Mirabelli:"Schiena dritta. Non trattiamo nei ristoranti".

alcyppa

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Grande Mirabelli, le stoccate al vecchio polpettaro sono sempre gradite.


Ora però portaci Pierre.
 

mandraghe

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Dopo Montella, ecco le parole di Massimiliano Mirabelli, sul nuovo Milan, rilasciate a Sportweek in edicola oggi insieme alla Gazzetta dello Sport:"Dico la verità, quando Fassone mi ha proposto di seguirlo ho detto sì a lui, più che al progetto. Siamo stati in ballo per mesi, prima che la nuova proprietà rilevasse il club da Silvio Berlusconi. Poteva anche andare tutto all’aria. Ma ormai io e Fassone avevamo deciso di diventare una coppia di fatto. Essere trasparenti coi tifosi. Sui social e non solo spieghiamo loro chiaramente come ci muoviamo e in quale direzione. Facciamo tutto alla luce del sole, a partire dalla sede delle trattative di mercato: a casa nostra, Casa Milan. All’inizio dirigenti e procuratori non sapevano neanche l’indirizzo. Il fatto è che noi non andiamo a nasconderci negli alberghi o nei ristoranti per trattare un giocatore. Non abbiamo segreti. Poi può anche andare male, ma io ho imparato che anche da una sconfitta puoi uscire vincitore, se hai tenuto la schiena dritta. E tenere la schiena dritta è un altro impegno preciso ne confronti di chi ci sostiene. Rispettiamo il lavoro di tutti, ma non vogliamo essere sottoposti a ricatti. Le commissioni ai procuratori vanno pagate in un certo tipo di affari, quando cioè il giocatore si trasferisce da una società all’altra e non quando c’è un rinnovo.Noi preferiamo sbagliare dopo aver visto con i nostri occhi. Visioniamo più volte un giocatore prima di decidere se fa al caso nostro. E solo dopo chiedo chi è il suo procuratore. Non è l’agente che mi propone il suo assistito. Donnarumma? Il suo rinnovo pari ad un acquisto. Abbiamo concluso alle nostre condizioni e lui ha rinunciato a tantissimi soldi".



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ultràinside

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Dopo Montella, ecco le parole di Massimiliano Mirabelli, sul nuovo Milan, rilasciate a Sportweek in edicola oggi insieme alla Gazzetta dello Sport:"Dico la verità, quando Fassone mi ha proposto di seguirlo ho detto sì a lui, più che al progetto. Siamo stati in ballo per mesi, prima che la nuova proprietà rilevasse il club da Silvio Berlusconi. Poteva anche andare tutto all’aria. Ma ormai io e Fassone avevamo deciso di diventare una coppia di fatto. Essere trasparenti coi tifosi. Sui social e non solo spieghiamo loro chiaramente come ci muoviamo e in quale direzione. Facciamo tutto alla luce del sole, a partire dalla sede delle trattative di mercato: a casa nostra, Casa Milan. All’inizio dirigenti e procuratori non sapevano neanche l’indirizzo. Il fatto è che noi non andiamo a nasconderci negli alberghi o nei ristoranti per trattare un giocatore. Non abbiamo segreti. Poi può anche andare male, ma io ho imparato che anche da una sconfitta puoi uscire vincitore, se hai tenuto la schiena dritta. E tenere la schiena dritta è un altro impegno preciso ne confronti di chi ci sostiene. Rispettiamo il lavoro di tutti, ma non vogliamo essere sottoposti a ricatti. Le commissioni ai procuratori vanno pagate in un certo tipo di affari, quando cioè il giocatore si trasferisce da una società all’altra e non quando c’è un rinnovo.Noi preferiamo sbagliare dopo aver visto con i nostri occhi. Visioniamo più volte un giocatore prima di decidere se fa al caso nostro. E solo dopo chiedo chi è il suo procuratore. Non è l’agente che mi propone il suo assistito.

Donnarumma? Il suo rinnovo pari ad un acquisto. Abbiamo concluso alle nostre condizioni e lui ha rinunciato a tantissimi soldi".
Di tutto il discorso, io guardo all ultima frase ... Dedicato. a chi ha sentenziato senza saper un ... :)
 

Mr. Canà

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Dopo Montella, ecco le parole di Massimiliano Mirabelli, sul nuovo Milan, rilasciate a Sportweek in edicola oggi insieme alla Gazzetta dello Sport:"Dico la verità, quando Fassone mi ha proposto di seguirlo ho detto sì a lui, più che al progetto. Siamo stati in ballo per mesi, prima che la nuova proprietà rilevasse il club da Silvio Berlusconi. Poteva anche andare tutto all’aria. Ma ormai io e Fassone avevamo deciso di diventare una coppia di fatto. Essere trasparenti coi tifosi. Sui social e non solo spieghiamo loro chiaramente come ci muoviamo e in quale direzione. Facciamo tutto alla luce del sole, a partire dalla sede delle trattative di mercato: a casa nostra, Casa Milan. All’inizio dirigenti e procuratori non sapevano neanche l’indirizzo. Il fatto è che noi non andiamo a nasconderci negli alberghi o nei ristoranti per trattare un giocatore. Non abbiamo segreti. Poi può anche andare male, ma io ho imparato che anche da una sconfitta puoi uscire vincitore, se hai tenuto la schiena dritta. E tenere la schiena dritta è un altro impegno preciso ne confronti di chi ci sostiene. Rispettiamo il lavoro di tutti, ma non vogliamo essere sottoposti a ricatti. Le commissioni ai procuratori vanno pagate in un certo tipo di affari, quando cioè il giocatore si trasferisce da una società all’altra e non quando c’è un rinnovo.Noi preferiamo sbagliare dopo aver visto con i nostri occhi. Visioniamo più volte un giocatore prima di decidere se fa al caso nostro. E solo dopo chiedo chi è il suo procuratore. Non è l’agente che mi propone il suo assistito. Donnarumma? Il suo rinnovo pari ad un acquisto. Abbiamo concluso alle nostre condizioni e lui ha rinunciato a tantissimi soldi".

l'ha messa lì proprio leggerissima.
 
