Milan: Yankess al 5-10%. Stadio dati e Furlani AD. Liverpool il modello.

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Come riportato dalla GDS in edicola, la quota di partecipazione degli Yankees nel Milan non dovrebbe essere lontana dal 5%. Il ruolo nel club rossonero non sarà operativo. Riguardo lo stadio, Cardinale proverà a forzare i tempi col Comune per avere una risposta su San Siro. Sesto attende. Verrà data maggior importanza all'uso dei dati per lo scouting.

In società, confermato l'addio di Gazidis. Il nuovo AD sarà Furlani. Scaroni, Maldini e Massara resteranno nei rispettivi ruoli.

CorSera: l'obiettivo di Cardinale sarà quello di creare una moderna media company che combini sport ed entertainment. Come me già ampiamente riferito, Elliott finanzierà Cardinale con 600 mln al tasso del 7%. Gazidis ai saluti, Furlani sarà il nuovo AD.

Tuttosport: Yankees al 10% nel Milan. Il modello è il Liverpool, ovvero una società che punti alla vittoria ed ai ricavi alti. Si punterà su stadio e su sponsorizzazioni con aziende americane.

Repubblica in edicola: amichevoli del Milan allo Yankee Stadium, partite dei rossoneri trasmesse dal canale televisivo YES della più titolata squadra di baseball, e poi sviluppo di ospitalità, intrattenimento, e quella che ormai tutti chiamano “l’esperienza” di essere tifosi. Sono alcuni aspetti del modello americano nella gestione dello sport, che RedBird applicherà alla società acquistata ieri per 1,2 miliardi di euro, sfruttando la collaborazione con un altro mito mondiale. Per capire di cosa parliamo, è utile ricordare la storia di Bush figlio. Scavezzacollo, poco studioso e troppo amante dell’alcool, per sua stessa ammissione (fatta alla regina Elisabetta durante un gala) era la pecora nera della famiglia. Poi nel 1989 aveva messo insieme una cordata di investitori, che per 89 milioni di dollari aveva comprato i Texas Rangers. Avevano costruito lo stadio, messo a posto i conti, ottenuto qualche risultato, e nel 1998 la squadra di baseball era stata rivenduta. George, che aveva messo 500.000 dollari nell’operazione, aveva guadagnato 15 milioni. Così si era ricostruito la reputazione, avviando la carriera politica che lo avrebbe portato alla Casa Bianca. Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, non ha forse le stesse ambizioni elettorali, ma ha obiettivi economici assai più significativi: «Punteremo ad usare il nostro network globale sportivo e mediatico, la nostra esperienza nell’analisi, i nostri risultati nello sviluppo di stadi e ospitalità, per raggiungere uno scopo: conservare il posto del Milan al vertice del calcio europeo e mondiale». Per capire come, basta guardare la storia degli Yankees scelti come partner. L’imprenditore dell’Ohio George Steinbrenner li aveva acquistati nel 1973 per 8,8 milioni di dollari, ma adesso valgono circa 6 miliardi e secondo Forbes sono la seconda squadra più ricca al mondo. Hanno vinto più di tutti, ma gli ultimi vent’anni spiegano il modello. Proprio Cardinale aveva lavorato con George, e poi col figlio Hal, per oltre due decenni, da quando era ancora Goldman Sachs. Li aveva aiutati a lanciare il network YES nel 2002, seguito dalla ricostruzione dello storico stadio al Bronx. Randy Levine, presidente degli Yankees, ha detto a Forbes che «abbiamo avuto una lunga relazione con RedBird, crediamo di poter aiutare a far crescere il marchio e la presenza commerciale del Milan». Ripetendo il modello che ha avuto successo a New York, dallo sport all’intrattenimento. Gli Yankees avranno una partecipazione economica intorno al 10%, ma il loro peso in termini di esperienza sarà dominante. Sono già nel calcio, che attira molto Hal Steinbrenner, attraverso la partnership col Manchester City e il New York City Football Club. Come RedBird, che investendo nel Fenway Sports Group lavora con il Liverpool, oltre ai Red Sox di Boston, storici rivali degli Yankees. Del resto la tendenza è chiara e non si limita ai Friedkin con la Roma. Todd Boehly dei Los Angeles Dodgers ha investito nel Chelsea; Josh Harris dei Philadelphia 76ers nel Crystal Palace; Stan Kroenke dei Los Angeles Rams nell’Arsenal; John Henry dei Red Sox nel Liverpool; i Glazers dei Tampa Bay Buccaneers nel Manchester United. Con risultati alterni. Ora tocca alla Serie A.

Le partite su YES Network QUI -) https://www.milanworld.net/threads/yes-network-partite-del-milan-in-onda-dal-6-settembre.120038/
 
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Quindi Galliani sfogliava l'album panini per il mercato,questi apriranno dei file,ahhhh l'evoluzioneeeee.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, la quota di partecipazione degli Yankees nel Milan non dovrebbe essere lontana dal 5%. Il ruolo nel club rossonero non sarà operativo. Riguardo lo stadio, Cardinale proverà a forzare i tempi col Comune per avere una risposta su San Siro. Sesto attende. Verrà data maggior importanza all'uso dei dati per lo scouting.

