Il tedesco verrà giudicato e, nel caso, esaltato o condannato, insieme a Cazzidis e ai rabbini, in base a due fattori:
1. Dovrà farci essere almeno competitivi per il quarto posto nel 2020/2021, che non vuol dire raggiungerlo di certo ma fare tra i 65 e i 70 punti (dopotutto quest’anno con ogni probabilità supereremo i 60 nonostante l’inizio horror) e almeno lottare, se non fino alla fine quasi. Di sicuro non è tollerabile un’altra stagione finita a Novembre. Una stagione DIGNITOSA è il minimo che ci si aspetta.
2. Dovrà farci rientrare tra le prime quattro nel 2021/2022, senza se e senza ma, e su questo perfino tifosi aziendalisti e pazienti come Zosimo concordano.
Il resto è irrilevante, metta pure il tutù ai giocatori con “trottolino amoroso” come musica motivazionale durante gli allenamenti, ma ottenga questi risultati, che per un club come il Milan sono il minimo del minimo, sono per così dire il reddito di cittadinanza di noi tifosi (ora non stiamo ricevendo manco quello, da otto anni).
Ma se pensano che siamo disposti a mangiare melma per altri 3/4/5 anni, senza giocatori internazionali in squadra, con mercati da pezze al **** e sempre fuori dalla CL come un Sassuolo qualsiasi, si sbagliano di grosso.