la prima qualità indiscussa che ha il finalizzatore classico, non sono i piedi, non è la tecnica, ma è l'istinto del gol. La capacità tattica di saper leggere prima di chiunque altro l'azione. Questa qualità, Silva, a me sembra proprio che non ce l'abbia.
A me sembra più un attaccante esterno/trequartista più che un finalizzatore.
La rapidità d'esecuzione fenomenale ce l'ha anche Suso, anzi, direi che sul campo se guardi Suso e guardi Silva, quello bravo a tirare in velocità, in corsa, prima dell'intervento dell'avversario, quello è Suso e non Silva. Solo che mica si può dire che per questo Suso è un finalizzatore classico e che dobbiamo metterlo prima punta.
Silva ad oggi ha mostrato che ha due piedi pregiati. Cioè sul 20% delle qualità che dovrebbe avere un grande calciatore. Per il resto siamo nella normalità più totale se si pensa a testa, fisico e senso tattico. Inutile girarci intorno, AD OGGI è così.
Poi vabbè, essendo invendibile per ora, resterà ancora qualche anno per forza di cose e quindi la speranza che qualcosa cambi è l'ultima a morire...
No non sono d'accordo. Silva ha un controllo di palla fenomenale, soprattutto al volo, e equilibrio e capacità di coordinazione che lo rendono una punta micidiale in area. Inoltre è molto rapido nell'esecuzione e l'istinto ce l'ha eccome.
Il difetto tecnico è nella conduzione della palla e nella protezione della palla in generale, difetto che lo rende purtroppo molto facilmente marcabile in Italia...
Anche nel gioco aereo non è un granchè, ma è migliorabile tranquillamente.
Infine è individualista, non cerca il compagno per appoggiarsi e nel fraseggio in generale, cerca piuttosto l'azione personale sempre, tipico degli attaccanti d'area.
A Firenze ha avuto una palla una, ha puntato il difensore spostando la palla e calciando in una frazione di secondo. E' questo il suo gioco.
Rispetto a Suso siamo su due dimensioni diverse. Suso nella conduzione della palla è un fuoriclasse, non teme confronti con nessuno. Mentre nel gioco d'anticipo è proprio inutile, se segna è con palla tra i piedi. Sono due giocatori completamente diversi.
Per Silva il problema principale è che non ci possiamo permettere di aspettare la crescita di un giocatore del genere. Meglio, per la nostra situazione, far giocare un cane come Kalinic, che ha un centesimo del talento di Silva, ma che fa il cosiddetto "gioco sporco".
Per il portoghese dovremmo fare come ha fatto l'Inter con Icardi, ovvero farlo giocare sempre e comunque, accettando il fatto che se non segna giochiamo in dieci. Ma non è facile, gli allenatori solitamente odiano attaccanti di questo tipo.