Milan: Yankess al 5-10%. Stadio dati e Furlani AD. Liverpool il modello.

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Tutto molto bello, però mi aspetto i fatti, ovvero che il progetto della Cattedrale della Barbie venga cestinato per uno stadio vero.
Aggiungo che il prossimo giugno mi aspetto la punta dopo un decennio di vacche magre,poi parliamo delle majorettes e dello zucchero filato.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, la quota di partecipazione degli Yankees nel Milan non dovrebbe essere lontana dal 5%. Il ruolo nel club rossonero non sarà operativo. Riguardo lo stadio, Cardinale proverà a forzare i tempi col Comune per avere una risposta su San Siro. Sesto attende. Verrà data maggior importanza all'uso dei dati per lo scouting.

In società, confermato l'addio di Gazidis. Il nuovo AD sarà Furlani. Scaroni, Maldini e Massara resteranno nei rispettivi ruoli.

CorSera: l'obiettivo di Cardinale sarà quello di creare una moderna media company che combini sport ed entertainment. Come me già ampiamente riferito, Elliott finanzierà Cardinale con 600 mln al tasso del 7%. Gazidis ai saluti, Furlani sarà il nuovo AD.

Tuttosport: Yankees al 10% nel Milan. Il modello è il Liverpool, ovvero una società che punti alla vittoria ed ai ricavi alti. Si punterà su stadio e su sponsorizzazioni con aziende americane.

Repubblica in edicola: amichevoli del Milan allo Yankee Stadium, partite dei rossoneri trasmesse dal canale televisivo YES della più titolata squadra di baseball, e poi sviluppo di ospitalità, intrattenimento, e quella che ormai tutti chiamano “l’esperienza” di essere tifosi. Sono alcuni aspetti del modello americano nella gestione dello sport, che RedBird applicherà alla società acquistata ieri per 1,2 miliardi di euro, sfruttando la collaborazione con un altro mito mondiale. Per capire di cosa parliamo, è utile ricordare la storia di Bush figlio. Scavezzacollo, poco studioso e troppo amante dell’alcool, per sua stessa ammissione (fatta alla regina Elisabetta durante un gala) era la pecora nera della famiglia. Poi nel 1989 aveva messo insieme una cordata di investitori, che per 89 milioni di dollari aveva comprato i Texas Rangers. Avevano costruito lo stadio, messo a posto i conti, ottenuto qualche risultato, e nel 1998 la squadra di baseball era stata rivenduta. George, che aveva messo 500.000 dollari nell’operazione, aveva guadagnato 15 milioni. Così si era ricostruito la reputazione, avviando la carriera politica che lo avrebbe portato alla Casa Bianca. Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, non ha forse le stesse ambizioni elettorali, ma ha obiettivi economici assai più significativi: «Punteremo ad usare il nostro network globale sportivo e mediatico, la nostra esperienza nell’analisi, i nostri risultati nello sviluppo di stadi e ospitalità, per raggiungere uno scopo: conservare il posto del Milan al vertice del calcio europeo e mondiale». Per capire come, basta guardare la storia degli Yankees scelti come partner. L’imprenditore dell’Ohio George Steinbrenner li aveva acquistati nel 1973 per 8,8 milioni di dollari, ma adesso valgono circa 6 miliardi e secondo Forbes sono la seconda squadra più ricca al mondo. Hanno vinto più di tutti, ma gli ultimi vent’anni spiegano il modello. Proprio Cardinale aveva lavorato con George, e poi col figlio Hal, per oltre due decenni, da quando era ancora Goldman Sachs. Li aveva aiutati a lanciare il network YES nel 2002, seguito dalla ricostruzione dello storico stadio al Bronx. Randy Levine, presidente degli Yankees, ha detto a Forbes che «abbiamo avuto una lunga relazione con RedBird, crediamo di poter aiutare a far crescere il marchio e la presenza commerciale del Milan». Ripetendo il modello che ha avuto successo a New York, dallo sport all’intrattenimento. Gli Yankees avranno una partecipazione economica intorno al 10%, ma il loro peso in termini di esperienza sarà dominante. Sono già nel calcio, che attira molto Hal Steinbrenner, attraverso la partnership col Manchester City e il New York City Football Club. Come RedBird, che investendo nel Fenway Sports Group lavora con il Liverpool, oltre ai Red Sox di Boston, storici rivali degli Yankees. Del resto la tendenza è chiara e non si limita ai Friedkin con la Roma. Todd Boehly dei Los Angeles Dodgers ha investito nel Chelsea; Josh Harris dei Philadelphia 76ers nel Crystal Palace; Stan Kroenke dei Los Angeles Rams nell’Arsenal; John Henry dei Red Sox nel Liverpool; i Glazers dei Tampa Bay Buccaneers nel Manchester United. Con risultati alterni. Ora tocca alla Serie A.

