Milan: vittoria nel caos tra proteste, cori e clima surreale.

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I quotidiani in edicola sulla vittoria del Milan contro il Monza e sulla contestazione dei tifosi: l'ultima partita stagionale del Milan a San Siro contro il Monza (già retrocesso) si è conclusa con una vittoria per i rossoneri per 2-0, in un clima di forte contestazione da parte dei tifosi.

Il Milan ha ottenuto tre punti che lo portano al settimo posto in classifica, in attesa del risultato della Fiorentina. Se i rossoneri dovessero rimanere davanti ai viola, eviterebbero il turno preliminare di Coppa Italia ad agosto. La partita è stata caratterizzata da un primo tempo sottotono, con poche occasioni, interrotto dai fischi dei tifosi. Nel secondo tempo, l'ingresso del diciassettenne Francesco Camarda ha dato una scossa, con il Milan che ha trovato il vantaggio grazie a un colpo di testa di Matteo Gabbia su calcio d'angolo e il raddoppio con Joao Felix. Sia Rafael Leao che Theo Hernandez non hanno giocato. L'allenatore Sergio Conceição, squalificato, ha assistito dalla tribuna, segnando un addio silenzioso.

La giornata è stata dominata da una massiccia contestazione. Nelle ore precedenti la partita, quasi cinquemila tifosi si sono radunati a Casa Milan per protestare contro i proprietari del fondo Elliott e RedBird, scandendo "Liberate il Milan", ma anche contro i dirigenti Furlani, Ibrahimovic, Moncada e il presidente Scaroni, invitando tutto il gruppo dirigente a "farsi da parte". Durante la partita, i tifosi in curva hanno formato la scritta umana "Go Home", intonando cori contro tutti i rappresentanti della società e abbandonando gli spalti al quindicesimo minuto. Tanti i cori pro Maldini. Proteste contro le "scelte scellerate sul piano tecnico" prese lo scorso anno. La vittoria dello scudetto da parte di Antonio Conte ha accentuato il rammarico per una stagione deludente, conclusasi senza piazzamenti nelle coppe europee. I cori hanno invocato Paolo Maldini, chiesto a Gerry Cardinale di vendere e ricordato Silvio Berlusconi al grido di "c'è solo un presidente", invocando dimissioni collettive. Lo striscione "Avete annientato il milanismo per il fatturato" ha riassunto il malcontento generale. Un lungo corteo ha poi raggiunto San Siro, dove anche 64 ambulanti hanno scioperato per essere stati esclusi dal progetto del nuovo stadio.

L'amministratore delegato Giorgio Furlani (come abbiamo ampiamente riferito su MW NDR) ha commentato la protesta, riconoscendo la "grande rabbia e rammarico" dei tifosi, sentimenti condivisi anche dalla dirigenza. Ha annunciato che "la prossima stagione non potrà essere come questa" e che l'ufficializzazione di Igli Tare avverrà la prossima settimana. Riguardo al mercato estivo, Furlani ha parlato di una "necessaria correzione" dopo gli errori commessi un anno fa nella pianificazione della rosa, assicurando che non saranno necessari "sacrifici" di giocatori chiave, sebbene il club sia gestito in modo da non richiederli. La programmazione del mercato, a partire dalla scelta dell'allenatore, inizierà immediatamente.


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I quotidiani in edicola sulla vittoria del Milan contro il Monza e sulla contestazione dei tifosi: l'ultima partita stagionale del Milan a San Siro contro il Monza (già retrocesso) si è conclusa con una vittoria per i rossoneri per 2-0, in un clima di forte contestazione da parte dei tifosi.

Il Milan ha ottenuto tre punti che lo portano al settimo posto in classifica, in attesa del risultato della Fiorentina. Se i rossoneri dovessero rimanere davanti ai viola, eviterebbero il turno preliminare di Coppa Italia ad agosto. La partita è stata caratterizzata da un primo tempo sottotono, con poche occasioni, interrotto dai fischi dei tifosi. Nel secondo tempo, l'ingresso del diciassettenne Francesco Camarda ha dato una scossa, con il Milan che ha trovato il vantaggio grazie a un colpo di testa di Matteo Gabbia su calcio d'angolo e il raddoppio con Joao Felix. Sia Rafael Leao che Theo Hernandez non hanno giocato. L'allenatore Sergio Conceição, squalificato, ha assistito dalla tribuna, segnando un addio silenzioso.

La giornata è stata dominata da una massiccia contestazione. Nelle ore precedenti la partita, quasi cinquemila tifosi si sono radunati a Casa Milan per protestare contro i proprietari del fondo Elliott e RedBird, scandendo "Liberate il Milan", ma anche contro i dirigenti Furlani, Ibrahimovic, Moncada e il presidente Scaroni, invitando tutto il gruppo dirigente a "farsi da parte". Durante la partita, i tifosi in curva hanno formato la scritta umana "Go Home", intonando cori contro tutti i rappresentanti della società e abbandonando gli spalti al quindicesimo minuto. Tanti i cori pro Maldini. Proteste contro le "scelte scellerate sul piano tecnico" prese lo scorso anno. La vittoria dello scudetto da parte di Antonio Conte ha accentuato il rammarico per una stagione deludente, conclusasi senza piazzamenti nelle coppe europee. I cori hanno invocato Paolo Maldini, chiesto a Gerry Cardinale di vendere e ricordato Silvio Berlusconi al grido di "c'è solo un presidente", invocando dimissioni collettive. Lo striscione "Avete annientato il milanismo per il fatturato" ha riassunto il malcontento generale. Un lungo corteo ha poi raggiunto San Siro, dove anche 64 ambulanti hanno scioperato per essere stati esclusi dal progetto del nuovo stadio.

