo isolato..non ha senso confrontare con l'Italia ma non ha senso confrontare con nessun altro paese.
 
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beh se vuoi far turismo da quelle parti non è certo d'inverno che ci dovresti andare,a meno che non vivi sulle montagne e sei abituato a due metri di neve
forse avranno avuto pochi turisti per il coronavirus,ma gli svedesi sono andati in giro per il Mediterraneo perchè portano soldi e vari paesi li hanno comunque fatti entrare

per il comportamento difficile generalizzare,però dubito quelli che danno i nomi falsi a ristoranti e cinema dubito siano in Svezia.

Ci sono differenze abissali tra noi e loro per stile di vita, rapporti, abitudini, densità di popolazione,cultura, ecc ecc.
Per dirti una caxxata : dubito il 18enne svedese la domenica a pranzo vada a mangiare le tagliatelle da nonna con tutti i cugini fino al terzo grado.
Siamo italiani , coi nostri pregi e difetti.
Non siamo necessariamente migliori o peggiori, siamo fatti a modo nostro.

Figurati.. questi pianificano tutto. TUTTI hanno un calendario e quasi tutti gli svedese e danesi che conosco, vanno dai genitori, con gli appuntamenti. Se io busso alla sua porta cosi un giorno a caso, il tizio va in tilt. Non ti fa entrare in casa e ti dice "Guardo il calendario e ti dico"..

Comunque la Svezia è un caso troppo isolato..non ha senso confrontare con l'Italia ma non ha senso confrontare con nessun altro paese.

Probabilmente, dopo la badilata presa sul muso nella prima ondata, per carattere o cultura o quello che giustamente dite voi.. si stanno comportando in perfetta maniera anti-covid.
 
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