Io vorrei fare un discorso, magari a margine e un po' OT. Cercando di essere il più obiettivo possibile, forse molto poco da tifoso.
Dopo tutte le vicissitudini degli ultimi anni e il clima attuale, mi sembra banale dire che le cose non funzionano. Siamo in alto mare come prestigio e gioco, subissati sia sportivamente che finanziariamente. Qualcosa non funziona. Adesso ci ritroviamo a sindacare su una qualificazione CL/EL che molti reputano dannosa o controproducente.
Dobbiamo risistemare bilanci e quant'altro. Dobbiamo vendere giocatori per comprare un posto in CL e poi magari farci buttare fuori al primo turno perché scarsi e con una rosa deficitaria. Non sembra ci siano grandi piani nell'immediato, lo stadio e via discorrendo. Siamo lontani anni luce dalle big.
Allora dico io, è veramente la buona strada buttare energie nel breve periodo? Io non sono un esperto, ma a sentire, anche risistemando puntualmente, poi le cose non migliorano e continuiamo a perdere milioni e milioni a stagione. Forse sarebbe bene, per il club, un po' meno per il tifoso, azzerare tutto e ripartire con una profonda ristrutturazione. Che metta le cose a posto una volta per tutte, e con un arco di vita proiettato nel futuro. Altrimenti ci barcameniamo nella precarietà all'infinito. Questa forse è la strada intrapresa da Elliott/Gazidis/etc? Ci aspetterebbero anni, molti, di esilio.
Forse sarebbe la miglior cosa. Il punto è, alla fine di questa ristrutturazione, sarà andato tutto bene? E il Milan avrà conservato la sua anima, o sarà una specie di azienda di calcio senz'anima, fredda e attenta ai conti, magari competitiva, ma senza il DNA originario che l'ha sempore contraddistinta?
Ma soprattutto, anche se le cose andassero per il verso giusto e a buon fine, sarò poi io in grado di godermi un'ultima finale di CL, oppure sarò già nella tomba da un pezzo?