L'amministratore delegato Giorgio Furlani (come abbiamo ampiamente riferito su MW NDR) ha commentato la protesta, riconoscendo la "grande rabbia e rammarico" dei tifosi, sentimenti condivisi anche dalla dirigenza. Ha annunciato che "la prossima stagione non potrà essere come questa" e che l'ufficializzazione di Igli Tare avverrà la prossima settimana. Riguardo al mercato estivo, Furlani ha parlato di una "necessaria correzione" dopo gli errori commessi un anno fa nella pianificazione della rosa, assicurando che non saranno necessari "sacrifici" di giocatori chiave, sebbene il club sia gestito in modo da non richiederli. La programmazione del mercato, a partire dalla scelta dell'allenatore, inizierà immediatamente.
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Zenos

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I quotidiani in edicola sulla vittoria del Milan contro il Monza e sulla contestazione dei tifosi: l'ultima partita stagionale del Milan a San Siro contro il Monza (già retrocesso) si è conclusa con una vittoria per i rossoneri per 2-0, in un clima di forte contestazione da parte dei tifosi.

Il Milan ha ottenuto tre punti che lo portano al settimo posto in classifica, in attesa del risultato della Fiorentina. Se i rossoneri dovessero rimanere davanti ai viola, eviterebbero il turno preliminare di Coppa Italia ad agosto. La partita è stata caratterizzata da un primo tempo sottotono, con poche occasioni, interrotto dai fischi dei tifosi. Nel secondo tempo, l'ingresso del diciassettenne Francesco Camarda ha dato una scossa, con il Milan che ha trovato il vantaggio grazie a un colpo di testa di Matteo Gabbia su calcio d'angolo e il raddoppio con Joao Felix. Sia Rafael Leao che Theo Hernandez non hanno giocato. L'allenatore Sergio Conceição, squalificato, ha assistito dalla tribuna, segnando un addio silenzioso.

La giornata è stata dominata da una massiccia contestazione. Nelle ore precedenti la partita, quasi cinquemila tifosi si sono radunati a Casa Milan per protestare contro i proprietari del fondo Elliott e RedBird, scandendo "Liberate il Milan", ma anche contro i dirigenti Furlani, Ibrahimovic, Moncada e il presidente Scaroni, invitando tutto il gruppo dirigente a "farsi da parte". Durante la partita, i tifosi in curva hanno formato la scritta umana "Go Home", intonando cori contro tutti i rappresentanti della società e abbandonando gli spalti al quindicesimo minuto. Tanti i cori pro Maldini. Proteste contro le "scelte scellerate sul piano tecnico" prese lo scorso anno. La vittoria dello scudetto da parte di Antonio Conte ha accentuato il rammarico per una stagione deludente, conclusasi senza piazzamenti nelle coppe europee. I cori hanno invocato Paolo Maldini, chiesto a Gerry Cardinale di vendere e ricordato Silvio Berlusconi al grido di "c'è solo un presidente", invocando dimissioni collettive. Lo striscione "Avete annientato il milanismo per il fatturato" ha riassunto il malcontento generale. Un lungo corteo ha poi raggiunto San Siro, dove anche 64 ambulanti hanno scioperato per essere stati esclusi dal progetto del nuovo stadio.

L'amministratore delegato Giorgio Furlani (come abbiamo ampiamente riferito su MW NDR) ha commentato la protesta, riconoscendo la "grande rabbia e rammarico" dei tifosi, sentimenti condivisi anche dalla dirigenza. Ha annunciato che "la prossima stagione non potrà essere come questa" e che l'ufficializzazione di Igli Tare avverrà la prossima settimana. Riguardo al mercato estivo, Furlani ha parlato di una "necessaria correzione" dopo gli errori commessi un anno fa nella pianificazione della rosa, assicurando che non saranno necessari "sacrifici" di giocatori chiave, sebbene il club sia gestito in modo da non richiederli. La programmazione del mercato, a partire dalla scelta dell'allenatore, inizierà immediatamente.


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La necessaria correzione è un azzeramento di tutta la catena dirigenziale,Scaroni compreso.
 

Ragnet_7

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Non dimentichiamo:

Ibra: "Abbiamo studiato il tipo di allenatore da scegliere, l'approccio, il tipo di gioco. Fonseca ci ha convinto, è ambizioso, ha voglia di fare bene e migliorare. Il Milan voleva un allenatore, non un manager. Con tutto il rispetto per un grande allenatore come Conte ma non era quello che cercavamo. Per noi, per quello che abbiamo, il meglio era Paulo Fonseca".

I nodi vengono al pettine, ma ora la responsabilità per certe scelte chi se la prende ?
 
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