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Si ma in 2 anni e mezzo non puoi investire in maniera massiccia, abbiamo una società che fa buchi di 100 milioni all'anno, non si può sperare secondo me di fare come dici tu, non ci sono i tempi, lo avresti potuto fare in 4 anni, quindi con un VA, ma così è infattibile... Poi nonostante sia il più determinante, Suso per esempio, io proverei a venderlo per 50 più o meno, alla fine ci limita troppo a livello di modulo e siamo troppo dipendenti da lui. Se vogliamo continuare a giocare con 2 punte, sarebbe più utile vendere lui ed il turco e comprare due esterni veri. Il mercato che ci aspetta è come quello che ha fatto l'inter in questi anni, con un po' più di flessibilità ma più o meno è questo. Magari quest'anno proveranno ad investire un po' di più, ma vedrai che se non va proprio bene dovranno iniziare con il player trading.Ci sono diversi modi per arrivare al famoso break-even. Il più semplice (e il più perdente) è quello di vendere i giocatori migliori e che permettono di fare plusvalenze, abbassando i costi. Il problema è che in questo modo spesso dimininuisce anche la competitività della squadra. Si possono anche aumentare i ricavi attraverso le sponsorizzazioni e questo però richiede un qualcosa che i terroristi di Nyon non vogliono proprio concederci: TEMPO. Bisogna anzitutto investire e rafforzare la squadra, centrare per due o tre anni di fila la Champions e solo allora qualche sponsor importante deciderà di investire sul Milan. Non è un qualcosa che si può fare dall’oggi al domani. Penso Elliott si batterà soprattutto su questo: sulle tempistiche e sul fatto che per il Milan nel 2021 non sia consentito sforare di nemmeno un euro, ma di pareggiare il bilancio. Una richiesta iniqua, folle, priva di senso. Della serie: due pesi e due misure (rapportati al trattamento di favore ottenuto da PSG e City).