Milan: ora Furlani, Moneyball, Moncada e Pioli.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Zlatan87

Junior Member
Registrato
18 Luglio 2018
Messaggi
727
Reaction score
225
Ma la rata del prestito ad Elliott è stata rimborsata? Sì? ok allora tutto bene...
ma è stata una compravendita normale dicevano, lo fanno tutti...
strozzini maledetti
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
23,935
Reaction score
21,806
Mi chiedevo se potesse esistere una "sfiga" peggiore, sportivamente parlando.
Si sono allineati tutti i pianeti nel modo peggiore possibile, per ritrovarci questa gente al Milan dopo l'era berlusconiana.
Un concentrato di criminali, cinesi fake, prestanomi, speculatori internazionali, buffoni italo americani, elite giudaica, tutti sul nostro Milan.

Credo che un Manenti qualunque sarebbe stato meglio, perché ti avrebbe consentito di fare tabula rasa ripartendo dalle ceneri con anni di anticipo. Ora la distruzione sarà lenta e logorante.

Ogni giorno che passa il Milan si fa sempre più lontano. Piano piano la stella diventerà sempre più debole, fino a non essere più visibile.

E sta accadendo ora, in questo momento.

Le 7 CL diventeranno come i 7 scudetti della Pro-Vercelli.
 
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
34,610
Reaction score
12,182
A calcio mica si vince con i calciatori, mica si aumentano i ricavi con le vittorie. Giammai!
Leggi letterale, dare tutto ai calciatori crea uno spirale negativa.
Non ha detto che prendere giocatori forti crea una spirale negativa.

Provo a tradurre dal Furlanese: se non ci possiamo ampiamente permettere un calciatore, questo non verrà preso.

Male per noi, sensato se pagassi io.
 
Registrato
7 Gennaio 2021
Messaggi
7,872
Reaction score
4,057
Il money ball senza filtri nel calcio italiano e al Milan è pericoloso, non è il baseball americano.

- i dati dicono della pressione di giocare a San siro? Bisogna esser fuoriclasse o figli di buona donna per giocarci. Chi non ha una qualità estrema o non ha una personalità spiccatissima fa sempre una fatica bestiale.
- Berardi sarebbe tipo messi come dati di goal e assist ma con Berardi sappiamo tutti che finiremmo sesti
- i dati dicono che serve una base italiana in squadra per vincere? O vogliamo fare lo scouting che han fatto gli americani del Venezia anno scorso di sconosciuti e con il quale sono filati dritti in serie B?
- i dati dicono di quanto sia importante avere dei tonali, in rosa? Tonali al 90’ sotto di un goal, stremato, sono CERTO che va a proporsi in avanti, perché spinto dal cuore, dalla sua anima milanista. Ci va anche senza gambe. Come contro la Lazio anno scorso. In quelle situazioni li drammatiche, conta eccome il cuore. Nei dati viene valutato?
- i dati di un attaccante islandese son paragonabili alle difese chiuse che si trova in Italia? Che fine ha fatto HAUGE? Epppure era il classico acquisto moneyball.

Maldini ci metteva il buon senso, giusto o sbagliato ma solo a favore del Milan.
 
Ultima modifica:

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
31,509
Reaction score
18,194
Sono andato a ripescare una delle prime dichiarazioni di Furlani, un anno fa:
"I prossimi passi da fare sono, numero uno, investire nel business fino all’ultimo euro; dare tutto per i giocatori crea una spirale negativa, bisogna investire anche per aumentare i ricavi. Numero due: sviluppare lo stadio e raggiungere i top club europei. Numero tre: lavorare con la propria Lega".

Credo non si uscirà di una virgola da questo sentiero.
La parte in grassetto dice praticamente tutto.
Insomma vedo che riflettendo su quanto detto dai personaggi in gioco alla fine si arriva a questa conclusione no?

Per me è abbastanza chiaro cosa ci aspetti. Potra piacere o meno, ma tant'è.
 
Registrato
8 Febbraio 2019
Messaggi
18,076
Reaction score
10,138
Il money ball senza filtri nel calcio italiano e al Milan è pericoloso, non è il baseball americano.

