D'accordo, seguimi.
Il rosso di bilancio del Milan da un anno e mezzo viene ripianato da Elliot. Sono quattrini che non escono dalle tasche di Singer o del figlio *****@, sono soldi irrintracciabili e di oscura provenienza, come di natura per ogni hedge fund. In questo caso, c'è il forte sospetto (mi tengo stretto) che i quattrini sporchi siano capitale di rientro del vecchi lurido da isole esotiche.
A questo punto, intelligentemente chiederai: e che vantaggio avrebbe il vecchio lurido a tirar fuori soldi per il Milan, seppur di rientro? Ecco la risposta che ho già dato sopra: escono dalla finestra, rientrano dalla porta di servizio. Come quando sai 8 milioni di commissione a Raiola per Rodrigo Ely e poi te li spartisci in nero, come quando dai 3 milioni lordi a un lavapiatti franco-africano come Bakaye Traore più commissione a Damiani. E adesso, inventandosi commissioni, stipendi a decine di misteriosi individui del media centre, assumendo sempre più personale da provenienze sconosciute, gonfiando, gonfiando, gonfiando.
Ricordo che questa estate i dirigenti avevano fatto trapelare una previsione di perdita di 90 milioni, trasformatasi in 155 nel giro di tre mesi. Sono cifre talmente assurde, ridicole, prive di ogni fondamento logico, che pensar male, pensare il peggio possibile non solo è inevitabile, ma doveroso.
Chiditi anche perché tutte le vecchie truppe cammellate (Suma, Ordine, Pelleratti) nei giorni scorsi siano scese veementemente in campo in difesa di Elliott, una proprietà che ci sta purtando a livello contabile al peggior bilancio nella storia del calcio mondiale di club, e tecnicamente alle soglie della lotta per non retrocedere. Misteri.