Milan: può arrivare Puig dal Barca

Djerry

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Puig é un Bennacer, ancora un pelino piú piccolo, ma la classe é simile.
Per me Puig ha la capacitá di scannerizzare i, campo e vedere linee di passaggio che giá adesso lo mettono nei top5 mondo nella specialitá.

Concordo sui dubbi fisici... sicuramente gli scout avranno tutto per mettere sulla bilancia pro e contro.

Di per se un calcio che non trova spazio per un talento come Puig.... ha qualcosa che non va.

Però Bennacer, un po' come Verratti, abbina una forza fisica negli appoggi e nelle gambe che Puig per me difficilmente riuscirà a strutturare, anche col lavoro.

Bennacer e Verratti a contrasto non li sposti, sono della famiglia di Kante, volendo Gattuso. Puig lì in mezzo a fare il lavoro dei nostri a centrocampo per me è impraticabile, a meno di una crescita muscolare che mi è sfuggita in questi mesi.

Si badi bene, io ho adorato Puig dalla prima amichevole in cui lo vidi, esattamente come Sensi. Non si può fare a meno di simpatizzare per quel feeling naturale.
Il problema è che ormai quelle robe lì sono fatte indifferentemente da giocatori 15 centimetri o 20 chili in più, il calcio va verso i Camavinga e Milinkovic-Savic.

Poiché ci accomuna l'NBA, mi pare lo stesso passaggio di consegne di circa 15 anni fa, quando dal playmaker mingherlino o dallo specialista tecnico con pochi muscoli nella parte alta si è passati a giocatori che facevano le stesse cose magari un pizzico meno bene ma con 15 centimetri e 30 chilogrammi in più.
Penso a LeBron e Durant su tutti.

Ecco, nel calcio il processo è arrivato più tardi, ma all'interno dello stesso involucro ormai agiscono fattispecie somatiche ed atletiche diverse che hanno cambiato il gioco.

Non so dove andremo, ma appunto i giovani sotto i 170 centimetri oggi protagonisti sono dei miracolati. 30 anni fa ogni squadra ne aveva almeno un paio titolarissimi.
Oggi pensare ad una coppia centrale che domina formata da Baresi e Costacurta purtroppo è utopia. E siamo qui a lamentarci perché il nostro capitano di 188 cm e quasi 80 kg non è veloce e non usa il fisico :lol:
 
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Però Bennacer, un po' come Verratti, abbina una forza fisica negli appoggi e nelle gambe che Puig per me difficilmente riuscirà a strutturare, anche col lavoro.

Bennacer e Verratti a contrasto non li sposti, sono della famiglia di Kante, volendo Gattuso. Puig lì in mezzo a fare il lavoro dei nostri a centrocampo per me è impraticabile, a meno di una crescita muscolare che mi è sfuggita in questi mesi.

Si badi bene, io ho adorato Puig dalla prima amichevole in cui lo vidi, esattamente come Sensi. Non si può fare a meno di simpatizzare per quel feeling naturale.
Il problema è che ormai quelle robe lì sono fatte indifferentemente da giocatori 15 centimetri o 20 chili in più, il calcio va verso i Camavinga e Milinkovic-Savic.

Poiché ci accomuna l'NBA, mi pare lo stesso passaggio di consegne di circa 15 anni fa, quando dal playmaker mingherlino o dallo specialista tecnico con pochi muscoli nella parte alta si è passati a giocatori che facevano le stesse cose magari un pizzico meno bene ma con 15 centimetri e 30 chilogrammi in più.
Penso a LeBron e Durant su tutti.

Ecco, nel calcio il processo è arrivato più tardi, ma all'interno dello stesso involucro ormai agiscono fattispecie somatiche ed atletiche diverse che hanno cambiato il gioco.

