Partita con molte affinità con quella di Napoli, con un avversario ricondotto per mano in partita con gravi errori individuali e ripreso in rimonta condotta all'insegna del gioco. Stavolta è stata piegata dalla nostra parte, causa un avversario che, al netto di una maggiore compattezza tattica, si è rivelato meno forte del Milan, meritando la sconfitta. Meglio che una vittoria come questa arrivi ora, aumentando la confidenza in sé stessi e la percezione di un buon percorso intrapreso, premesse psicologiche ideali per risolvere i problemi strutturali che ci sono. La squadra è incompleta, lo sapevamo e questa partita conferma e non aggiunge nulla al dato. Manca il centrale di centrocampo di un 433, il giocatore che scherma la difesa in non possesso e cuce il gioco per far salire gli esterni difensivi, che orfani di rifornimento non salgono, e coinvolgere quelli offensivi, oggi totalmente isolati, specie Suso, che meglio avrebbe fatto ad accentrarsi. Si aggiunga la peggiore partita di Kucka e Bonaventura della stagione, gol di Jack a parte, ed il quadro è completo. Montolivo sta dando segnali fortissimi di disagio in un ruolo che non gli appartiene, e la squadra lo sta progressivamente espellendo, preferendolo in altri ruoli. Montella avrà una quindicina di giorni per tirare le somme, e fare le scelte. In difesa non si può prescindere allo stato da Romagnoli, che sta crescendo di livello e riducendo gli errori individuali. La squadra paga errori tecnici, che sono la misura di un disagio individuale, figlio di insicurezza e dall'atteggiamento perdente di momenti passati di recente. Sta imparando a vincere, e vincere significa liberarsi dai vincoli mentali e giocare in libera espressione, facendo pesare valori tecnici che ci sono. La incoscienza di un diciottenne che in un momento di pathos spacca la partita con un gesto magnifico, eseguito in piena decontrazione, sia di esempio per qualche anziano, a cui non farebbe male esorcizzare i fischi e le paure con qualche bel tracciante di tanto in tanto, peraltro nel bagaglio personale. Talvolta si fa gol, talvolta quei gol, si è visto, fanno vincere. Dopo sette siamo terzi, e col punto perso a due dal termine con l'Udinese saremmo stati secondi col grande Napoli, miglior squadra della serie A, e dopo aver giocato con alcune tra le migliori. Non è un caso, se la linea di rendimento è ascendente potremmo rimanerci. Ma a gennaio bisogna completare un quadro colpevolmente scolorito su un lato. Mirabelli, fuori le unghie.
