La cosa che mi perplime è che per anni abbiamo proposto di puntare sui giovani e di costruirseli in casa, visto che gli sceicchi sono da un'altra parte, e ora che stiamo percorrendo questa strada all'improvviso non va più bene e si vogliono acquisti da 100 milioni di euro a botta dal nulla, nonostante siamo in caduta libera sia in campo sportivo che finanziario da anni ormai.
Sono d'accordissimo nel puntare sui giovani, sia su quelli del vivaio sia su quelli presi da altri club, a patto che sia un elemento complementare.
È comunque una cosa che si fa già da anni, vedi Balotelli, El Shaarawy, Niang, Bojan, Jose Mauri, Saponara, De Sciglio, Petagna, Mastour, Bertolacci, Calhanoglu, Andrè Silva...Presa a sé stante non serve a nulla se non integrata in altre politiche.
Al Milan è stato provato di tutto: i giovani under 26, i giovani under 23, i parametri zero "affamati di rivalsa" (vedi Menez), lo staff tecnico ultrapreparato (Gianni Vio e co.), l'allenatore alla Guardiola, l'allenatore alla Conte, l'allenatore non affermato ma collaudato, le campagne acquiste dispendiose ma senza direzione tecnica, il singolo campione a predicare nel deserto, il doppio AD, nuovi dirigenti, nuovi dirigenti ancora...
È stato fatto tutto e di tutto tranne una sola cosa: creare una base di tre/quattro campioni (ma potrebbero bastarne anche solo due purché in piena carriera, a cui aggiungere magari uno esperto a costi medi/bassi), capaci di reggere da soli l'intera squadra e in grado di trasmettere la giusta mentalità agli altri.