Beh, qualche giorno fa avevo cercato di spiegarla questa cosa, che per un giurista è ovvia. Evidentemente non ero stato convincente, perché vedo che suscita sconcerto e quasi indignazione. Onestamente i lati oscuri di questa vicenda sono ben altri, questo almeno è un dato che io considero positivo perché corrisponde alla prassi, quello che mi dà fastidio in questo "affaire" sono le stranezze e questa non è una stranezza, e quindi mi meraviglio un po' che possa essere questo elemento a scatenare sospetti tra coloro che non ne avevano. A coloro che si stracciano le vesti al grido: "una caparra è una caparra", vorrei dire: certo che sì, ma non mi sembra una cosa difficile da capire che la caparra viene incamerata dal venditore solo in caso di inadempimento del compratore e il mancato avveramento di una condizione sospensiva non è certo una forma di inadempimento, se non è causata dal compratore per negligenza. I contratto di SPA sono pieni di condizioni sospensive. Ecco perché non era il caso di dare per certo l'affare solo per il pagamento delle caparre. D'altro canto se si accetta la tesi della mancanza delle autorizzazioni come causa dello slittamento (cosa che io faccio fatica a credere), si deve coerentemente accettarne l'ovvio corollario: niente autorizzazioni, niente inadempimento e la caparra torna indietro. Persino nei comuni contratti preliminari immobiliari, molto più semplici rispetto agli SPA, è ovvio che la caparra non può essere incamerata se non si avvera la condizione sospensiva (ottenimento del mutuo, per esempio). Mi sembra strano che susciti clamore una cosa del genere.