Non so dove andremo, ma appunto i giovani sotto i 170 centimetri oggi protagonisti sono dei miracolati. 30 anni fa ogni squadra ne aveva almeno un paio titolarissimi.
Oggi pensare ad una coppia centrale che domina formata da Baresi e Costacurta purtroppo è utopia. E siamo qui a lamentarci perché il nostro capitano di 188 cm e quasi 80 kg non è veloce e non usa il fisico :lol:

Discorso assolutamente condivisibile, l’unico appunto è che Puig é si lèggerò, ma é molto cattivo, quindi nei contrasti é piú tosto di quello che si potrebbe pensare.
Non so....

Se qualcuno dovesse pagare la clausola di Bennacer questa estate, la coppia Puig-Tonali a coprire il ruolo di regista non mi dispiacerebbe
 

Djerry

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Discorso assolutamente condivisibile, l’unico appunto è che Puig é si lèggerò, ma é molto cattivo, quindi nei contrasti é piú tosto di quello che si potrebbe pensare.
Non so....

Se qualcuno dovesse pagare la clausola di Bennacer questa estate, la coppia Puig-Tonali a coprire il ruolo di regista non mi dispiacerebbe

Molto interessante la tua valutazione, non avevo mai inquadrato Puig così tosto anche per giocare nei due in mezzo.

Ritratto in parte le mie perplessità allora, se è del filone Bennacer. Per altro rispetto al nostro direi che è pure più completo tecnicamente e più creativo, se ne facciamo un discorso di visione e regia.
 

Djici

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Discorso assolutamente condivisibile, l’unico appunto è che Puig é si lèggerò, ma é molto cattivo, quindi nei contrasti é piú tosto di quello che si potrebbe pensare.
Non so....

Se qualcuno dovesse pagare la clausola di Bennacer questa estate, la coppia Puig-Tonali a coprire il ruolo di regista non mi dispiacerebbe

La penso come te.

Bennacer e Torreira giocano ad altissimi livelli.
Ci riuscirà pure lui.
 
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Però Bennacer, un po' come Verratti, abbina una forza fisica negli appoggi e nelle gambe che Puig per me difficilmente riuscirà a strutturare, anche col lavoro.

Bennacer e Verratti a contrasto non li sposti, sono della famiglia di Kante, volendo Gattuso. Puig lì in mezzo a fare il lavoro dei nostri a centrocampo per me è impraticabile, a meno di una crescita muscolare che mi è sfuggita in questi mesi.

Si badi bene, io ho adorato Puig dalla prima amichevole in cui lo vidi, esattamente come Sensi. Non si può fare a meno di simpatizzare per quel feeling naturale.
Il problema è che ormai quelle robe lì sono fatte indifferentemente da giocatori 15 centimetri o 20 chili in più, il calcio va verso i Camavinga e Milinkovic-Savic.

Poiché ci accomuna l'NBA, mi pare lo stesso passaggio di consegne di circa 15 anni fa, quando dal playmaker mingherlino o dallo specialista tecnico con pochi muscoli nella parte alta si è passati a giocatori che facevano le stesse cose magari un pizzico meno bene ma con 15 centimetri e 30 chilogrammi in più.
Penso a LeBron e Durant su tutti.

Ecco, nel calcio il processo è arrivato più tardi, ma all'interno dello stesso involucro ormai agiscono fattispecie somatiche ed atletiche diverse che hanno cambiato il gioco.

Non so dove andremo, ma appunto i giovani sotto i 170 centimetri oggi protagonisti sono dei miracolati. 30 anni fa ogni squadra ne aveva almeno un paio titolarissimi.
Oggi pensare ad una coppia centrale che domina formata da Baresi e Costacurta purtroppo è utopia. E siamo qui a lamentarci perché il nostro capitano di 188 cm e quasi 80 kg non è veloce e non usa il fisico :lol:

Riguardo alla questione piccoletti, ti sottopongo una mia riflessione partita vedendo una delle ultime partite di Bennacer e che si riaggancia a questo post.

