Milan: Osti nel mirino. Ma è stimato. Il club riflette.

Lineker10

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Io son sempre convinto che le responsabilità della preparazione atletica siano dell’allenatore. L’allenatore vuole fare un tipo preciso di calcio e lo comunica al preparatore che programma la parte atletica degli allenamenti per adattare i muscoli dei calciatori a quel calcio. Il mirino dovrebbe essere puntato altrove, ma figuriamoci.
Beh si certo, sono d'accordo con te.

Giocando ogni tre giorni, voler praticare un calcio all'arma bianca con rincorse a tutto campo, ogni volta e contro qualunque avversario oltretutto, direi che logicamente espone i giocatori a infortuni muscolari, in particolare i difensori centrali che spesso si trovano a fare rincorse avanti e indietro per tutta la partita, senza copertura, in uno contro uno pericolosissimi, sempre sul filo del rasoio.

Basta alla fine guardare semplicemente le partite e come giochiamo. Noi siamo sempre in affanno, cerchiamo di alzare il ritmo senza avere il livello tecnico per reggerlo, cosi facciamo una marea di errori e ci troviamo a dover rincorrere l'avversario, fuori posizione, quasi sempre in uno contro uno pericolosi. Un gioco assurdo, dispendioso, pericoloso tatticamente, che reggiamo a malapena per mezz'ora prima di scoppiare. In un contesto simile, per me, sembra logico esporsi al rischio infortuni.

Se devo guardare alla causa tecnica principale, direi che sia l'assenza del centrocampo. E' un reparto inesistente per noi, vuoto, che non regge ne i ritmi ne il livello tecnico delle partite, sempre soverchiato da tutti gli avversari, anche dal Lecce. Senza mediani, senza copertura, "senza struttura" come lo ha definito Walter Sabatini.

La situazione drammatica che stiamo vivendo è il fallimento, per me ampiamente prevedibile, dell'intero progetto tecnico, del quale sono responsabili l'allenatore e la dirigenza. I preparatori sono esecutori alla fine, in un calcio oltretutto dove ormai ci si allena pochissimo sul lato atletico, tra sedute di recupero e quelle di preparazione al match successivo.

A pagare dovrebbero essere i responsabili veri di questo scempio, invece si fa la solita ricerca del capro espiatorio.
 

Swaitak

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per la società non è lo staff il colpevole, allora chi sarebbe ?
non si può dire che si giochi troppo, perchè questo vale per tutti e in più la nostra rosa non è anagraficamente più anziana degli altri anzi il contrario
Si sa che è la mamma di lukaka la colpevole
 

shevchampions

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Beh si certo, sono d'accordo con te.

Giocando ogni tre giorni, voler praticare un calcio all'arma bianca con rincorse a tutto campo, ogni volta e contro qualunque avversario oltretutto, direi che logicamente espone i giocatori a infortuni muscolari, in particolare i difensori centrali che spesso si trovano a fare rincorse avanti e indietro per tutta la partita, senza copertura, in uno contro uno pericolosissimi, sempre sul filo del rasoio.

Basta alla fine guardare semplicemente le partite e come giochiamo. Noi siamo sempre in affanno, cerchiamo di alzare il ritmo senza avere il livello tecnico per reggerlo, cosi facciamo una marea di errori e ci troviamo a dover rincorrere l'avversario, fuori posizione, quasi sempre in uno contro uno pericolosi. Un gioco assurdo, dispendioso, pericoloso tatticamente, che reggiamo a malapena per mezz'ora prima di scoppiare. In un contesto simile, per me, sembra logico esporsi al rischio infortuni.

Se devo guardare alla causa tecnica principale, direi che sia l'assenza del centrocampo. E' un reparto inesistente per noi, vuoto, che non regge ne i ritmi ne il livello tecnico delle partite, sempre soverchiato da tutti gli avversari, anche dal Lecce. Senza mediani, senza copertura, "senza struttura" come lo ha definito Walter Sabatini.

La situazione drammatica che stiamo vivendo è il fallimento, per me ampiamente prevedibile, dell'intero progetto tecnico, del quale sono responsabili l'allenatore e la dirigenza. I preparatori sono esecutori alla fine, in un calcio oltretutto dove ormai ci si allena pochissimo sul lato atletico, tra sedute di recupero e quelle di preparazione al match successivo.

A pagare dovrebbero essere i responsabili veri di questo scempio, invece si fa la solita ricerca del capro espiatorio.
Si sono d'accordo con quello che dici. A me però piacerebbe molto vedere il Milan giocare in modo più semplice per valutare i giocatori, che a differenza tua ritengo più che buoni in generale. Ma ci sta, sono opinioni.

Per me la cosa aberrante di tutto quello che giustamente scrivi, oltre agli infortuni, è che il risultato di ogni partita è un caso. Se col Dortmund avessimo vinto noi 3-1 chi avrebbe detto qualcosa? e se fosse finita in pareggio?

Se con la Fiorentina avessimo pareggiato, qualcuno avrebbe potuto dire nulla? E contro il Napoli, se fosse finita 3 a 2, o 2 a 3, qualcuno si sarebbe potuto lamentare? E col Lecce?

Ogni santa partita è da 1X2. Il risultato è figlio del caso più totale. E quest'anno più che in passato, invece di correggere gli sbandi e le imbarcate dell'anno scorso, hanno deciso di inseguire ancora di più questa filosofia. Una follia.
 

Alkampfer

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la colpa di chi è ? dell'allenatore ? dei preparatori? ma va.
la colpa è di milanworld, anzi, degli amministratori di milanworld.
pentitevi!
 

