Parliamo della condizione opposta al thread, ovvero che ci qualifichiamo alla Champions.
A quel punto la strada è una sola: fare una rosa per qualificarsi ancora (Per tanti anni) e andare avanti nella coppa fino alle eliminazioni dirette, dove si guadagnano i soldi veri e si attirano gli sponsor.
Dunque Elliott DEVE investire tanto nel caso, ne avrebbe tutto il vantaggio sia per i costi di ammortamento che per il valore stesso del club.
Dunque in parole povere per me la situazione è questa:
Donnarumma
Reina
Calabria XXX Romagnoli XXX
(Conti Caldara Musacchio RR)
Kessie XXX Paqueta
(XXX Bakayoko Hakan)
XXX Piatek XXX
(XXX Cutrone XXX)
Tutti quelli che non leggi sono da cedere.
Cutrone Hakan e RR li terrei solo a certe condizioni e come riserve.
A seconda di come riempiamo le XXX vediamo le vere ambizioni.
Ah in panchina metteteci chi vi pare.
Superfluo dire che me lo auguro fortemente, di andare in Champions. Come mi auguro che la proprietà abbia forti interessi nell'investire, più per motivi indiretti che per amore verso il club.
Poi sulla rosa, andiamo sui gusti personali che non discuto. Ti posso dare i miei che possono non corrispondere.
Caldara è una incognita, e per una volta potrebbe dirci anche bene, eh.
Bakayoko, non lo so, dipende dalla sua situazione contrattuale. Riconosco che è un buon elemento, anche se non mi fa impazzire. Sembra costi parecchio tenerlo/riscattarlo/pagarlo. Vediamo.
Kessie sono d'accordo nel tenerlo, ma a patto che cresca o venga fatto crescere concretamente, voglio dire, tramite manganellate a far male oppure con sapiente guida del coach.
Per il resto va bene tutto, soltanto che io non reggo Chalanoglu e RR. Non mi sembrano nemmeno da panchina, ma neanche per qualità tecniche, proprio per personalità. Io non sopporto giocatori ingobbiti e/o frustrati e senza determinazione.
Per l'allenatore va bene tutto. Essenziale che abbia idee chiare, e che sappia dare una impronta caratteriale e con un minimo di gioco. Non è necessario vedere la squadra schiacciare l'avversario per 90', ma nemmeno subirlo. Io adoro squadre equilibrate, che sanno in ogni momento cosa fare senza prendere imbarcate o estraniarsi dal gioco. Deve essere una squadra metodica, calma quando è il momento di essere calma e aggressiva quando serve. Senza essere per questo prevedibile e ingessata. Deve essere una squadra pensante e autocosciente.
Poi i singoli giocatori vanno e vengono. L'importante non sono il modulo o altre amenità come il 433, 4321, o xyz. Nel 2007, messo da parte che avevamo campioni, abbiamo spezzato le reni a tutto il mondo con una squadra di vecchietti e con una sola punta.