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Come riportato dalla GDS in edicola, il Milan ci crede. I rossoneri da stasera contro lo Slovan vogliono vincere le ultime quattro partite di Champions ed entrare direttamente nel G8 senza passare per i playoff. Il calendario dà una mano visto che le prossime avversarie saranno Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria.
L'accesso diretto agli ottavi, inoltre, garantirebbe 20 mln di euro in cassa tra premi Uefa, bonus e incassi. Il tesoretto da 20 mln potrebbe essere utilizzato per fare mercato. E permetterebbe, inoltre, di sottrarre due partite (i playoff) ad un calendario già pieno a gennaio. Ed arrivare tra le prime otto d'Europa riaccenderebbe l'entusiasmo in casa rossonera.
CorSera: tutto sulla Champions. Quella di adesso, con la missione degli ottavi diretti da provare a centrare evitando la trappola degli spareggi, ma anche quella dell’anno venturo, da acchiappare col quarto (o il quinto) posto in campionato, obiettivo al momento tutt’altro che scontato. Se il sogno scudetto sta sfumando, col Napoli capolista volato a +10, l’altalenante Milan di Fonseca che continua a essere ostaggio dei suoi alti e bassi non può far altro ora che mettere la testa sull’Europa. Il Milan stasera affronta lo Slovan, fanalino di coda con 0 punti e -13 di differenza reti. Serve vincere. Tre punti stasera avvicinerebbero il Milan l'obiettivo qualificazione diretta visti i sei punti e il calendario in discesa. L'Europa chiama, vediamo se il Diavolo risponde.
Tuttosport: a Bratislava rifiata Leao, ma il Milan è obbligato a vincere per provare ad acciuffare la qualificazione agli ottavi di Champions
CorSport: il Milan soffre. La CL è la cura giusta. A Bratislava chance da non fallire poi altre tre sfide contro rivali alla portata: rimonta da ottavi. Le ultime quattro partite sono alla portata dei rossoneri. Si comincia stasera con lo Slovan di Bratislava, ancora fermo a quota 0, e si prosegue con la Stella Rossa, poi il Girona e infi ne la Dinamo di Zagabria. La domanda è d’obbligo: riuscirà questo Milan dalla doppia vita, per sua stessa natura inaffi dabile e indecifrabile, capace di qualsiasi impresa cui fa seguire rovinose cadute, a entrare addirittura nella lista delle 8 sorelle d’Europa? La prima risposta è attesa questa sera nella bolgia di Bratislava dove lo Slovan ha una ridotta cifra tecnica pur se guidata in campo da Kucka, un vecchio amico e fan dichiarato dei rossoneri, e in panchina. il tecnico Weiss che viene considerato il Guardiola del calcio slovacco, capace nel lontano mondiale del 2010 di ricacciare a casa gli azzurri di Lippi dopo il girone iniziale. La sfi da con la Juve ha lasciato molte ammaccature oltre che sulla classifi ca deprimente (a meno 9 dal Napoli capolista pur se con una partita in meno) anche sull’immagine del Milan e nessun credito in vista del destino immediato. Fonseca ne è uscito malconcio specie per quella dichiarazione (“credo ancora nello scudetto”) che ha avuto il sapore acido di una presa in giro. Da non trascurare nemmeno l’umore nerissimo del club che comincia a interrogarsi sulla scelta fatta nell’estate scorsa e sul lavoro di Paulo Fonseca oltre che sulla maturità di alcuni suoi esponenti, rimasti sabato sera intrappolati nella foresta di centrocampisti juventini allestita da Thiago Motta per limitare i danni dovuti alle gravi assenze.
LA FORMAZIONE ANTI SLOVAN -) https://www.milanworld.net/threads/milan-okafor-per-leao-formazione-anti-slovan.145539/
L'accesso diretto agli ottavi, inoltre, garantirebbe 20 mln di euro in cassa tra premi Uefa, bonus e incassi. Il tesoretto da 20 mln potrebbe essere utilizzato per fare mercato. E permetterebbe, inoltre, di sottrarre due partite (i playoff) ad un calendario già pieno a gennaio. Ed arrivare tra le prime otto d'Europa riaccenderebbe l'entusiasmo in casa rossonera.
CorSera: tutto sulla Champions. Quella di adesso, con la missione degli ottavi diretti da provare a centrare evitando la trappola degli spareggi, ma anche quella dell’anno venturo, da acchiappare col quarto (o il quinto) posto in campionato, obiettivo al momento tutt’altro che scontato. Se il sogno scudetto sta sfumando, col Napoli capolista volato a +10, l’altalenante Milan di Fonseca che continua a essere ostaggio dei suoi alti e bassi non può far altro ora che mettere la testa sull’Europa. Il Milan stasera affronta lo Slovan, fanalino di coda con 0 punti e -13 di differenza reti. Serve vincere. Tre punti stasera avvicinerebbero il Milan l'obiettivo qualificazione diretta visti i sei punti e il calendario in discesa. L'Europa chiama, vediamo se il Diavolo risponde.
Tuttosport: a Bratislava rifiata Leao, ma il Milan è obbligato a vincere per provare ad acciuffare la qualificazione agli ottavi di Champions
CorSport: il Milan soffre. La CL è la cura giusta. A Bratislava chance da non fallire poi altre tre sfide contro rivali alla portata: rimonta da ottavi. Le ultime quattro partite sono alla portata dei rossoneri. Si comincia stasera con lo Slovan di Bratislava, ancora fermo a quota 0, e si prosegue con la Stella Rossa, poi il Girona e infi ne la Dinamo di Zagabria. La domanda è d’obbligo: riuscirà questo Milan dalla doppia vita, per sua stessa natura inaffi dabile e indecifrabile, capace di qualsiasi impresa cui fa seguire rovinose cadute, a entrare addirittura nella lista delle 8 sorelle d’Europa? La prima risposta è attesa questa sera nella bolgia di Bratislava dove lo Slovan ha una ridotta cifra tecnica pur se guidata in campo da Kucka, un vecchio amico e fan dichiarato dei rossoneri, e in panchina. il tecnico Weiss che viene considerato il Guardiola del calcio slovacco, capace nel lontano mondiale del 2010 di ricacciare a casa gli azzurri di Lippi dopo il girone iniziale. La sfi da con la Juve ha lasciato molte ammaccature oltre che sulla classifi ca deprimente (a meno 9 dal Napoli capolista pur se con una partita in meno) anche sull’immagine del Milan e nessun credito in vista del destino immediato. Fonseca ne è uscito malconcio specie per quella dichiarazione (“credo ancora nello scudetto”) che ha avuto il sapore acido di una presa in giro. Da non trascurare nemmeno l’umore nerissimo del club che comincia a interrogarsi sulla scelta fatta nell’estate scorsa e sul lavoro di Paulo Fonseca oltre che sulla maturità di alcuni suoi esponenti, rimasti sabato sera intrappolati nella foresta di centrocampisti juventini allestita da Thiago Motta per limitare i danni dovuti alle gravi assenze.
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