In società, confermato l'addio di Gazidis. Il nuovo AD sarà Furlani. Scaroni, Maldini e Massara resteranno nei rispettivi ruoli.

CorSera: l'obiettivo di Cardinale sarà quello di creare una moderna media company che combini sport ed entertainment. Come me già ampiamente riferito, Elliott finanzierà Cardinale con 600 mln al tasso del 7%. Gazidis ai saluti, Furlani sarà il nuovo AD.

Le partite su YES Network QUI -) https://www.milanworld.net/threads/yes-network-partite-del-milan-in-onda-dal-6-settembre.120038/
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Tuttosport: Yankees al 10% nel Milan. Il modello è il Liverpool, ovvero una società che punti alla vittoria ed ai ricavi alti. Si punterà su stadio e su sponsorizzazioni con aziende americane.
 

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Quindi Galliani sfogliava l'album panini per il mercato,questi apriranno dei file,ahhhh l'evoluzioneeeee.
Siamo nel 2022, li usano tutti i dati all'interno dei processi decisionali, dai top club a quelli minori. E comunque la decisione finale è sempre "umana". Anche perchè l'alternativa è farsi portare a spasso dai procuratori di turno...

Boh, sono poco comprensibili certe battaglie onestamente.
 

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Repubblica in edicola: amichevoli del Milan allo Yankee Stadium, partite dei rossoneri trasmesse dal canale televisivo YES della più titolata squadra di baseball, e poi sviluppo di ospitalità, intrattenimento, e quella che ormai tutti chiamano “l’esperienza” di essere tifosi. Sono alcuni aspetti del modello americano nella gestione dello sport, che RedBird applicherà alla società acquistata ieri per 1,2 miliardi di euro, sfruttando la collaborazione con un altro mito mondiale. Per capire di cosa parliamo, è utile ricordare la storia di Bush figlio. Scavezzacollo, poco studioso e troppo amante dell’alcool, per sua stessa ammissione (fatta alla regina Elisabetta durante un gala) era la pecora nera della famiglia. Poi nel 1989 aveva messo insieme una cordata di investitori, che per 89 milioni di dollari aveva comprato i Texas Rangers. Avevano costruito lo stadio, messo a posto i conti, ottenuto qualche risultato, e nel 1998 la squadra di baseball era stata rivenduta. George, che aveva messo 500.000 dollari nell’operazione, aveva guadagnato 15 milioni. Così si era ricostruito la reputazione, avviando la carriera politica che lo avrebbe portato alla Casa Bianca. Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, non ha forse le stesse ambizioni elettorali, ma ha obiettivi economici assai più significativi: «Punteremo ad usare il nostro network globale sportivo e mediatico, la nostra esperienza nell’analisi, i nostri risultati nello sviluppo di stadi e ospitalità, per raggiungere uno scopo: conservare il posto del Milan al vertice del calcio europeo e mondiale». Per capire come, basta guardare la storia degli Yankees scelti come partner. L’imprenditore dell’Ohio George Steinbrenner li aveva acquistati nel 1973 per 8,8 milioni di dollari, ma adesso valgono circa 6 miliardi e secondo Forbes sono la seconda squadra più ricca al mondo. Hanno vinto più di tutti, ma gli ultimi vent’anni spiegano il modello. Proprio Cardinale aveva lavorato con George, e poi col figlio Hal, per oltre due decenni, da quando era ancora Goldman Sachs. Li aveva aiutati a lanciare il network YES nel 2002, seguito dalla ricostruzione dello storico stadio al Bronx. Randy Levine, presidente degli Yankees, ha detto a Forbes che «abbiamo avuto una lunga relazione con RedBird, crediamo di poter aiutare a far crescere il marchio e la presenza commerciale del Milan». Ripetendo il modello che ha avuto successo a New York, dallo sport all’intrattenimento. Gli Yankees avranno una partecipazione economica intorno al 10%, ma il loro peso in termini di esperienza sarà dominante. Sono già nel calcio, che attira molto Hal Steinbrenner, attraverso la partnership col Manchester City e il New York City Football Club. Come RedBird, che investendo nel Fenway Sports Group lavora con il Liverpool, oltre ai Red Sox di Boston, storici rivali degli Yankees. Del resto la tendenza è chiara e non si limita ai Friedkin con la Roma. Todd Boehly dei Los Angeles Dodgers ha investito nel Chelsea; Josh Harris dei Philadelphia 76ers nel Crystal Palace; Stan Kroenke dei Los Angeles Rams nell’Arsenal; John Henry dei Red Sox nel Liverpool; i Glazers dei Tampa Bay Buccaneers nel Manchester United. Con risultati alterni. Ora tocca alla Serie A.
 

