Milan sprint. I nuovi in cattedra. Pulisic e Giroud...

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Crox93

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Come riportato dalla GDS in edicola, anche il Milan si siede subito al tavolo delle grandi. Il Bologna parte forte ma poi salgono in cattedra i nuovi acquisti rossoneri e Pioli risponde presente alle altre big. Pulisic subito in gol, oltre a tante magie. Giroud cecchino e servito come raramente in passato. Leao si è acceso solo ad intermittenza: per lui un palo nel finale. Reijnders si è confermato ancora. Bravissimo anche col Bologna. I rossoneri hanno ampi margini di miglioramento e tra poco ci sarà anche Chukwueze a tempo pieno. A destra ora c'è la qualità che mancava.

Sempre la GDS: i nuovi sono già indiavolati. Reijnders inventa, Pulisic segna e il mercato funziona. Loftus poco appariscente ma dà sostanza in mezzo al campo.

CorSera: Milan avanti tutta. Un brivido all’inizio poi domina sul campo del Bologna Apre il solito Giroud, Pulisic si presenta con un capolavoro. Vittoria netta, maturata nel giro d 9 minuti. Il nuovo Diavolo è un carrarmato, chiude gli spazi e riparte veloce, sicuro, ficcante. Implacabile. Pulisic, uno dei tre debuttanti, si traveste da Leao e lascia il segno: suo il cross lungo che Reijnders, altro debuttante, rimette al centro per l’1-0 di Giroud. Ed è l’americano, dopo una triangolazione con il centravanti francese, a ammutolire definitivamente il Dall’Ara con una saetta che fulmina Skorupski. I nuovi funzionano: Pulisic è sopraffino, Reijnders è un motorino inesauribile e formidabile recuperatore di palloni. Anche Loftus-Cheek, dopo un inizio complicato, si fa apprezzare anche se deve cercare di essere più dinamico. Pioli vince così per la quarta volta consecutiva la prima partita della stagione con il Milan.

Tuttosport: il Milan vince a Bologna 2-0 e risponde presente al buongiorno del campionato, così come hanno fatto le dirette concorrenti per lo scudetto. A Napoli, Inter e Juventus, hanno replicato Giroud e Pulisic che nei primi 20 minuti della partita hanno stordito la squadra di Thiago Motta. Il Milan, dopo qualche istante di assestamento, ha subito messo in mostra le doti che caratterizzeranno questa stagione, o per lo meno i primi mesi, ovvero una bella organizzazione di gioco, con buon possesso e linee di gioco nuove, ma anche troppi spazi concessi alle spalle di Krunic, ovvero l'unico vero perno difensivo della squadra dalla cintola in su. Ma siamo al 22 agosto, c'è tempo per lavorare e trovare i giusti automatismi, soprattutto pensando al fatto che il club rossonero ha messo a disposizione di Pioli nove giocatori nuovi - l'ultimo, il giovane difensore Pellegrino è arrivato ieri a Milano -, e che il tecnico ha deciso per ora di lasciare in cantina il 4-2-3-1 che aveva portato allo scudetto, per sposare un più zemaniano 4-3-3. Dopo il doveroso minuto di silenzio per Carletto Mazzone, che a Bologna aveva allenato tre volte (’85-86 sfiorando la A; ’98-99 con le entusiasmanti cavalcate in Coppa Uefa e Coppa Italia fino alle semifinali; biennio ’03-05 con salvezza prima e retrocessione poi), la partita è cominciata quasi come il 15 aprile scorso, quando i rossoblù passarono in vantaggio dopo mezzo minuto con Sansone (la partita poi finì 1-1). Questa volta la leggerezza nell’approccio della squadra rossonera - già emersa troppe volte nella passata stagione - si è risolta con la traversa di Lykogiannis dopo 20 secondi. Un lampo, come altri qua e là nel primo tempo, spazzato via però dall’uno-due del Milan fra l’11’ e il 21’. Due gol che hanno messo in mostra molto di quello che sarà il Diavolo in questo ’23-24, ovvero una squadra molto offensiva, con mezzali in costante propulsione offensiva. Regista delle due reti, Pulisic che prima da destra verso sinistra ha pescato l’inserimento di Reijnders alle spalle di tutta la difesa con tocco al volo per il solito glaciale Giroud. Quindi, dieci minuti più tardi, triangolo fra ex Chelsea: Pulisic-Giroud-Pulisic e dx imparabile per Skorupski. In 45 minuti, una fotografia del Milan attuale: letale in avanti fra movimenti dei terzini, avanzamenti delle mezzali e tagli di Leao - che si è acceso a intermittenza - e Pulisic; poco equilibrato senza palla, col Bologna più volte libero di arrivare dalle parti di Maignan.
L’intervallo il Milan lo ha vissuto... in panchina. Pioli e il suo staff, per il troppo caldo nello spogliatoio del Dall’Ara a causa di alcuni problemi con l’aria condizionata, hanno infatti deciso di non far rientrare la squadra, rimanere così in campo per analizzare il primo tempo e preparare la ripresa. Secondo tempo, però, che il Milan ha iniziato con meno aggressività offensiva, continuando invece a lasciare troppi varchi dietro, sia sulle fasce - dove il neo entrato Orsolini si è fatto subito sentire - , ma soprattutto in zona centrale, con Reijnders che in un paio di occasioni si è reso protagonista con alcune chiusure fondamentali. Ex Az che, come già emerso nelle amichevoli, si è confermato il vero uomo in più di questo Milan versione ’23-24: da buon olandese, si può serenamente definire calciatore totale per la capacità di fare bene tutte le fasi del gioco. Meno "presente" Loftus-Cheek, più elemento box-to-box con l'obiettivo di chiudere l'azione, più che crearla, compito quello designato al dirimpettaio olandese, guarda caso schierato sul lato sinistro, quello di Theo Hernandez e Leao che, nonostante i propositi estivi del club di bilanciare la fase offensiva, rimane quello forte della squadra rossonera. Come si evince, la ripresa ha regalato meno spunti - una magia di Leao nel finale, terminata sul palo -, ma pure pochi pericoli per Maignan soprattutto negli ultimi 20 minuti. E infatti Pioli alla fine è soddisfatto: «Più teniamo palla, meglio è. Ne abbiamo tanti che possono creare, da Leao a Pulisic, passando per Chukwueze. Avveo chiesto giocatori con certe caratteristiche e sono arrivati. Sanno giocare a calcio, questo ci può aiutare a crescere. Sta nascendo un bel gruppo, i vecchi aiutano, i nuovi si inseriscono in fretta. Pulisic è un grande talento, non avevo dubbi, ero convinto delle sue qualità"