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Dopo Montella, ecco le parole di Massimiliano Mirabelli, sul nuovo Milan, rilasciate a Sportweek in edicola oggi insieme alla Gazzetta dello Sport:"Dico la verità, quando Fassone mi ha proposto di seguirlo ho detto sì a lui, più che al progetto. Siamo stati in ballo per mesi, prima che la nuova proprietà rilevasse il club da Silvio Berlusconi. Poteva anche andare tutto all’aria. Ma ormai io e Fassone avevamo deciso di diventare una coppia di fatto. Essere trasparenti coi tifosi. Sui social e non solo spieghiamo loro chiaramente come ci muoviamo e in quale direzione. Facciamo tutto alla luce del sole, a partire dalla sede delle trattative di mercato: a casa nostra, Casa Milan. All’inizio dirigenti e procuratori non sapevano neanche l’indirizzo. Il fatto è che noi non andiamo a nasconderci negli alberghi o nei ristoranti per trattare un giocatore. Non abbiamo segreti. Poi può anche andare male, ma io ho imparato che anche da una sconfitta puoi uscire vincitore, se hai tenuto la schiena dritta. E tenere la schiena dritta è un altro impegno preciso ne confronti di chi ci sostiene. Rispettiamo il lavoro di tutti, ma non vogliamo essere sottoposti a ricatti. Le commissioni ai procuratori vanno pagate in un certo tipo di affari, quando cioè il giocatore si trasferisce da una società all’altra e non quando c’è un rinnovo.Noi preferiamo sbagliare dopo aver visto con i nostri occhi. Visioniamo più volte un giocatore prima di decidere se fa al caso nostro. E solo dopo chiedo chi è il suo procuratore. Non è l’agente che mi propone il suo assistito. Donnarumma? Il suo rinnovo pari ad un acquisto. Abbiamo concluso alle nostre condizioni e lui ha rinunciato a tantissimi soldi".

Ce l'ha proprio a morte col Condor, chissà quanto avrà provato a mettergli i bastoni fra le ruote durante il periodo di forzata coesistenza prima del closing.
Anche sul rinnovo di Donnarumma e sui procuratori in generale fa capire quanto era palese la polpetteria, quasi ostentata
 

SmokingBianco

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Dopo Montella, ecco le parole di Massimiliano Mirabelli, sul nuovo Milan, rilasciate a Sportweek in edicola oggi insieme alla Gazzetta dello Sport:"Dico la verità, quando Fassone mi ha proposto di seguirlo ho detto sì a lui, più che al progetto. Siamo stati in ballo per mesi, prima che la nuova proprietà rilevasse il club da Silvio Berlusconi. Poteva anche andare tutto all’aria. Ma ormai io e Fassone avevamo deciso di diventare una coppia di fatto. Essere trasparenti coi tifosi. Sui social e non solo spieghiamo loro chiaramente come ci muoviamo e in quale direzione. Facciamo tutto alla luce del sole, a partire dalla sede delle trattative di mercato: a casa nostra, Casa Milan. All’inizio dirigenti e procuratori non sapevano neanche l’indirizzo. Il fatto è che noi non andiamo a nasconderci negli alberghi o nei ristoranti per trattare un giocatore. Non abbiamo segreti. Poi può anche andare male, ma io ho imparato che anche da una sconfitta puoi uscire vincitore, se hai tenuto la schiena dritta. E tenere la schiena dritta è un altro impegno preciso ne confronti di chi ci sostiene. Rispettiamo il lavoro di tutti, ma non vogliamo essere sottoposti a ricatti. Le commissioni ai procuratori vanno pagate in un certo tipo di affari, quando cioè il giocatore si trasferisce da una società all’altra e non quando c’è un rinnovo.Noi preferiamo sbagliare dopo aver visto con i nostri occhi. Visioniamo più volte un giocatore prima di decidere se fa al caso nostro. E solo dopo chiedo chi è il suo procuratore. Non è l’agente che mi propone il suo assistito. Donnarumma? Il suo rinnovo pari ad un acquisto. Abbiamo concluso alle nostre condizioni e lui ha rinunciato a tantissimi soldi".

Avevo appena finito di imbiancare casa dopo la vittoria sul Bayern... ora mi tocca ricominciare :vengo::vengo:
 

krull

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Madonna. Se a Galliani avessero dato un cazzotto in faccia e un calcio nei coglio... sarebbero stati piú gentili. Si somo legati al dito diverse porcate fatte da quel lurido maiale che non creperá mai troppo presto. Non ultima la comoda che gli ha lasciato con De Sciglio e Donnarumma. Giusto cosí. Bisogna esternare tutto il marcio nascosto sotto i tappeti di questi anni.
 
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