Milan: nuova società per rifinanziare debito con Elliott.

AllanX

New member
Registrato
19 Febbraio 2017
Messaggi
727
Reaction score
6
Secondo quanto riportato da Milano Finanza in edicola oggi, 14 febbraio, il Milan starebbe pensando di creare una nuova società, una media company, ovvero una società veicolo con la quale gestire tutti gli asset del club: dallo stadio ai diritti tv passando per le sponsorizzazioni. Una "Good company", che possa garantire ricavi certi, attraverso la quale poi andare alla ricerca di un nuovo finanziamento da 250 milioni per liquidare definitivamente Elliott. Questa mossa permetterebbe di chiudere in utile il bilancio civilistico e garantire dividendi alla Rossoneri Sport Lux. Ciò permetterebbe di trovare i soldi per rimborsare Elliott dei 180 milioni di euro del debito di Yonghong Li. Sempre secondo Milano Finanza, sarebbe una mossa simile a quella portata avanti da Roma e Inter con Goldman Sachs, con una differenza:
La finanza in entrata verrebbe girata alla holding, che di fatto scaricherebbe gran parte del suo debito sul club. Se l'operazione andrà a buon fine, il debito del Milan aumenterà da 123 a 250 milioni mentre il debito di Yonghong Li scenderebbe da 180 a 53 milioni.

Premesso che non sono un esperto di finanza, la ricostruzione qui prospettata mi sembra quantomeno fantasiosa in quanto non capisco come farebbe mr Li a far "accollare" parte del suo debito personale alla nuova società nel cui patrimonio confluirebbero solo i "beni" del Milan che generano ricavi.
Aspettando l'opinione di utenti più esperti per il momento mi sbilancio dicendo la mia, ovvero che si tratta del solito terrorismo mediatico a cui ormai non faccio più nemmeno caso
 

Casnop

Senior Member
Registrato
27 Aprile 2015
Messaggi
10,451
Reaction score
172
Secondo quanto riportato da Milano Finanza in edicola oggi, 14 febbraio, il Milan starebbe pensando di creare una nuova società, una media company, ovvero una società veicolo con la quale gestire tutti gli asset del club: dallo stadio ai diritti tv passando per le sponsorizzazioni. Una "Good company", che possa garantire ricavi certi, attraverso la quale poi andare alla ricerca di un nuovo finanziamento da 250 milioni per liquidare definitivamente Elliott. Questa mossa permetterebbe di chiudere in utile il bilancio civilistico e garantire dividendi alla Rossoneri Sport Lux. Ciò permetterebbe di trovare i soldi per rimborsare Elliott dei 180 milioni di euro del debito di Yonghong Li. Sempre secondo Milano Finanza, sarebbe una mossa simile a quella portata avanti da Roma e Inter con Goldman Sachs, con una differenza:
La finanza in entrata verrebbe girata alla holding, che di fatto scaricherebbe gran parte del suo debito sul club. Se l'operazione andrà a buon fine, il debito del Milan aumenterà da 123 a 250 milioni mentre il debito di Yonghong Li scenderebbe da 180 a 53 milioni.
Sin dall'inizio, il punto vulnerabile della struttura finanziaria concepita da Li e Fassone era la natura della controllante del club, soggetto privo di patrimonio autonomo e senza attività, con mero diritto su dividendi sulle azioni Milan, attualmente inesistenti. Ci si orienterebbe dunque sulla struttura tradizionale di un debito prevalentemente in carico al soggetto patrimonializzato, in grado di garantire l'adempimento con i propri attivi e la capacità finanziaria con il circolante (incassi, sponsor, crediti commerciali, diritti). Tutto dipenderà dalla struttura finanziaria di questo debito, finanziamento a medio-lungo termine, ovvero debito mezzanino, parte debito parte investimento. Dalla Cina, evidentemente, non arriverebbero certezze sulla possibilità di estinguere quella posizione tramite una cessione di quote della controllante, come concepito prima del 3 marzo scorso, e si starebbe rivedendo l'intero allestimento. Dal punto di vista economico cambia ovviamente l'impatto del debito sui conti del club, stante la nuova e più pesante incidenza degli oneri finanziari, dal punto di vista patrimoniale la situazione è immutata sotto il profilo delle garanzie, che verrebbero semplicemente rese dal nuovo soggetto, una sorta di cassaforte, a totale controllo del club. La premura di liquidare Elliott è comprensibile, stante l'alto tasso di interessi, soprattutto sulla posizione della controllante. Al fondo, in ogni caso, deve esserci una netta inversione dei ricavi rispetto all'andamento attuale, altrimenti lo sforzo finanziario che si richiederà sarà tale da condizionare i progetti futuri. 250 milioni di euro, si vedrà con quale carico finanziario, rimane di massima una soglia sostenibile per un club delle capacità patrimoniali del Milan. :)
 