Le partite su YES Network QUI -) https://www.milanworld.net/threads/yes-network-partite-del-milan-in-onda-dal-6-settembre.120038/
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Nessuna battaglia,io tifo Milan e solo Milan,non chi c'è al comando o dietro la scrivania,al limite tifo chi indossa la maglia,ma tifo la maglia e i nostri colori.Quindi se chi opera porta dei risultati,dei fatti e non pugn...e allora avrà il mio sostegno,ma mai a prescindere.
A me sembra che piú che giudicare sui risultati giudichi sul mercato (Che é ben diverso dai risultati).

Quasi come se “i fatti” siano il mercato e non gioco, campo, stabilitá economica.

Per me il mercato conta il 10%. Serve solo a scovare talenti da far crescere e il lavoro lo stanno facemdo
 

Lorenzo 89

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Aggiungo che il prossimo giugno mi aspetto la punta dopo un decennio di vacche magre,poi parliamo delle majorettes e dello zucchero filato.
L'ultimo attaccante da 20 e passa gol fu Ibra nel 2011, non ricordo l'ultimo esterno destro decente sinceramente.
 
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Aggiungo che il prossimo giugno mi aspetto la punta dopo un decennio di vacche magre,poi parliamo delle majorettes e dello zucchero filato.
Ma come ve lo devono scrivere che il modello é prendere giovani primamche esplodano e farli crescere nella nostra squadra?
In turco?

Non saranno mai fatti investimenti su giocatori affermati.

Magari un investimento come l’austriaco dell’Atalanta, o come il Napoli quando prese Osimehn, ma non si andrá oltre questo.

Se vuoi guardare ad un possibile centrocampista forte, dai un’occhiata ai progressi di Vranckx, Adli, Pobega. Piú facile che il prossimo centrocampista titolare venga da lì che dal mercato
 

mil77

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Nessuna battaglia,io tifo Milan e solo Milan,non chi c'è al comando o dietro la scrivania,al limite tifo chi indossa la maglia,ma tifo la maglia e i nostri colori.Quindi se chi opera porta dei risultati,dei fatti e non pugn...e allora avrà il mio sostegno,ma mai a prescindere.
Dai messaggi che scrivi non sembra....i risultati sono stati portati, eppure da te sempre e solo critiche....
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, la quota di partecipazione degli Yankees nel Milan non dovrebbe essere lontana dal 5%. Il ruolo nel club rossonero non sarà operativo. Riguardo lo stadio, Cardinale proverà a forzare i tempi col Comune per avere una risposta su San Siro. Sesto attende. Verrà data maggior importanza all'uso dei dati per lo scouting.

In società, confermato l'addio di Gazidis. Il nuovo AD sarà Furlani. Scaroni, Maldini e Massara resteranno nei rispettivi ruoli.

CorSera: l'obiettivo di Cardinale sarà quello di creare una moderna media company che combini sport ed entertainment. Come me già ampiamente riferito, Elliott finanzierà Cardinale con 600 mln al tasso del 7%. Gazidis ai saluti, Furlani sarà il nuovo AD.

Tuttosport: Yankees al 10% nel Milan. Il modello è il Liverpool, ovvero una società che punti alla vittoria ed ai ricavi alti. Si punterà su stadio e su sponsorizzazioni con aziende americane.

