A distanza di diciotto mesi dal controllo del club, Elliott non ha adottato una strategia di incremento dei ricavi commerciali tramite sponsorships da parti correlate, che è la via migliore, sotto gli auspici del vigente Fair Play Finanziario, per conseguire l'equilibrio economico finanziario in alto regime di costi di produzione, come è normale che sia in tutti i top clubs. Lo abbiamo sempre detto, agire all'infinito sulla sola leva dei costi di produzione non è possibile, perché essi non sono comprimibili sotto una certa soglia, pena la riduzione di competitività, che si riflette negativamente sul patrimonio, svalutandolo. Occorre anche agire sulla leva dei ricavi, ampliando quelli commerciali che sono meno sensibili alla inevitabile alea sportiva. Elliott qui ha sinora fatto poco o nulla, e sì che le sue interessenze societarie worldwide avrebbero consentito tante opportunità, anche e soprattutto sul mercato italiano, e penso a Telecom, Credito Fondiario, Ansaldo. Il silenzio su questo comparto cruciale del bilancio è il più evidente indizio della transitorieta' di un certo management. Elliott è ovviamente libero di cambiare strategia sul lato dei costi, ma essa avrà sempre un dato di squilibrio senza evidenze di pari cambiamenti su quello dei ricavi.