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Tuttosport: nel Milan, la posizione del centravanti d'area è tornata a essere problematica, pur non raggiungendo i livelli della "maledizione della numero 9" post-Inzaghi. L'ultimo gol di una prima punta rossonera in Serie A risale al 9 maggio 2025, con la doppietta di Santiago Gimenez contro il Bologna, a cui sono seguiti dieci incontri di campionato senza reti. Anche Leao, pur segnando una doppietta contro la Fiorentina, lo ha fatto solo arretrendo e spostandosi sulla fascia sinistra, abbandonando il ruolo di attaccante centrale. L'area di rigore è diventata un "deserto" per i centravanti del Milan a causa della scarsità di occasioni e, quando si presentano, di errori di finalizzazione. Le statistiche evidenziano questa inefficacia: su 74 gol totali segnati dal Milan in 46 partite di Serie A dall'agosto 2024, solo 15 reti (il 20% del totale) sono arrivate dai centravanti di ruolo (Morata e Gimenez 5 ciascuno, Abraham 3, Jovic 2, Camarda 0). La maggior parte dei gol è stata segnata da esterni/seconde punte (31, con Leao e Pulisic in testa) e centrocampisti (15, con Reijnders predominante). Questo basso rendimento è collegato alla critica mossa alla società di non aver investito adeguatamente in un erede di Giroud (che nel 2023-24 segnò 15 gol). In sette sessioni di mercato (dall'estate 2022 all'estate 2025), il Milan ha speso meno di 50 milioni totali per i cartellini di cinque prime punte (Origi e Jovic a zero, Morata, Abraham in prestito e Gimenez a 35 milioni), escluso Nkunku che è una seconda punta. I risultati di questi investimenti sono stati finora negativi, e solo Gimenez ha ancora tempo per invertire questo trend, con un occhio al mercato di gennaio.