Repubblica in edicola: amichevoli del Milan allo Yankee Stadium, partite dei rossoneri trasmesse dal canale televisivo YES della più titolata squadra di baseball, e poi sviluppo di ospitalità, intrattenimento, e quella che ormai tutti chiamano “l’esperienza” di essere tifosi. Sono alcuni aspetti del modello americano nella gestione dello sport, che RedBird applicherà alla società acquistata ieri per 1,2 miliardi di euro, sfruttando la collaborazione con un altro mito mondiale. Per capire di cosa parliamo, è utile ricordare la storia di Bush figlio. Scavezzacollo, poco studioso e troppo amante dell’alcool, per sua stessa ammissione (fatta alla regina Elisabetta durante un gala) era la pecora nera della famiglia. Poi nel 1989 aveva messo insieme una cordata di investitori, che per 89 milioni di dollari aveva comprato i Texas Rangers. Avevano costruito lo stadio, messo a posto i conti, ottenuto qualche risultato, e nel 1998 la squadra di baseball era stata rivenduta. George, che aveva messo 500.000 dollari nell’operazione, aveva guadagnato 15 milioni. Così si era ricostruito la reputazione, avviando la carriera politica che lo avrebbe portato alla Casa Bianca. Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, non ha forse le stesse ambizioni elettorali, ma ha obiettivi economici assai più significativi: «Punteremo ad usare il nostro network globale sportivo e mediatico, la nostra esperienza nell’analisi, i nostri risultati nello sviluppo di stadi e ospitalità, per raggiungere uno scopo: conservare il posto del Milan al vertice del calcio europeo e mondiale». Per capire come, basta guardare la storia degli Yankees scelti come partner. L’imprenditore dell’Ohio George Steinbrenner li aveva acquistati nel 1973 per 8,8 milioni di dollari, ma adesso valgono circa 6 miliardi e secondo Forbes sono la seconda squadra più ricca al mondo. Hanno vinto più di tutti, ma gli ultimi vent’anni spiegano il modello. Proprio Cardinale aveva lavorato con George, e poi col figlio Hal, per oltre due decenni, da quando era ancora Goldman Sachs. Li aveva aiutati a lanciare il network YES nel 2002, seguito dalla ricostruzione dello storico stadio al Bronx. Randy Levine, presidente degli Yankees, ha detto a Forbes che «abbiamo avuto una lunga relazione con RedBird, crediamo di poter aiutare a far crescere il marchio e la presenza commerciale del Milan». Ripetendo il modello che ha avuto successo a New York, dallo sport all’intrattenimento. Gli Yankees avranno una partecipazione economica intorno al 10%, ma il loro peso in termini di esperienza sarà dominante. Sono già nel calcio, che attira molto Hal Steinbrenner, attraverso la partnership col Manchester City e il New York City Football Club. Come RedBird, che investendo nel Fenway Sports Group lavora con il Liverpool, oltre ai Red Sox di Boston, storici rivali degli Yankees. Del resto la tendenza è chiara e non si limita ai Friedkin con la Roma. Todd Boehly dei Los Angeles Dodgers ha investito nel Chelsea; Josh Harris dei Philadelphia 76ers nel Crystal Palace; Stan Kroenke dei Los Angeles Rams nell’Arsenal; John Henry dei Red Sox nel Liverpool; i Glazers dei Tampa Bay Buccaneers nel Manchester United. Con risultati alterni. Ora tocca alla Serie A.

Le partite su YES Network QUI -) https://www.milanworld.net/threads/yes-network-partite-del-milan-in-onda-dal-6-settembre.120038/
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Tuttosport: Yankees al 10% nel Milan. Il modello è il Liverpool, ovvero una società che punti alla vittoria ed ai ricavi alti. Si punterà su stadio e su sponsorizzazioni con aziende americane.
Insomma ha obbiettivi a cui risponderei "grazie al ca..."

Tutti vogliono vincere, senza buchi di bilancio e ricavando tanto!
Anche il calzolaio sotto casa tolta la parte sportiva ha questo obbiettivo.

Buona fortuna e speriamo vada tutto per il meglio, la base finalmente c'è, avanti tutta.
 

Solo

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senza stadio l'eventuale crescita del club sarà molto ma molto lenta
Ma pure lo stadio viene visto da troppi come la pallottola d'argento ma non è così. Ci vuole tempo per costruirlo e lo devi pagare, oltretutto in una fase di costi esplosi per l'inflazione. La vera differenza economia tra Premier e Serie A ad oggi la fanno i diritti TV più che gli stadi di proprietà. E su quelli come singolo club non possiamo farci nulla.
 
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