- i dati dicono della pressione di giocare a San siro? Bisogna esser fuoriclasse o figli di buona donna per giocarci. Chi non ha una qualità estrema o non ha una personalità spiccatissima fa sempre una fatica bestiale.
- Berardi sarebbe tipo messi come dati di goal e assist ma con Berardi sappiamo tutti che finiremmo sesti
- i dati dicono che serve una base italiana in squadra per vincere? O vogliamo fare lo scouting che han fatto gli americani del Venezia anno scorso di sconosciuti e con il quale sono filati dritti in serie B?
- i dati dicono di quanto sia importante avere dei tonali, tifosi milanisti, in rosa? Tonali al 90’ sotto di un goal, stremato, sono CERTO che va a proporsi in avanti, perché spinto dal cuore, dalla sua anima milanista. Ci va anche senza gambe. Come contro la Lazio anno scorso. In quelle situazioni li drammatiche, conta eccome il cuore. Nei dati viene valutato?
- i dati di un attaccante islandese son paragonabili alle difese chiuse che si trova in Italia? Che fine ha fatto HAUGE? Epppure era il classico acquisto moneyball.

Maldini ci metteva il buon senso, giusto o sbagliato ma solo a favore del Milan.

i dati nello sport sono sempre più importanti, e anche tante big le usano. Ma come dici giustamente, ci sono tanti valori intangibili che soprattutto quando si sale di livello diventano ancora più importanti. Un conto è fare MoneyBall al Tolosa, un conto al Milan.
 

Toby rosso nero

Moderatore
Membro dello Staff
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
47,130
Reaction score
32,312
Sono andato a ripescare una delle prime dichiarazioni di Furlani, un anno fa:
"I prossimi passi da fare sono, numero uno, investire nel business fino all’ultimo euro; dare tutto per i giocatori crea una spirale negativa, bisogna investire anche per aumentare i ricavi. Numero due: sviluppare lo stadio e raggiungere i top club europei. Numero tre: lavorare con la propria Lega".

Credo non si uscirà di una virgola da questo sentiero.
La parte in grassetto dice praticamente tutto.

Se si fa una collezione delle dichiarazioni che questa gente ha rilasciato nel corso degli anni, e purtroppo ho il difetto di avere una grande memoria e le ricordo tutte per filo e per segno, chi vive il calcio in una certa maniera (diciamo quella classica e normale), può preparare il cappio al collo.
 

Devil man

Well-known member
Registrato
6 Luglio 2017
Messaggi
7,706
Reaction score
4,004
@admin fino a quando Cardinale va via come forma di protesta possiamo trasformare questo forum, nel forum del AC Monza ?




sono serio
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,210
Reaction score
41,431
La GDS in edicola conferma le numerose news di ieri sul nuovo Milan che si concentrerà sui giovani e con Cardinale più presente. Non arriveranno nuovi dirigenti. A gestire tutto il mercato sarà Furlani (che è stato protagonista anche nel rinnovo di Leao) supportato da Moncada che avrà un ruolo in prima linea. E poi Cardinale crede molto nel moneyball, ovvero ne giocatori selezionati in base ai dati. Quindi il Milan si appoggerà sempre più su Beane guru del playrer trading. E lo stesso potrà succedere con Bornn che si occupa di analisi dei dati e che ha programmato la scalata del Tolosa. Pioli, come ampiamente riferito, resterà in panchina.

