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Giornata decisiva quella di oggi per il futuro di Gigio Donnarumma. In giornata a Casa Milan è previsto l'incontro, altrettanto decisivo, tra Marco e Fassone e Mino Raiola. Il Milan metterà sul piatto l'offerta da 4,5 milioni di euro più bonus a stagione. Raiola rilancerà chiedendo una clausola rescissoria in caso di mancato ingresso alla Champions. Secondo le ultime indiscrezioni il Milan sarebbe propenso ad accettare la clausola (si parla di 50 milioni di euro). Ma la verità la conoscono solo i protagonisti.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta in edicola, se il Milan pretenderà l'inserimento della superclausola, Raiola è pronto alla rottura. Sale la tensione. Può accadere di tutto: rinnovo, fumata nera (rottura) o fumata grigia (rinvio). Su Donnarumma c'è sempre l'ombra del Real Madrid e del Manchester United.
Corriere della Sera: di tutta la vicenda, solo una cosa è sicura, Donnarumma non sarà venduto in questo mercato. La proprietà è stata chiara con Fassone: guai a cominciare il nuovo corso vendendo il portiere, comporterebbe danni d'immagine gravissimi, per non dire irrecuperabili. Tecnicamente la nuova società non si è mai opposta però all'inserimento di una clausola rescissoria, ma ad una condizione, non deve essere inferiore a 100 milioni di Euro.
Il Giornale: il Presidente YongHong Li ha colloqui quotidiani con Fassone. Ogni mattina David Han Li mette in contatto Fassone con YongHong Li, il Presidente in prima persona si informa di tutto quello che accade nel mondo Milan. E YongHong ripete una cosa a Fassone ogni mattina: "Non voglio passare alla storia come quello che ha venduto Donnarumma". Donnarumma non andrà da nessuna parte, anche in caso di mancato rinnovo contrattuale. Il Milan ha aperto all'inserimento di una clausola rescissoria nel contratto, ma di valore pari almeno a 100 milioni. Per il Presidente infatti Donnarumma non può valere meno di Belotti o Icardi.
Tuttosport: Raiola potrebbe accettare una clausola alta, attorno ai 100 milioni, ma solo se gli sarà garantita una corposa percentuale sulla rivendita (almeno il 20%).
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta in edicola, se il Milan pretenderà l'inserimento della superclausola, Raiola è pronto alla rottura. Sale la tensione. Può accadere di tutto: rinnovo, fumata nera (rottura) o fumata grigia (rinvio). Su Donnarumma c'è sempre l'ombra del Real Madrid e del Manchester United.
Corriere della Sera: di tutta la vicenda, solo una cosa è sicura, Donnarumma non sarà venduto in questo mercato. La proprietà è stata chiara con Fassone: guai a cominciare il nuovo corso vendendo il portiere, comporterebbe danni d'immagine gravissimi, per non dire irrecuperabili. Tecnicamente la nuova società non si è mai opposta però all'inserimento di una clausola rescissoria, ma ad una condizione, non deve essere inferiore a 100 milioni di Euro.
Il Giornale: il Presidente YongHong Li ha colloqui quotidiani con Fassone. Ogni mattina David Han Li mette in contatto Fassone con YongHong Li, il Presidente in prima persona si informa di tutto quello che accade nel mondo Milan. E YongHong ripete una cosa a Fassone ogni mattina: "Non voglio passare alla storia come quello che ha venduto Donnarumma". Donnarumma non andrà da nessuna parte, anche in caso di mancato rinnovo contrattuale. Il Milan ha aperto all'inserimento di una clausola rescissoria nel contratto, ma di valore pari almeno a 100 milioni. Per il Presidente infatti Donnarumma non può valere meno di Belotti o Icardi.
Tuttosport: Raiola potrebbe accettare una clausola alta, attorno ai 100 milioni, ma solo se gli sarà garantita una corposa percentuale sulla rivendita (almeno il 20%).