Repubblica: Giroud più Pulisic. Le anime del Diavolo tra passato e futuro. Il francese resta una certezza, l’americano debutta con gol Bravo Reijnders. Debutto scintillante come quello dell'americano.
Andrà verificato se esiste un’altra formula per la regia, anche se Krunic l’ha interpretata con serenità.
La mia preoccupazione è la fase difensiva perchè in attacco siamo migliorati sensibilmente.
Ora abbiamo esterni validi ambo le fasce e dei centrocampisti che finalmente sanno inserirsi, ma dietro rimangono delle voragini che poi paghi quando incontri squadre un minimo organizzate.
E aggiungo che, lo scudetto, lo vince storicamente la miglior difesa.
 
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Come riportato dalla GDS in edicola, anche il Milan si siede subito al tavolo delle grandi. Il Bologna parte forte ma poi salgono in cattedra i nuovi acquisti rossoneri e Pioli risponde presente alle altre big. Pulisic subito in gol, oltre a tante magie. Giroud cecchino e servito come raramente in passato. Leao si è acceso solo ad intermittenza: per lui un palo nel finale. Reijnders si è confermato ancora. Bravissimo anche col Bologna. I rossoneri hanno ampi margini di miglioramento e tra poco ci sarà anche Chukwueze a tempo pieno. A destra ora c'è la qualità che mancava.

Sempre la GDS: i nuovi sono già indiavolati. Reijnders inventa, Pulisic segna e il mercato funziona. Loftus poco appariscente ma dà sostanza in mezzo al campo.

CorSera: Milan avanti tutta. Un brivido all’inizio poi domina sul campo del Bologna Apre il solito Giroud, Pulisic si presenta con un capolavoro. Vittoria netta, maturata nel giro d 9 minuti. Il nuovo Diavolo è un carrarmato, chiude gli spazi e riparte veloce, sicuro, ficcante. Implacabile. Pulisic, uno dei tre debuttanti, si traveste da Leao e lascia il segno: suo il cross lungo che Reijnders, altro debuttante, rimette al centro per l’1-0 di Giroud. Ed è l’americano, dopo una triangolazione con il centravanti francese, a ammutolire definitivamente il Dall’Ara con una saetta che fulmina Skorupski. I nuovi funzionano: Pulisic è sopraffino, Reijnders è un motorino inesauribile e formidabile recuperatore di palloni. Anche Loftus-Cheek, dopo un inizio complicato, si fa apprezzare anche se deve cercare di essere più dinamico. Pioli vince così per la quarta volta consecutiva la prima partita della stagione con il Milan.

