Milan: socio di minoranza e rifinanziamento. Si lavora.

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Sotiris

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 20 febbraio, si addensano nubi sempre più scure sulla figura di Yonghong Li. Come riportato dal CorSera, ieri, in Cina è stata chiesta la liquidazione di una sua holding. Ed ora occhio ai controlli di Uefa e FIGC. La stessa Uefa resta preoccupata riguardo al situazione del club ed in primavera ci sarà l'appuntamento per il settlement. Inoltre il club rossonero brucia molta cassa, quindi il proprietario deve garantire un supporto economico all'altezza. Il club intanto lavora al rifinanziamento. Per la parte relativa al Milan, nessun problema con i flussi di cassa. I problemi nascono per il debito di Yonghong Li. Quei 180 milioni che rischiano di scoraggiare i finanziatori. Il club starebbe cercando un socio di minoranza che metta 70-80 per arrivare alla quadra e rimborsare tutto il debito. Ci saranno anche i controlli da parte della Covisoc per l'iscrizione alla prossima Serie A. E saranno più duri, rispetto al passato. I controlli riguarderanno il periodo che va da luglio a marzo. CI saranno controlli anche sull'indice di liquidità. Se il club sfora, l'azionista deve intervenire col capitale.
La Repubblica conferma: il Milan lavora per smarcarsi dal suo indebitatissimo presidente che rischia la bancarotta in Cina. Fassone ieri è stato a Londra da Merril Lynch. Si sta lavorando ad un prestito da 300 milioni di euro più l'ingresso di un socio di minoranza che possa versare 80 milioni di euro in tempi abbastanza ristretti. L'alternativa è il passaggio del club nelle mani di Elliott che poi lo metterà all'asta. Bisogna fare in fretta perchè a breve ci sarà l'incontro con l'Uefa con continua a monitorare la situazione del Milan e ci sarà anche il controllo della Covisoc. Per quanto riguarda il socio di minoranza, diversi fondi arabi, russi e americani hanno chiesto informazioni.

Li non è fallito personalmente. Li può anche far fallire 20 sue società ed essere più ricco di prima. In ogni caso non hanno alcun collegamento con la struttura della controllante di Ac Milan, tanto che sono in arrivo gli ultimi 11 milioni dell'aumento di capitale già deliberato.
 

Djerry

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Francamente non vedo come sia ancora possibile continuare a sostenere la linea del complotto, dei media ad orologeria, delle inchieste farlocche, ed addirittura ricondurre tutti gli eventi disastrosi a livello societario e finanziario dell'ultimo anno a pura e semplice invenzione della stampa o peggio campagna elettorale contro Berlusconi.

Questo approccio disilluso ed inconsapevole non è da tifosi, perché il tifo non può mai portare all'ottusità.

Il grande e drammatico tema è che questo tipo di "nuova" strategia certifica una volta per tutte l'assenza di figure affidabili dietro a Li, o comunque l'effettiva ed ufficiale impossibilità di operare direttamente dalla Cina da questi sempre più presunti soggetti.
E quindi tutti i discorsi sul governo cinese e sulla burocrazia cinese, di cui ci si è riempiti la bocca in questi mesi, decadono.
 

Jackdvmilan

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Francamente non vedo come sia ancora possibile continuare a sostenere la linea del complotto, dei media ad orologeria, delle inchieste farlocche, ed addirittura ricondurre tutti gli eventi disastrosi a livello societario e finanziario dell'ultimo anno a pura e semplice invenzione della stampa o peggio campagna elettorale contro Berlusconi.

Questo approccio disilluso ed inconsapevole non è da tifosi, perché il tifo non può mai portare all'ottusità.

Il grande e drammatico tema è che questo tipo di "nuova" strategia certifica una volta per tutte l'assenza di figure affidabili dietro a Li, o comunque l'effettiva ed ufficiale impossibilità di operare direttamente dalla Cina da questi sempre più presunti soggetti.
E quindi tutti i discorsi sul governo cinese e sulla burocrazia cinese, di cui ci si è riempiti la bocca in questi mesi, decadono.

Beh, che non andiamo molto a genio alla stampa italiana si è visto pure durante il "caso" Cutrone...manco avesse ammazzato qualcuno. Con noi spesso si ingigantiscono i fatti...staremo a vedere
 
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Sotiris

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Francamente non vedo come sia ancora possibile continuare a sostenere la linea del complotto, dei media ad orologeria, delle inchieste farlocche, ed addirittura ricondurre tutti gli eventi disastrosi a livello societario e finanziario dell'ultimo anno a pura e semplice invenzione della stampa o peggio campagna elettorale contro Berlusconi.

