Duole dirlo di un simile campione, ma Higuain è in condizioni fisiche ed emotive impresentabili per le nostre esigenze attuali. Sui motivi, potremmo discettare a lungo, ma non abbiamo tutto questo tempo per dare soluzione ai suoi problemi. La corsa al quarto posto è importante quanto dura, ed abbiamo bisogno di gente almeno motivata. Lui evidentemente non lo è. Vi è la possibilità che da Sarri ritorni rapidamente il goleador che è, ma può anche darsi che ciò non accada, per un declino psicofisico che alla sua età sarebbe pure da mettere in conto. È un rischio che vale trentasette milioni di euro entro i prossimi cinque mesi, oltre ai diciotto già spesi, che a questo punto il club non si sente di correre, e che il Chelsea invece vorrebbe correre. Non è anormale quanto sta accadendo, nelle anormali condizioni di forma dell'ottimo, eppur fragile, Gonzalo, con cui egli si è presentato in uscita da Torino. Personalmente ne siamo delusi, ma i nostri sentimenti di tifosi contano giustamente nulla. Contano, come sempre, i fatti, e l'interesse superiore del club. Se il polacco arriverà, sarà ovviamente il benvenuto, e sarà ampiamente sostenuto da tutti, come è doveroso che sia. Ha l'aria del tipo tosto, concreto, affamato di gloria, e le uniche sponde che fa sono quelle per accompagnare il pallone in porta. Un buon biglietto da visita, che speriamo non perda pure lui sulla strada per Milano.