CorSera: Cardinale ne è convinto. Il Moneyball è la strada giusta anche per il suo Milan. Il primo a sapere che si tratta di un modello inedito nel nostro Paese è proprio Cardinale, il quale però è profondamente convinto di come la sua organizzazione manageriale possa essere trainante per tutto il sistema calcio italiano. Il business plan dell’uomo di Philadelphia è chiaro: trasformare il club in una media company. Per lui i club sportivi sono «aziende di cultura»: devono occuparsi dei diritti tv, della vendita dei biglietti, di creare contenuti social, di seguire tutte quelle connessioni sport-moda-musica-intrattenimento che per i giovani sono naturali. Devono, ovviamente, avere anche uno stadio di proprietà. Cardinale d’altra parte ripete spesso un concetto che rivela molto della sua filosofia: «Nel calcio oggi non è più una questione di soldi. Vent’anni fa presentarsi con un capitale era il vantaggio competitivo; oggi tutti hanno i soldi. Quindi devi essere il più intelligente. Non siamo il tipo di investitori che si presentano e comprano. Non firmiamo assegni, noi scriviamo business plan». E ancora: «Non iniziamo mai una frase con l’io ma sempre con il noi». Se da una parte dunque «condivisione» delle scelte è la parola chiave, il Maldini-pensiero si riassume nella parola «autonomia»: era impossibile andare d’accordo. Maldini è legato a doppio filo a Massara, quindi il destino del primo si porta dietro quello del secondo. A rivoluzione compiuta il Milan si darà una nuova organizzazione: i due non saranno sostituiti, ma ci sarà un lavoro di squadra, con Furlani, lo stesso Cardinale e un team «di esperti» che include il capo scouting Moncada.

Tuttosport: l
a decisione di dare una nuova composizione all’area sport del Milan da parte della proprietà rossonera covava, come logico, anche una contromossa strutturale che non faccia perdere tempo al club sul mercato, su cui le big d’Europa si sono già mosse, e che non vada a creare vuoti di potere deleteri per il Milan. Ecco perché la prima ipotesi circolata in serata è quella di un Gerry Cardinale più presente a Milano, quella che i tifosi social gli hanno sempre contestato essendo abituati a una struttura più canonica con presenza in loco nei momenti sia belli sia difficili. Ma Cardinale, fino a oggi, ha sempre dato piena fiducia ai suoi uomini che hanno gestito le varie aree del Milan, mentre lui si teneva costantemente aggiornato da New York.
Uno dei suoi manager più fidati è certamente l’amministratore delegato rossonero, Giorgio Furlani, che dovrebbe far confluire nella sua figura la responsabilità del calciomercato estivo, venendo affiancato dal capo dell’area scouting, Geoffrey Moncada, uomo da sempre molto stimato sia da Elliott sia da RedBird tanto è vero che lo hanno trattenuto a Milano, respingendo le sirene tentatrici di altre società che gli avrebbero voluto affidare la carica di direttore sportivo. E chissà che adesso non ci sia un implemento anche della parte tecnologica nella scelta dei giocatori e di profili più in linea con la visione societaria: under 25 forti, da prendere prima che i prezzi lievitino oltre una certa cifra e che sappiano apprendere il calcio di Stegfano Pioli che, sul tema, giovani ha sempre detto: «A me piace lavorarci, perché sono delle spugne e apprendono in fretta. L’importante è che siano forti». Ma qualche over 25, sia a parametro zero (Daichi Kamada da Francoforte) sia a buon prezzo (Ruben Loftus-Cheek dal Chelsea) saranno sicuramente monitorati. Non risultano contatti in corso con l’ex direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, ma non è da escludere che più avanti il Milan cerchi una figura di campo.


I PERCHE' DELL'ADDIO DI MALDINI QUI -) Maldini: i perché dell'addio. Cardinale in prima persona.

Milan-Gerry-Cardinale-Giorgio-Furlani-Paul-Singer-Gordon-Singer.jpg
up
 

Toby rosso nero

Moderatore
Membro dello Staff
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
47,130
Reaction score
32,312
La GDS in edicola conferma le numerose news di ieri sul nuovo Milan che si concentrerà sui giovani e con Cardinale più presente. Non arriveranno nuovi dirigenti. A gestire tutto il mercato sarà Furlani (che è stato protagonista anche nel rinnovo di Leao) supportato da Moncada che avrà un ruolo in prima linea. E poi Cardinale crede molto nel moneyball, ovvero ne giocatori selezionati in base ai dati. Quindi il Milan si appoggerà sempre più su Beane guru del playrer trading. E lo stesso potrà succedere con Bornn che si occupa di analisi dei dati e che ha programmato la scalata del Tolosa. Pioli, come ampiamente riferito, resterà in panchina.