Tuttosport: il Milan vince a Bologna 2-0 e risponde presente al buongiorno del campionato, così come hanno fatto le dirette concorrenti per lo scudetto. A Napoli, Inter e Juventus, hanno replicato Giroud e Pulisic che nei primi 20 minuti della partita hanno stordito la squadra di Thiago Motta. Il Milan, dopo qualche istante di assestamento, ha subito messo in mostra le doti che caratterizzeranno questa stagione, o per lo meno i primi mesi, ovvero una bella organizzazione di gioco, con buon possesso e linee di gioco nuove, ma anche troppi spazi concessi alle spalle di Krunic, ovvero l'unico vero perno difensivo della squadra dalla cintola in su. Ma siamo al 22 agosto, c'è tempo per lavorare e trovare i giusti automatismi, soprattutto pensando al fatto che il club rossonero ha messo a disposizione di Pioli nove giocatori nuovi - l'ultimo, il giovane difensore Pellegrino è arrivato ieri a Milano -, e che il tecnico ha deciso per ora di lasciare in cantina il 4-2-3-1 che aveva portato allo scudetto, per sposare un più zemaniano 4-3-3. Dopo il doveroso minuto di silenzio per Carletto Mazzone, che a Bologna aveva allenato tre volte (’85-86 sfiorando la A; ’98-99 con le entusiasmanti cavalcate in Coppa Uefa e Coppa Italia fino alle semifinali; biennio ’03-05 con salvezza prima e retrocessione poi), la partita è cominciata quasi come il 15 aprile scorso, quando i rossoblù passarono in vantaggio dopo mezzo minuto con Sansone (la partita poi finì 1-1). Questa volta la leggerezza nell’approccio della squadra rossonera - già emersa troppe volte nella passata stagione - si è risolta con la traversa di Lykogiannis dopo 20 secondi. Un lampo, come altri qua e là nel primo tempo, spazzato via però dall’uno-due del Milan fra l’11’ e il 21’. Due gol che hanno messo in mostra molto di quello che sarà il Diavolo in questo ’23-24, ovvero una squadra molto offensiva, con mezzali in costante propulsione offensiva. Regista delle due reti, Pulisic che prima da destra verso sinistra ha pescato l’inserimento di Reijnders alle spalle di tutta la difesa con tocco al volo per il solito glaciale Giroud. Quindi, dieci minuti più tardi, triangolo fra ex Chelsea: Pulisic-Giroud-Pulisic e dx imparabile per Skorupski. In 45 minuti, una fotografia del Milan attuale: letale in avanti fra movimenti dei terzini, avanzamenti delle mezzali e tagli di Leao - che si è acceso a intermittenza - e Pulisic; poco equilibrato senza palla, col Bologna più volte libero di arrivare dalle parti di Maignan.
L’intervallo il Milan lo ha vissuto... in panchina. Pioli e il suo staff, per il troppo caldo nello spogliatoio del Dall’Ara a causa di alcuni problemi con l’aria condizionata, hanno infatti deciso di non far rientrare la squadra, rimanere così in campo per analizzare il primo tempo e preparare la ripresa. Secondo tempo, però, che il Milan ha iniziato con meno aggressività offensiva, continuando invece a lasciare troppi varchi dietro, sia sulle fasce - dove il neo entrato Orsolini si è fatto subito sentire - , ma soprattutto in zona centrale, con Reijnders che in un paio di occasioni si è reso protagonista con alcune chiusure fondamentali. Ex Az che, come già emerso nelle amichevoli, si è confermato il vero uomo in più di questo Milan versione ’23-24: da buon olandese, si può serenamente definire calciatore totale per la capacità di fare bene tutte le fasi del gioco. Meno "presente" Loftus-Cheek, più elemento box-to-box con l'obiettivo di chiudere l'azione, più che crearla, compito quello designato al dirimpettaio olandese, guarda caso schierato sul lato sinistro, quello di Theo Hernandez e Leao che, nonostante i propositi estivi del club di bilanciare la fase offensiva, rimane quello forte della squadra rossonera. Come si evince, la ripresa ha regalato meno spunti - una magia di Leao nel finale, terminata sul palo -, ma pure pochi pericoli per Maignan soprattutto negli ultimi 20 minuti. E infatti Pioli alla fine è soddisfatto: «Più teniamo palla, meglio è. Ne abbiamo tanti che possono creare, da Leao a Pulisic, passando per Chukwueze. Avveo chiesto giocatori con certe caratteristiche e sono arrivati. Sanno giocare a calcio, questo ci può aiutare a crescere. Sta nascendo un bel gruppo, i vecchi aiutano, i nuovi si inseriscono in fretta. Pulisic è un grande talento, non avevo dubbi, ero convinto delle sue qualità"

Repubblica: Giroud più Pulisic. Le anime del Diavolo tra passato e futuro. Il francese resta una certezza, l’americano debutta con gol Bravo Reijnders. Debutto scintillante come quello dell'americano.
Andrà verificato se esiste un’altra formula per la regia, anche se Krunic l’ha interpretata con serenità.
Il centrocampo a 3 per certi versi mi spiazza e mi ha spiazzato e non perchè non sia d'accordo o non ne capisca le logiche ma perchè avrei, a questo punto, millemila domande per quanto accaduto lo scorso anno.
Se non altro abbiamo salvato tommasino pobega che nel centrocampo a 2 era perso.
Mi pare pioli abbia fatto giri immensi per poi arrivare all'ovvio.
Davvero paradossale, anche perchè ci avremmo oltretutto vinto uno scudetto coi 3 centrocampisti.
 
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La mia preoccupazione è la fase difensiva perchè in attacco siamo migliorati sensibilmente.
Ora abbiamo esterni validi ambo le fasce e dei centrocampisti che finalmente sanno inserirsi, ma dietro rimangono delle voragini che poi paghi quando incontri squadre un minimo organizzate.
E aggiungo che, lo scudetto, lo vince storicamente la miglior difesa.
Sarebbe innanzitutto il caso di mettere kalulu per calabria e tenerlo 'bloccato'.
In fase di possesso avremmo un 343 più che equilibrato.
 

Masanijey

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Il centrocampo a 3 per certi versi mi spiazza e mi ha spiazzato e non perchè non sia d'accordo o non ne capisca le logiche ma perchè avrei, a questo punto, millemila domande per quanto accaduto lo scorso anno.
Se non altro abbiamo salvato tommasino pobega che nel centrocampo a 2 era perso.
Mi pare pioli abbia fatto giri immensi per poi arrivare all'ovvio.
Davvero paradossale, anche perchè ci avremmo oltretutto vinto uno scudetto coi 3 centrocampisti.
Chiedo a te, @Lineker10 o @7AlePato7, come vedreste Gravenberch lì in mezzo? Saremmo ancora troppo sbilanciati? Meglio Amrabat?
Entrambi sono ancora lì in attesa di spostarsi.
Io un tentativo last minute per uno dei due lo farei (se esce qualcuno ovviamente)
 

Crox93

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Sarebbe innanzitutto il caso di mettere kalulu per calabria e tenerlo 'bloccato'.
In fase di possesso avremmo un 343 più che equilibrato.
Il mio sogno sarebbe prendere un terzino destro e tenere Kalulu al centro con Thiaw in modo da fare come dici tu e risolvere in un colpo solo il problema Calabria e il problema Tomori.
Ma, visto che non succederà, a sto punto terrei Kalulu a destra che, seppur spesso in difficoltà, è pur sempre meglio di Calabria che è SEMPRE in difficoltà.
 
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CorSera: Milan avanti tutta. Un brivido all’inizio poi domina sul campo del Bologna Apre il solito Giroud, Pulisic si presenta con un capolavoro. Vittoria netta, maturata nel giro d 9 minuti. Il nuovo Diavolo è un carrarmato, chiude gli spazi e riparte veloce, sicuro, ficcante. Implacabile. Pulisic, uno dei tre debuttanti, si traveste da Leao e lascia il segno: suo il cross lungo che Reijnders, altro debuttante, rimette al centro per l’1-0 di Giroud. Ed è l’americano, dopo una triangolazione con il centravanti francese, a ammutolire definitivamente il Dall’Ara con una saetta che fulmina Skorupski. I nuovi funzionano: Pulisic è sopraffino, Reijnders è un motorino inesauribile e formidabile recuperatore di palloni. Anche Loftus-Cheek, dopo un inizio complicato, si fa apprezzare anche se deve cercare di essere più dinamico. Pioli vince così per la quarta volta consecutiva la prima partita della stagione con il Milan.

Tuttosport: il Milan vince a Bologna 2-0 e risponde presente al buongiorno del campionato, così come hanno fatto le dirette concorrenti per lo scudetto. A Napoli, Inter e Juventus, hanno replicato Giroud e Pulisic che nei primi 20 minuti della partita hanno stordito la squadra di Thiago Motta. Il Milan, dopo qualche istante di assestamento, ha subito messo in mostra le doti che caratterizzeranno questa stagione, o per lo meno i primi mesi, ovvero una bella organizzazione di gioco, con buon possesso e linee di gioco nuove, ma anche troppi spazi concessi alle spalle di Krunic, ovvero l'unico vero perno difensivo della squadra dalla cintola in su. Ma siamo al 22 agosto, c'è tempo per lavorare e trovare i giusti automatismi, soprattutto pensando al fatto che il club rossonero ha messo a disposizione di Pioli nove giocatori nuovi - l'ultimo, il giovane difensore Pellegrino è arrivato ieri a Milano -, e che il tecnico ha deciso per ora di lasciare in cantina il 4-2-3-1 che aveva portato allo scudetto, per sposare un più zemaniano 4-3-3. Dopo il doveroso minuto di silenzio per Carletto Mazzone, che a Bologna aveva allenato tre volte (’85-86 sfiorando la A; ’98-99 con le entusiasmanti cavalcate in Coppa Uefa e Coppa Italia fino alle semifinali; biennio ’03-05 con salvezza prima e retrocessione poi), la partita è cominciata quasi come il 15 aprile scorso, quando i rossoblù passarono in vantaggio dopo mezzo minuto con Sansone (la partita poi finì 1-1). Questa volta la leggerezza nell’approccio della squadra rossonera - già emersa troppe volte nella passata stagione - si è risolta con la traversa di Lykogiannis dopo 20 secondi. Un lampo, come altri qua e là nel primo tempo, spazzato via però dall’uno-due del Milan fra l’11’ e il 21’. Due gol che hanno messo in mostra molto di quello che sarà il Diavolo in questo ’23-24, ovvero una squadra molto offensiva, con mezzali in costante propulsione offensiva. Regista delle due reti, Pulisic che prima da destra verso sinistra ha pescato l’inserimento di Reijnders alle spalle di tutta la difesa con tocco al volo per il solito glaciale Giroud. Quindi, dieci minuti più tardi, triangolo fra ex Chelsea: Pulisic-Giroud-Pulisic e dx imparabile per Skorupski. In 45 minuti, una fotografia del Milan attuale: letale in avanti fra movimenti dei terzini, avanzamenti delle mezzali e tagli di Leao - che si è acceso a intermittenza - e Pulisic; poco equilibrato senza palla, col Bologna più volte libero di arrivare dalle parti di Maignan.
L’intervallo il Milan lo ha vissuto... in panchina. Pioli e il suo staff, per il troppo caldo nello spogliatoio del Dall’Ara a causa di alcuni problemi con l’aria condizionata, hanno infatti deciso di non far rientrare la squadra, rimanere così in campo per analizzare il primo tempo e preparare la ripresa. Secondo tempo, però, che il Milan ha iniziato con meno aggressività offensiva, continuando invece a lasciare troppi varchi dietro, sia sulle fasce - dove il neo entrato Orsolini si è fatto subito sentire - , ma soprattutto in zona centrale, con Reijnders che in un paio di occasioni si è reso protagonista con alcune chiusure fondamentali. Ex Az che, come già emerso nelle amichevoli, si è confermato il vero uomo in più di questo Milan versione ’23-24: da buon olandese, si può serenamente definire calciatore totale per la capacità di fare bene tutte le fasi del gioco. Meno "presente" Loftus-Cheek, più elemento box-to-box con l'obiettivo di chiudere l'azione, più che crearla, compito quello designato al dirimpettaio olandese, guarda caso schierato sul lato sinistro, quello di Theo Hernandez e Leao che, nonostante i propositi estivi del club di bilanciare la fase offensiva, rimane quello forte della squadra rossonera. Come si evince, la ripresa ha regalato meno spunti - una magia di Leao nel finale, terminata sul palo -, ma pure pochi pericoli per Maignan soprattutto negli ultimi 20 minuti. E infatti Pioli alla fine è soddisfatto: «Più teniamo palla, meglio è. Ne abbiamo tanti che possono creare, da Leao a Pulisic, passando per Chukwueze. Avveo chiesto giocatori con certe caratteristiche e sono arrivati. Sanno giocare a calcio, questo ci può aiutare a crescere. Sta nascendo un bel gruppo, i vecchi aiutano, i nuovi si inseriscono in fretta. Pulisic è un grande talento, non avevo dubbi, ero convinto delle sue qualità"

Repubblica: Giroud più Pulisic. Le anime del Diavolo tra passato e futuro. Il francese resta una certezza, l’americano debutta con gol Bravo Reijnders. Debutto scintillante come quello dell'americano.
Andrà verificato se esiste un’altra formula per la regia, anche se Krunic l’ha interpretata con serenità.
Per ora tocco ferro e palle,ma se il mercato dovesse funzionare per davvero prevedo file in tanti Pronto Soccorso italiani.
Per primo ci finisce Vieri e a ruota tutti gli amiconi di Mr padel from Ibiza.
 
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Chiedo a te, @Lineker10 o @7AlePato7, come vedreste Gravenberch lì in mezzo? Saremmo ancora troppo sbilanciati? Meglio Amrabat?
Entrambi sono ancora lì in attesa di spostarsi.
Io un tentativo last minute per uno dei due lo farei (se esce qualcuno ovviamente)
Bella domanda...
Guarda io credo che la discussione sul mediano/play ideale vada affrontata parlando delle due fasi : possesso e non possesso.
In fase di non possesso è evidente che krunic è molto capace perchè legge le azioni e sa dove posizionarsi per tappare falle e buchi o per fare le preventive. Non fa brillare gli occhi ma fa il suo lavoro oscuro.
Non lo vedo però dominante sulle mezze palle, sulle palle contese o nei duelli prettamente fisici.
Il dramma è però nella fase di possesso perchè krunic si limita al compitino come fa medel.
Sto notando poi che le avversarie ci lasciano giocare coi centrali ma ci chiudono il passaggio sul terzino perchè hanno notato che tomori e thiaw vanno in grossa difficoltà.
Ieri thiaw è stato costretto a portare su palla da solo perchè non aveva una sola linea di passaggio e per poco non ha perso palla(fallo generoso fischiatoci) mentre in un'altra occasione l'ha giocata molto male in verticale.

Credo quindi krunic sia un problema ma non sia l'unico: il nostro problema è che non abbiamo un libero forte nella prima impostazione.
Nell'asse libero-mediano rischiamo di disperdere il vantaggio che invece crea quel fenomeno che abbiamo in porta e che gioca palla come un 4.
 

Lineker10

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Chiedo a te, @Lineker10 o @7AlePato7, come vedreste Gravenberch lì in mezzo? Saremmo ancora troppo sbilanciati? Meglio Amrabat?
Entrambi sono ancora lì in attesa di spostarsi.
Io un tentativo last minute per uno dei due lo farei (se esce qualcuno ovviamente)
Gravenberch è piu una mezzala, come mediano sarebbe sprecato.

Amrabat tatticamente sarebbe perfetto invece per la fase difensiva, il problema sarebbe la costruzione perchè fa un bel po' di errori pure lui... pero di certo darebbe piu equilibrio.
 

Lorenzo 89

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Comunque io nelle partite in casa contro le squadrette che vengono indegnamente a fare catenaccio per strappare un punto (tipo Cremonese, Empoli, Salernitana e compagnia dell'anno scorso), sarei curioso di vedere un bel 4-2-3-1 con Pulisic a fare il trequartista con davanti Leao, Giroud (Okafor) e Chukwueze, con i due bassi RLC e Reijnders davanti alla difesa.
 

corvorossonero

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Come riportato dalla GDS in edicola, anche il Milan si siede subito al tavolo delle grandi. Il Bologna parte forte ma poi salgono in cattedra i nuovi acquisti rossoneri e Pioli risponde presente alle altre big. Pulisic subito in gol, oltre a tante magie. Giroud cecchino e servito come raramente in passato. Leao si è acceso solo ad intermittenza: per lui un palo nel finale. Reijnders si è confermato ancora. Bravissimo anche col Bologna. I rossoneri hanno ampi margini di miglioramento e tra poco ci sarà anche Chukwueze a tempo pieno. A destra ora c'è la qualità che mancava.

Sempre la GDS: i nuovi sono già indiavolati. Reijnders inventa, Pulisic segna e il mercato funziona. Loftus poco appariscente ma dà sostanza in mezzo al campo.

CorSera: Milan avanti tutta. Un brivido all’inizio poi domina sul campo del Bologna Apre il solito Giroud, Pulisic si presenta con un capolavoro. Vittoria netta, maturata nel giro d 9 minuti. Il nuovo Diavolo è un carrarmato, chiude gli spazi e riparte veloce, sicuro, ficcante. Implacabile. Pulisic, uno dei tre debuttanti, si traveste da Leao e lascia il segno: suo il cross lungo che Reijnders, altro debuttante, rimette al centro per l’1-0 di Giroud. Ed è l’americano, dopo una triangolazione con il centravanti francese, a ammutolire definitivamente il Dall’Ara con una saetta che fulmina Skorupski. I nuovi funzionano: Pulisic è sopraffino, Reijnders è un motorino inesauribile e formidabile recuperatore di palloni. Anche Loftus-Cheek, dopo un inizio complicato, si fa apprezzare anche se deve cercare di essere più dinamico. Pioli vince così per la quarta volta consecutiva la prima partita della stagione con il Milan.

Tuttosport: il Milan vince a Bologna 2-0 e risponde presente al buongiorno del campionato, così come hanno fatto le dirette concorrenti per lo scudetto. A Napoli, Inter e Juventus, hanno replicato Giroud e Pulisic che nei primi 20 minuti della partita hanno stordito la squadra di Thiago Motta. Il Milan, dopo qualche istante di assestamento, ha subito messo in mostra le doti che caratterizzeranno questa stagione, o per lo meno i primi mesi, ovvero una bella organizzazione di gioco, con buon possesso e linee di gioco nuove, ma anche troppi spazi concessi alle spalle di Krunic, ovvero l'unico vero perno difensivo della squadra dalla cintola in su. Ma siamo al 22 agosto, c'è tempo per lavorare e trovare i giusti automatismi, soprattutto pensando al fatto che il club rossonero ha messo a disposizione di Pioli nove giocatori nuovi - l'ultimo, il giovane difensore Pellegrino è arrivato ieri a Milano -, e che il tecnico ha deciso per ora di lasciare in cantina il 4-2-3-1 che aveva portato allo scudetto, per sposare un più zemaniano 4-3-3. Dopo il doveroso minuto di silenzio per Carletto Mazzone, che a Bologna aveva allenato tre volte (’85-86 sfiorando la A; ’98-99 con le entusiasmanti cavalcate in Coppa Uefa e Coppa Italia fino alle semifinali; biennio ’03-05 con salvezza prima e retrocessione poi), la partita è cominciata quasi come il 15 aprile scorso, quando i rossoblù passarono in vantaggio dopo mezzo minuto con Sansone (la partita poi finì 1-1). Questa volta la leggerezza nell’approccio della squadra rossonera - già emersa troppe volte nella passata stagione - si è risolta con la traversa di Lykogiannis dopo 20 secondi. Un lampo, come altri qua e là nel primo tempo, spazzato via però dall’uno-due del Milan fra l’11’ e il 21’. Due gol che hanno messo in mostra molto di quello che sarà il Diavolo in questo ’23-24, ovvero una squadra molto offensiva, con mezzali in costante propulsione offensiva. Regista delle due reti, Pulisic che prima da destra verso sinistra ha pescato l’inserimento di Reijnders alle spalle di tutta la difesa con tocco al volo per il solito glaciale Giroud. Quindi, dieci minuti più tardi, triangolo fra ex Chelsea: Pulisic-Giroud-Pulisic e dx imparabile per Skorupski. In 45 minuti, una fotografia del Milan attuale: letale in avanti fra movimenti dei terzini, avanzamenti delle mezzali e tagli di Leao - che si è acceso a intermittenza - e Pulisic; poco equilibrato senza palla, col Bologna più volte libero di arrivare dalle parti di Maignan.
L’intervallo il Milan lo ha vissuto... in panchina. Pioli e il suo staff, per il troppo caldo nello spogliatoio del Dall’Ara a causa di alcuni problemi con l’aria condizionata, hanno infatti deciso di non far rientrare la squadra, rimanere così in campo per analizzare il primo tempo e preparare la ripresa. Secondo tempo, però, che il Milan ha iniziato con meno aggressività offensiva, continuando invece a lasciare troppi varchi dietro, sia sulle fasce - dove il neo entrato Orsolini si è fatto subito sentire - , ma soprattutto in zona centrale, con Reijnders che in un paio di occasioni si è reso protagonista con alcune chiusure fondamentali. Ex Az che, come già emerso nelle amichevoli, si è confermato il vero uomo in più di questo Milan versione ’23-24: da buon olandese, si può serenamente definire calciatore totale per la capacità di fare bene tutte le fasi del gioco. Meno "presente" Loftus-Cheek, più elemento box-to-box con l'obiettivo di chiudere l'azione, più che crearla, compito quello designato al dirimpettaio olandese, guarda caso schierato sul lato sinistro, quello di Theo Hernandez e Leao che, nonostante i propositi estivi del club di bilanciare la fase offensiva, rimane quello forte della squadra rossonera. Come si evince, la ripresa ha regalato meno spunti - una magia di Leao nel finale, terminata sul palo -, ma pure pochi pericoli per Maignan soprattutto negli ultimi 20 minuti. E infatti Pioli alla fine è soddisfatto: «Più teniamo palla, meglio è. Ne abbiamo tanti che possono creare, da Leao a Pulisic, passando per Chukwueze. Avveo chiesto giocatori con certe caratteristiche e sono arrivati. Sanno giocare a calcio, questo ci può aiutare a crescere. Sta nascendo un bel gruppo, i vecchi aiutano, i nuovi si inseriscono in fretta. Pulisic è un grande talento, non avevo dubbi, ero convinto delle sue qualità"