Questo approccio disilluso ed inconsapevole non è da tifosi, perché il tifo non può mai portare all'ottusità.

Il grande e drammatico tema è che questo tipo di "nuova" strategia certifica una volta per tutte l'assenza di figure affidabili dietro a Li, o comunque l'effettiva ed ufficiale impossibilità di operare direttamente dalla Cina da questi sempre più presunti soggetti.
E quindi tutti i discorsi sul governo cinese e sulla burocrazia cinese, di cui ci si è riempiti la bocca in questi mesi, decadono.

sono un simpatizzante del Manchester United, adoro Manchester, adoro il suo stadio, e mio fratello abita a Leeds. Nel 2009 quasi tutti i giornali inglesi e pure il Times, parlavano di possibile bancarotta dello United nel giro di due anni.
non è che perché ne parlassero tutti allora non era un'invenzione.

i giornalisti tipo la pentastellatina di ieri fanno politica di sottobanco, altri sono semplicemente ignoranti, altri alimentano una certa benzina scrivendo quello che il lettore "focoso" vuole leggere per farsi comprare.

il Milan è stato comprato in un certo modo che all'italiota medio, abituato al mecenate, non quadra. la stampetta di casa ci sguazza. tutto il resto è invidia.
 

MaschioAlfa

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Francamente non vedo come sia ancora possibile continuare a sostenere la linea del complotto, dei media ad orologeria, delle inchieste farlocche, ed addirittura ricondurre tutti gli eventi disastrosi a livello societario e finanziario dell'ultimo anno a pura e semplice invenzione della stampa o peggio campagna elettorale contro Berlusconi.

Questo approccio disilluso ed inconsapevole non è da tifosi, perché il tifo non può mai portare all'ottusità.

Il grande e drammatico tema è che questo tipo di "nuova" strategia certifica una volta per tutte l'assenza di figure affidabili dietro a Li, o comunque l'effettiva ed ufficiale impossibilità di operare direttamente dalla Cina da questi sempre più presunti soggetti.
E quindi tutti i discorsi sul governo cinese e sulla burocrazia cinese, di cui ci si è riempiti la bocca in questi mesi, decadono.

Scusa ma quali sarebbero gli eventi disastrosi societari?
230 milioni immessi sul mercato, stipendi regolarmente pagati..
Ad oggi tutto secondo i piani
 

Ruuddil23

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 20 febbraio, si addensano nubi sempre più scure sulla figura di Yonghong Li. Come riportato dal CorSera, ieri, in Cina è stata chiesta la liquidazione di una sua holding. Ed ora occhio ai controlli di Uefa e FIGC. La stessa Uefa resta preoccupata riguardo al situazione del club ed in primavera ci sarà l'appuntamento per il settlement. Inoltre il club rossonero brucia molta cassa, quindi il proprietario deve garantire un supporto economico all'altezza. Il club intanto lavora al rifinanziamento. Per la parte relativa al Milan, nessun problema con i flussi di cassa. I problemi nascono per il debito di Yonghong Li. Quei 180 milioni che rischiano di scoraggiare i finanziatori. Il club starebbe cercando un socio di minoranza che metta 70-80 per arrivare alla quadra e rimborsare tutto il debito. Ci saranno anche i controlli da parte della Covisoc per l'iscrizione alla prossima Serie A. E saranno più duri, rispetto al passato. I controlli riguarderanno il periodo che va da luglio a marzo. CI saranno controlli anche sull'indice di liquidità. Se il club sfora, l'azionista deve intervenire col capitale.
La Repubblica conferma: il Milan lavora per smarcarsi dal suo indebitatissimo presidente che rischia la bancarotta in Cina. Fassone ieri è stato a Londra da Merril Lynch. Si sta lavorando ad un prestito da 300 milioni di euro più l'ingresso di un socio di minoranza che possa versare 80 milioni di euro in tempi abbastanza ristretti. L'alternativa è il passaggio del club nelle mani di Elliott che poi lo metterà all'asta. Bisogna fare in fretta perchè a breve ci sarà l'incontro con l'Uefa con continua a monitorare la situazione del Milan e ci sarà anche il controllo della Covisoc. Per quanto riguarda il socio di minoranza, diversi fondi arabi, russi e americani hanno chiesto informazioni.