CorSera: Cardinale ne è convinto. Il Moneyball è la strada giusta anche per il suo Milan. Il primo a sapere che si tratta di un modello inedito nel nostro Paese è proprio Cardinale, il quale però è profondamente convinto di come la sua organizzazione manageriale possa essere trainante per tutto il sistema calcio italiano. Il business plan dell’uomo di Philadelphia è chiaro: trasformare il club in una media company. Per lui i club sportivi sono «aziende di cultura»: devono occuparsi dei diritti tv, della vendita dei biglietti, di creare contenuti social, di seguire tutte quelle connessioni sport-moda-musica-intrattenimento che per i giovani sono naturali. Devono, ovviamente, avere anche uno stadio di proprietà. Cardinale d’altra parte ripete spesso un concetto che rivela molto della sua filosofia: «Nel calcio oggi non è più una questione di soldi. Vent’anni fa presentarsi con un capitale era il vantaggio competitivo; oggi tutti hanno i soldi. Quindi devi essere il più intelligente. Non siamo il tipo di investitori che si presentano e comprano. Non firmiamo assegni, noi scriviamo business plan». E ancora: «Non iniziamo mai una frase con l’io ma sempre con il noi». Se da una parte dunque «condivisione» delle scelte è la parola chiave, il Maldini-pensiero si riassume nella parola «autonomia»: era impossibile andare d’accordo. Maldini è legato a doppio filo a Massara, quindi il destino del primo si porta dietro quello del secondo. A rivoluzione compiuta il Milan si darà una nuova organizzazione: i due non saranno sostituiti, ma ci sarà un lavoro di squadra, con Furlani, lo stesso Cardinale e un team «di esperti» che include il capo scouting Moncada.

Tuttosport: l
a decisione di dare una nuova composizione all’area sport del Milan da parte della proprietà rossonera covava, come logico, anche una contromossa strutturale che non faccia perdere tempo al club sul mercato, su cui le big d’Europa si sono già mosse, e che non vada a creare vuoti di potere deleteri per il Milan. Ecco perché la prima ipotesi circolata in serata è quella di un Gerry Cardinale più presente a Milano, quella che i tifosi social gli hanno sempre contestato essendo abituati a una struttura più canonica con presenza in loco nei momenti sia belli sia difficili. Ma Cardinale, fino a oggi, ha sempre dato piena fiducia ai suoi uomini che hanno gestito le varie aree del Milan, mentre lui si teneva costantemente aggiornato da New York.
Uno dei suoi manager più fidati è certamente l’amministratore delegato rossonero, Giorgio Furlani, che dovrebbe far confluire nella sua figura la responsabilità del calciomercato estivo, venendo affiancato dal capo dell’area scouting, Geoffrey Moncada, uomo da sempre molto stimato sia da Elliott sia da RedBird tanto è vero che lo hanno trattenuto a Milano, respingendo le sirene tentatrici di altre società che gli avrebbero voluto affidare la carica di direttore sportivo. E chissà che adesso non ci sia un implemento anche della parte tecnologica nella scelta dei giocatori e di profili più in linea con la visione societaria: under 25 forti, da prendere prima che i prezzi lievitino oltre una certa cifra e che sappiano apprendere il calcio di Stegfano Pioli che, sul tema, giovani ha sempre detto: «A me piace lavorarci, perché sono delle spugne e apprendono in fretta. L’importante è che siano forti». Ma qualche over 25, sia a parametro zero (Daichi Kamada da Francoforte) sia a buon prezzo (Ruben Loftus-Cheek dal Chelsea) saranno sicuramente monitorati. Non risultano contatti in corso con l’ex direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, ma non è da escludere che più avanti il Milan cerchi una figura di campo.


I PERCHE' DELL'ADDIO DI MALDINI QUI -) Maldini: i perché dell'addio. Cardinale in prima persona.

Milan-Gerry-Cardinale-Giorgio-Furlani-Paul-Singer-Gordon-Singer.jpg

Pensavo che questo tizio è venuto due volte allo stadio, ha sentito tutto lo stadio cantare Pioli is On Fire, e ha basato ogni decisione su Pioli su questo fatto.

"Oh yeah, amazing song, people are happy this is great for media company!"
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto