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Ho capito il tuo pensiero, e per certi versi lo condivido.
Però per me il sapere il conoscere,l'abilità vengono prima dei soldi.
Non significa che non sono importanti ma se non hai conoscenze giuste vengono solo sperperati e siamo sempre al punto di partenza.
Chiedere agli sceicchi di PSG o City se sono contenti dei risultati dopo tutti quei soldi spesi.
E' finito il calcio dei ricconi, delle spesone, dei Dembelè pagati 180 mln o robe simili.
Quel calcio è morto e forse non tornerà più, non sorprende che il Milan sia in testa alla classifica o l'Atalanta sia stabile in Champions, anche la Real Sociedad in Spagna prima in classifica col Barcellona in crisi nera.
E' un calcio molto più giusto, corretto, io lo dicevo che avremmo dovuto inserirci perché i giocatori e i giovani giusti li avevamo, quello che mancava era la fame, l'entusiasmo, la voglia di inserirsi prepotentemente tra il vecchio calcio malato e il calcio postlockdown, chi si saprà muovere meglio con i giovani o sul mercato sfruttando poche risorse potrebbe trovarsi in una posizione di vantaggio mica da ridere.
I grandi giocatori non saranno richiamati dal grande club perché tutti i grandi giocatori non potranno giocare tutti assieme, perché i giocatori hanno dei costi e se aumenti i costi ma non vinci e sei al pari del Crotone come incassi da stadio è durissima anche per il Barcellona di turno che però ha una sola via, tornare indietro, tagliare le spese e ridimensionarsi a poco a poco. La stessa cosa che ha fatto la Juve e che dovrà fare ancora per diversi anni.
Questa era una logica che il coviddi ha rimesso al suo posto, almeno per il momento, approfittiamone e facciamoci trovare preparati, perché se l'Atalanta è andata a giocare una quasi semi di Champions con quella rosa lì, inferiore a questo Milan e non di poco, non siamo così lontani ma siamo molto più vicini di loro come progetto immediato per il futuro perché i giovani da noi sono la base della nostra rinascita e non una fase obbligata dalla fine del ciclo.