Innanzitutto il limite dell’interessante paragone con la NBA. La trasformazione li deriva da regole che premiano l'isolamento é che hanno fatto del pick and roll il fulcro di tutti gli attacchi NBA. Li lo scopo di fondo é forzare il cambio di marcatura facendo sì che un piccolo marchi un lungo e viceversa. Per disinnescare questa opzione si é andato su tutti atleti intorno ai 2m con grande apertura alare in grado di cambiare indifferentemente su tutti. Nel calcio questa esigenza si sente meno, perché puoi distribuire meglio i compiti a seconda delle zone di campo. Certo non dover “tappare buchi” é meglio che essere costretti a farlo.

Riguardo ai piccoletti invece, stavo considerando che un tempo il giocatore che creava superioritá numerica lavorava a 20m dalla porta o sull’ala.
Adesso con le squadre che pressano alte, molte giocate che creano superioritá numerica avvengono a 80m dalla porta avversaria. Avere un giocatore in grado con la giocata di far saltare la prima linea del pressing avversario spesso ti crea grosse opportunitá. Certo ti espone a rischi (ricordiamo soprattutto il primo Bennacer?), ma se l’interprete é bravo é li che la giocata del genio fa la differenza.
Per questo un giocatore con baricentro basso e rapiditá negli appoggi é diventato fondamentale in moltissime squadre: Bennacer, Arthur, Sensi, Thiago, Kimmich, Verratti...... Giocatori in grado di aprirti le praterie della metà campo avversaria con una giocata a 80m dalla porta.

In questo Puig sarebbe un grande interprete.
 

Rivera10

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Però Bennacer, un po' come Verratti, abbina una forza fisica negli appoggi e nelle gambe che Puig per me difficilmente riuscirà a strutturare, anche col lavoro.

Bennacer e Verratti a contrasto non li sposti, sono della famiglia di Kante, volendo Gattuso. Puig lì in mezzo a fare il lavoro dei nostri a centrocampo per me è impraticabile, a meno di una crescita muscolare che mi è sfuggita in questi mesi.

Si badi bene, io ho adorato Puig dalla prima amichevole in cui lo vidi, esattamente come Sensi. Non si può fare a meno di simpatizzare per quel feeling naturale.
Il problema è che ormai quelle robe lì sono fatte indifferentemente da giocatori 15 centimetri o 20 chili in più, il calcio va verso i Camavinga e Milinkovic-Savic.

Poiché ci accomuna l'NBA, mi pare lo stesso passaggio di consegne di circa 15 anni fa, quando dal playmaker mingherlino o dallo specialista tecnico con pochi muscoli nella parte alta si è passati a giocatori che facevano le stesse cose magari un pizzico meno bene ma con 15 centimetri e 30 chilogrammi in più.
Penso a LeBron e Durant su tutti.

Ecco, nel calcio il processo è arrivato più tardi, ma all'interno dello stesso involucro ormai agiscono fattispecie somatiche ed atletiche diverse che hanno cambiato il gioco.

Non so dove andremo, ma appunto i giovani sotto i 170 centimetri oggi protagonisti sono dei miracolati. 30 anni fa ogni squadra ne aveva almeno un paio titolarissimi.
Oggi pensare ad una coppia centrale che domina formata da Baresi e Costacurta purtroppo è utopia. E siamo qui a lamentarci perché il nostro capitano di 188 cm e quasi 80 kg non è veloce e non usa il fisico :lol:

Posso essere d' accordo con te per quanto riguarda una base atletica di contorno altrimenti rischi di fare la fine dei Giovinco e dei Bojan ma nel calcio il fattore fondamentale è costituito dalla tecnica. Ah, fatico a credere che Baresi, Costacurta o un Pujol in questo calcio non saprebbero essere efficaci come un tempo. Baresi non era un colosso ma grazie al tempismo di testa era difficile batterlo. Idem un Cannavaro o un Pujol.
 

Djerry

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Riguardo alla questione piccoletti, ti sottopongo una mia riflessione partita vedendo una delle ultime partite di Bennacer e che si riaggancia a questo post.