Repubblica: Giroud più Pulisic. Le anime del Diavolo tra passato e futuro. Il francese resta una certezza, l’americano debutta con gol Bravo Reijnders. Debutto scintillante come quello dell'americano.
Andrà verificato se esiste un’altra formula per la regia, anche se Krunic l’ha interpretata con serenità.
come sempre non esiste equilibrio nei giudizi. E' indubbio che nel primo tempo il Milan abbia fatto cose interessanti e mostrato un potenziale che se saputo gestire può essere devastante per la serie A, ma è altrettanto vero che abbiamo smesso di giocare dopo il primo tempo, e il Bologna poteva segnare in diverse occasioni. La difesa è il reparto più preoccupante, non solo come atteggiamento di gruppo ma anche nei singoli, con errori da dilettanti. E' evidente, inoltre, che fisicamente non reggiamo più di un tempo, e questo è un grande problema, perché ieri hai affrontato il Bologna che ha dovuto inserire come ricambi anche gente della primavera, più in là invece affronteremo squadre con rose ben più forti e ampie, e lì bisognerà avere lo stesso atteggiamento per 90 minuti, non solo un tempo. Si notano ancora alcune lacune di giocatori, un terzino destro, un difensore centrale forte, e una punta che abbia caratteristiche simili a Giroud. Ieri Leao si accentrava parecchio, se riuscissimo ad ottenere delle risposte positive, si potrebbe anche lavorare su un tridente Pulisic- Leao - Chuku. Ci vorrà comunque del tempo. Reparto di centrocampo, a mio avviso, necessita di un altro giocatore vista la mancanza di Bennacer; avere Pobega come primo cambio, con tutto il bene che gli si può volere, non è accettabile, il livello cala sensibilmente, ovviamente c'è Musah, ma da solo non basta, altrimenti si rischia di spremere Rejnders, giocatore che non deve assolutamente scoppiare dopo soli due mesi, troppo importante per noi. Insomma ci sono state cose buone e cose meno buone, com'è normale che sia, ma il calendario è difficile e se dovessimo fare prestazioni simili contro inter e roma, finirebbe male. Pioli deve trovare in fretta un equilibrio tattico, evitando magari questo pressing senza senso per tutta la partita (capire quando puoi e non puoi farlo sarebbe essenziale), e soprattutto non è accettabile questa anarchia di posizioni (vedere Theo fare l'ala destra mettendoci a rischio contropiede, Tomori che si spinge in attacco, Thiaw che si improvvisa centrocampista sono cose da evitare in questa fase dove fisicamente scoppiamo dopo 30 minuti). Per il resto, il potenziale offensivo quest'anno è da primissimi livelli, quando saranno in forma Leao, Pulisic, Chuku e gli altri ci sarà da divertirsi, finalmente.
 
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