Lineker10

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Si sono d'accordo con quello che dici. A me però piacerebbe molto vedere il Milan giocare in modo più semplice per valutare i giocatori, che a differenza tua ritengo più che buoni in generale. Ma ci sta, sono opinioni.

Per me la cosa aberrante di tutto quello che giustamente scrivi, oltre agli infortuni, è che il risultato di ogni partita è un caso. Se col Dortmund avessimo vinto noi 3-1 chi avrebbe detto qualcosa? e se fosse finita in pareggio?

Se con la Fiorentina avessimo pareggiato, qualcuno avrebbe potuto dire nulla? E contro il Napoli, se fosse finita 3 a 2, o 2 a 3, qualcuno si sarebbe potuto lamentare? E col Lecce?

Ogni santa partita è da 1X2. Il risultato è figlio del caso più totale. E quest'anno più che in passato, invece di correggere gli sbandi e le imbarcate dell'anno scorso, hanno deciso di inseguire ancora di più questa filosofia. Una follia.
E' vero, siamo una squadra caotica, senza equilibrio e senza logica, che sta in piedi per tratti di partita finche reggono entusiasmo e voglia di sacrificarsi oltre i propri limiti.
Hai mai visto gestire una partita? Mai, perchè non siamo in grado.

Dopo il pareggio di Lecce, dove l'abbiamo scampata perchè meritavano di vincere loro eccome, Pioli in conferenza va a dire che il problema è non aver segnato il 3-0... questo la dice lunga sull'assurdità del tutto. E' proprio l'intero progetto tecnico a non avere ne capo ne coda, io lo dico dalle prime mosse di mercato questa estate, per ora il campo purtroppo conferma tutte le mie critiche.

Riguardo i singoli, è difficile giudicarli. Se anche fossero piu che buoni come dici tu, è l'insieme che è assurdamente costruito, è una roba da videogioco, staccata completamente dalla realtà.
Col Dortmund per dire abbiamo giocato con Reijnders e Adli mediani. Ora fermiamoci un attimo, ma è una mediana equilibrata? Come avremmo dovuto fare a schermare la difesa e infastidire gli ottimi trequartisti del Dortmund? E' ovvio che una volta scoppiati fisicamente, con due mediani del genere, vai in barca e ti entrano da tutte le parti.
La flessione di Theo, per esempio, secondo me è dovuta al fatto che lui vede prima di noi che quando sale come fa di solito, con due passaggi gli si infilano alle spalle, che non c'è copertura, vedi il goal subito nel derby oppure l'espulsione contro la Juve. I giocatori in campo secondo me la percepiscono questa mancanza di equilibrio, l'assurdità tattica con cui siamo costruiti.

Giocare piu semplice aiuterebbe ad avere meno infortuni, perchè magari giocando un po' sottoritmo ogni tanto serve anche a rifiatare e gestire le energie, ma questa squadra, per me, è inallenabile. Non sta in piedi con nessuno stile di gioco e nessuno schema perchè a metà campo manca tutto a livello tattico e difensivo, prima di tutto. Un minimo minimo di senso lo abbiamo con Musah o Pobega, ma poca roba.
 

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GDS: Matteo Osti gode di grande popolarità tra i tifosi rossoneri: insolito per un preparatore atletico, una figura che lavora dietro le quinte. Online è invece considerato un protagonista e gli è affidata la parte del cattivo. Ai milanisti che lo ritengono il principale colpevole della salute (cagionevole) dei muscoli di Kalulu, Leao, Thiaw... Osti può opporre il titolo di miglior preparatore del 2021-22, l’anno dello scudetto. Premiato con il Cronometro d’Oro dai suoi stessi colleghi. «Ormai sono vent’anni che faccio questo mestiere ed è davvero un grande onore aver raggiunto questo obiettivo», disse allora. Classe 1971, originario di Ostiglia, in provincia di Mantova, Osti
in Serie A ha curato la preparazione atletica del Chievo nel 2010, poi del Palermo. Al Bologna nel 2011 è iniziata la collaborazione con Stefano Pioli, proseguita con Lazio, Inter, Fiorentina e Milan. Per la società l’allenatore e il suo staff non sono i principali responsabili dei tanti stop fisici della rosa rossonera: al massimo, partecipano alla colpa. Che per certi versi è anche riconosciuta: «Cercheremo di capire il perché di tanti infortuni, il dato mi preoccupa» ammette Pioli. Mentre non si è verificata la previsione fatta prima di Milan-Fiorentina: «La sosta ci è servita per cercare qualche soluzione, sono sicuro che i numeri sugli infortuni miglioreranno in futuro». In ogni caso è inevitabile che all’esterno si associ il lavoro del preparatore atletico alla tenuta fisica della squadra

E anche dentro Milanello una riflessione sui metodi di lavoro di Osti e dello staff sarà fatta di nuovo. Solo dieci giorni fa lo stesso Osti aveva partecipato come relatore al convegno “Il nuovo calcio” dove era stato ascoltato come esperto di «allenamenti ad alta velocità ed intensità nel gioco del calcio». Nell’oc- casione aveva spiegato: «I cardini del nostro lavoro? Consapevolezza e responsabilità. Il calciatore va coinvolto anche durante il lavoro atletico, ne è parte attiva. Per questo puntiamo a coinvolgere il più possibile anche chi gioca meno. Non è raro vedere giocatori a lavoro, anche un’ora dopo la fine della seduta. Restano a recuperare, imparano a gestirsi». Curiosità: un precedente analogo, con il preparatore atletico sul banco degli imputati, aveva già coinvolto il club nel 2017. Il Milan di Montella, molle e scarico in alcune uscite, individuò il colpevole in Emanuele Marra, addetto alla preparazione. La società decise di allontanarlo

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