Innanzitutto il limite dell’interessante paragone con la NBA. La trasformazione li deriva da regole che premiano l'isolamento é che hanno fatto del pick and roll il fulcro di tutti gli attacchi NBA. Li lo scopo di fondo é forzare il cambio di marcatura facendo sì che un piccolo marchi un lungo e viceversa. Per disinnescare questa opzione si é andato su tutti atleti intorno ai 2m con grande apertura alare in grado di cambiare indifferentemente su tutti. Nel calcio questa esigenza si sente meno, perché puoi distribuire meglio i compiti a seconda delle zone di campo. Certo non dover “tappare buchi” é meglio che essere costretti a farlo.

Riguardo ai piccoletti invece, stavo considerando che un tempo il giocatore che creava superioritá numerica lavorava a 20m dalla porta o sull’ala.
Adesso con le squadre che pressano alte, molte giocate che creano superioritá numerica avvengono a 80m dalla porta avversaria. Avere un giocatore in grado con la giocata di far saltare la prima linea del pressing avversario spesso ti crea grosse opportunitá. Certo ti espone a rischi (ricordiamo soprattutto il primo Bennacer?), ma se l’interprete é bravo é li che la giocata del genio fa la differenza.
Per questo un giocatore con baricentro basso e rapiditá negli appoggi é diventato fondamentale in moltissime squadre: Bennacer, Arthur, Sensi, Thiago, Kimmich, Verratti...... Giocatori in grado di aprirti le praterie della metà campo avversaria con una giocata a 80m dalla porta.

In questo Puig sarebbe un grande interprete.

Mi prudono le dita sugli stimoli che proponi, super interessante. :lol:
Però mi limito a due dettagli:

1: sicuramente il ruolo del pick and roll rientra tra le trasformazioni del gioco che diciamo, però il modello più vincente degli ultimi 30 anni di fatto non lo utilizzava per niente nel playbook offensivo, e mi riferisco alla Triangle di Winter.
Un tempo Dan Peterson in telecronaca faceva la conta del quintetto coi numeretti: 1 Play, 2 Guardia, 3 Ala piccola, 4 Ala grande, 5 Centro.

Ma da quando sono comparsi profili di 210 centimetri che giocavano perimetrali come se niente fosse e tiravano col 40% da tre (Nowitzki), o animali da 100 chili che portano palla e la passano come un play, di colpo quegli spazi che sono sempre gli stessi (28 x 15 metri) si sono subito ristretti, perché quella stessa palla che un tempo passava ora viene intercettata o stoppata.

Risultato? I lunghi ed il post basso, che occupavano area e zona interne, sono diventati come dei panda, una specie in via di estinzione. E la necessità primaria è diventata allargare il campo, perché se intasi gli spazi non c'è più attacco.
Lunghi come Brook Lopez e DeMarcus Cousins, che mai nella vita pensavano di dover mettere il naso a 10 metri da canestro, si sono trovati a diventare quasi specialisti da 3 per allargare il campo.

E' un percorso, quindi c'è da un lato il discorso pick and roll che giustamente fai tu e dall'altro gli omogenizzati che fanno venire fuori profili fisico-atletici impensabili negli anni '80, oltre alle regole (tre secondi difensivi, linea da tre sempre più indietro) che rincorrono il gioco. Magari anche un pizzico di contaminazione del modello di formazione europea (Kukoc, Dirk) ed il brutto vizio dei college NCAA anni '90 di guardare al fisico e non ai fondamentali come un tempo.

2: se ci si pensa, il simbolo di quel processo che perfettamente citi è esploso proprio da noi con una figura che ha cambiato il gioco del calcio, l'unica vera rivoluzione tattica degli ultimi 30 anni, per me persino prima e più del Barca dei piccoletti.
Sto parlando di Andrea Pirlo, trequartista tra i tanti senza un futuro tra le linee avanzato, che diventa mediano basso regista in centrocampo di altri due offensivi (Rui e Seedorf). Lippi ha preso questo modello e ci ha vinto un Mondiale, per certi versi.

Ad onor del vero il tutto nasce a Brescia con Carletto Mazzone, dove guarda caso si aggirava Guardiola. Il cerchio si chiude lì, il calcio si trasforma sulla A4 tra Milano e Brescia per me :lol:
 
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