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Repubblica in edicola: amichevoli del Milan allo Yankee Stadium, partite dei rossoneri trasmesse dal canale televisivo YES della più titolata squadra di baseball, e poi sviluppo di ospitalità, intrattenimento, e quella che ormai tutti chiamano “l’esperienza” di essere tifosi. Sono alcuni aspetti del modello americano nella gestione dello sport, che RedBird applicherà alla società acquistata ieri per 1,2 miliardi di euro, sfruttando la collaborazione con un altro mito mondiale. Per capire di cosa parliamo, è utile ricordare la storia di Bush figlio. Scavezzacollo, poco studioso e troppo amante dell’alcool, per sua stessa ammissione (fatta alla regina Elisabetta durante un gala) era la pecora nera della famiglia. Poi nel 1989 aveva messo insieme una cordata di investitori, che per 89 milioni di dollari aveva comprato i Texas Rangers. Avevano costruito lo stadio, messo a posto i conti, ottenuto qualche risultato, e nel 1998 la squadra di baseball era stata rivenduta. George, che aveva messo 500.000 dollari nell’operazione, aveva guadagnato 15 milioni. Così si era ricostruito la reputazione, avviando la carriera politica che lo avrebbe portato alla Casa Bianca. Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, non ha forse le stesse ambizioni elettorali, ma ha obiettivi economici assai più significativi: «Punteremo ad usare il nostro network globale sportivo e mediatico, la nostra esperienza nell’analisi, i nostri risultati nello sviluppo di stadi e ospitalità, per raggiungere uno scopo: conservare il posto del Milan al vertice del calcio europeo e mondiale». Per capire come, basta guardare la storia degli Yankees scelti come partner. L’imprenditore dell’Ohio George Steinbrenner li aveva acquistati nel 1973 per 8,8 milioni di dollari, ma adesso valgono circa 6 miliardi e secondo Forbes sono la seconda squadra più ricca al mondo. Hanno vinto più di tutti, ma gli ultimi vent’anni spiegano il modello. Proprio Cardinale aveva lavorato con George, e poi col figlio Hal, per oltre due decenni, da quando era ancora Goldman Sachs. Li aveva aiutati a lanciare il network YES nel 2002, seguito dalla ricostruzione dello storico stadio al Bronx. Randy Levine, presidente degli Yankees, ha detto a Forbes che «abbiamo avuto una lunga relazione con RedBird, crediamo di poter aiutare a far crescere il marchio e la presenza commerciale del Milan». Ripetendo il modello che ha avuto successo a New York, dallo sport all’intrattenimento. Gli Yankees avranno una partecipazione economica intorno al 10%, ma il loro peso in termini di esperienza sarà dominante. Sono già nel calcio, che attira molto Hal Steinbrenner, attraverso la partnership col Manchester City e il New York City Football Club. Come RedBird, che investendo nel Fenway Sports Group lavora con il Liverpool, oltre ai Red Sox di Boston, storici rivali degli Yankees. Del resto la tendenza è chiara e non si limita ai Friedkin con la Roma. Todd Boehly dei Los Angeles Dodgers ha investito nel Chelsea; Josh Harris dei Philadelphia 76ers nel Crystal Palace; Stan Kroenke dei Los Angeles Rams nell’Arsenal; John Henry dei Red Sox nel Liverpool; i Glazers dei Tampa Bay Buccaneers nel Manchester United. Con risultati alterni. Ora tocca alla Serie A.
Tutto molto bello, però mi aspetto i fatti, ovvero che il progetto della Cattedrale della Barbie venga cestinato per uno stadio vero.
 

AndrasWave

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Siamo nel 2022, li usano tutti i dati all'interno dei processi decisionali, dai top club a quelli minori. E comunque la decisione finale è sempre "umana". Anche perchè l'alternativa è farsi portare a spasso dai procuratori di turno...

Boh, sono poco comprensibili certe battaglie onestamente.
In America lo scouting è cosa fondamentale, d'altronde hanno il sistema dei draft che ai più è materia sconosciuta. Tutti i cambiamenti sono bistrattati dalla massa perché spesso incompresi e banalizzati.
Ma va bene così, l'importante è che la società sappia che direzione prendere. Il resto sono solo parole..
 
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Siamo nel 2022, li usano tutti i dati all'interno dei processi decisionali, dai top club a quelli minori. E comunque la decisione finale è sempre "umana". Anche perchè l'alternativa è farsi portare a spasso dai procuratori di turno...

Boh, sono poco comprensibili certe battaglie onestamente.
Nessuna battaglia,io tifo Milan e solo Milan,non chi c'è al comando o dietro la scrivania,al limite tifo chi indossa la maglia,ma tifo la maglia e i nostri colori.Quindi se chi opera porta dei risultati,dei fatti e non pugn...e allora avrà il mio sostegno,ma mai a prescindere.
 
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Nessuna battaglia,io tifo Milan e solo Milan,non chi c'è al comando o dietro la scrivania,al limite tifo chi indossa la maglia,ma tifo la maglia e i nostri colori.Quindi se chi opera porta dei risultati,dei fatti e non pugn...e allora avrà il mio sostegno,ma mai a prescindere.
Beh un'idea potrebbe essere quella di dargli il.tempo di arrivare e iniziare a lavorare, prima di criticarli
 
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