Beh, come volevasi dimostrare. Del resto cosa potevamo aspettarci, vista la cifra assurda e fuori mercato richiesta dal nano? Certo non un imprenditore o cordata seri. L'aspetto positivo è che adesso le favole su chi "c'è dietro", blocchi o ricavi dalla Cina ecc. stanno a zero. Tuttavia è bene che rimangano a zero anche i catastrofismi, mal che vada c'è Elliott. Al socio di minoranza credo poco in generale, al massimo entrerebbe con delle quote per poi prendersi tutto il pacchetto in seguito.
 
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Spero di cambiare proprietà al più presto, indipendentemente dalla veridicità dei fatti. Il modo di fare dei cinesi non mi piace a prescindere, preferisco un magnate russo o arabo.
 

Djerry

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Scusa ma quali sarebbero gli eventi disastrosi societari?
230 milioni immessi sul mercato, stipendi regolarmente pagati..
Ad oggi tutto secondo i piani

Eh no, ci mancava pure che non arrivassero gli aumenti di capitale!

Due e due sole cose dovevano succedere di importante in questi mesi prima del rifinanziamento con Elliott: la procedura concordataria con la UEFA e l'emersione dei soggetti governativi cinesi e conseguenti fondi che finalmente scavalcavano la burocrazia di Pechino, come ci era stato assicurato.

Entrambi questi passaggi essenziali sono naufragati, con una figura francamente nei pressi dell'inaccettabile del mellifluo Fassone, a cui va per lo meno riconosciuta sempre la capacità di cadere in piedi a parole.

Nel frattempo quel famoso piano di fatturato che sarebbe dovuto decollare dal 2018, dando per sottintesi gli impegni di Milan China e la qualificazione in Champions, è già stato ridimensionato per parole delle stesso Fassone che negozia al ribasso anche gli attuali contratti di sponsorizzazione, ben al di sotto delle stime previste.

Come se non bastasse, e non arrivano smentite, è già panico per il tentativo di accreditarsi presso i maggiori istituti finanziari in vista dell'incombente termine di ottobre sempre più vicino con Elliott. Ed ovviamente, non vedendosi altri fondi o mezzi o soggetti, si dovrà operare con un'altra avventura finanziaria poco nitida ed a fortissimo rischio speculativo, che si andrà a sommare a quelle già borderline che compongano l'altra metà del nostro "status" patrimoniale (parole grosse), ovvero le off-shore dall'origine misteriosa e mai chiarita.

E persino a livello di diritto sportivo se le norme in tema di onorabilità all'ingresso di un nuovo proprietario permettono persino a Li di passarla liscia, a livello operativo i paletti sono molto più stringenti e dobbiamo già a luglio rendere conto (sulla carta, poi almeno siamo in Italia) al fair play interno che potrebbe imporre una verifica dei requisiti di Li.

Se questi erano i piani, avrei preferito non fossero stati rispettati :ok:
 
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Questo approccio disilluso ed inconsapevole non è da tifosi, perché il tifo non può mai portare all'ottusità.

Il grande e drammatico tema è che questo tipo di "nuova" strategia certifica una volta per tutte l'assenza di figure affidabili dietro a Li, o comunque l'effettiva ed ufficiale impossibilità di operare direttamente dalla Cina da questi sempre più presunti soggetti.
E quindi tutti i discorsi sul governo cinese e sulla burocrazia cinese, di cui ci si è riempiti la bocca in questi mesi, decadono.

Secondo me le carte sono ancora sul tavolo e l averitá é tutt’altro che scritta.
Per il rifinanziamento ci sono ancora 6 mesi e la partita é tutt’altro che definita. Si arrivasse ad una soluzione soddisfacente i discorsi sarebbero fortemente ridimensionati. Sullo sviluppo del fatturato, fermo restando che come dici tu ritardo é stato ammesso dallo stesso Fassone, é tutto da dimostrare che uno sviluppo non ci sia o non sia iniziato. Vedremo nel,prossimo bilancio. Prima di allora il tutto sono solo chiacchiere.

Vedremo, la vicenda non é chiara nel per il bene, ne per il male.
Il silenzio societario con questa baraonda che sinsta sollevando non é comunque un segno positivo.
 
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