mandraghe

Membro e rettile
Registrato
10 Ottobre 2013
Messaggi
16,956
Reaction score
9,174
Secondo quanto riportato da Milano Finanza in edicola oggi, 14 febbraio, il Milan starebbe pensando di creare una nuova società, una media company, ovvero una società veicolo con la quale gestire tutti gli asset del club: dallo stadio ai diritti tv passando per le sponsorizzazioni. Una "Good company", che possa garantire ricavi certi, attraverso la quale poi andare alla ricerca di un nuovo finanziamento da 250 milioni per liquidare definitivamente Elliott. Questa mossa permetterebbe di chiudere in utile il bilancio civilistico e garantire dividendi alla Rossoneri Sport Lux. Ciò permetterebbe di trovare i soldi per rimborsare Elliott dei 180 milioni di euro del debito di Yonghong Li. Sempre secondo Milano Finanza, sarebbe una mossa simile a quella portata avanti da Roma e Inter con Goldman Sachs, con una differenza:
La finanza in entrata verrebbe girata alla holding, che di fatto scaricherebbe gran parte del suo debito sul club. Se l'operazione andrà a buon fine, il debito del Milan aumenterà da 123 a 250 milioni mentre il debito di Yonghong Li scenderebbe da 180 a 53 milioni.


In parole povere: dalla Cina non arriverà nemmeno un euro, il Milan si accollerà il nuovo debito post Elliott (sempre se sarà rifinanziato....) impegnando le sue entrate future e probabilmente autofinanziandosi attraverso la cessione di asset, cioè a dire la vendita di giocatori o l'accensione di contratti sui futuri ricavi del club. E vorrei capire come questo possa accadere stante le regole stringenti della UEFA.

Vediamo come va, ma ad occhio questa operazione sarebbe davvero una spada di damocle che penderebbe sul club che si ritroverebbe a dover garantire un debito nato per la sua acquisione (e fin qui diciamo che saremmo nella "norma") e a dover nello stesso tempo soddisfare le regole del SA.

Spiace che Fassone continui a tacere perché man mano che passano i mesi le sorti del Milan sembrano essere sempre meno rosee.

L'unica speranza è che dietro LI ci sia qualcuno con i veri soldi altrimenti siamo spacciati.
 

mandraghe

Membro e rettile
Registrato
10 Ottobre 2013
Messaggi
16,956
Reaction score
9,174
Sin dall'inizio, il punto vulnerabile della struttura finanziaria concepita da Li e Fassone era la natura della controllante del club, soggetto privo di patrimonio autonomo e senza attività, con mero diritto su dividendi sulle azioni Milan, attualmente inesistenti. Ci si orienterebbe dunque sulla struttura tradizionale di un debito prevalentemente in carico al soggetto patrimonializzato, in grado di garantire l'adempimento con i propri attivi e la capacità finanziaria con il circolante (incassi, sponsor, crediti commerciali, diritti). Tutto dipenderà dalla struttura finanziaria di questo debito, finanziamento a medio-lungo termine, ovvero debito mezzanino, parte debito parte investimento. Dalla Cina, evidentemente, non arriverebbero certezze sulla possibilità di estinguere quella posizione tramite una cessione di quote della controllante, come concepito prima del 3 marzo scorso, e si starebbe rivedendo l'intero allestimento. Dal punto di vista economico cambia ovviamente l'impatto del debito sui conti del club, stante la nuova e più pesante incidenza degli oneri finanziari, dal punto di vista patrimoniale la situazione è immutata sotto il profilo delle garanzie, che verrebbero semplicemente rese dal nuovo soggetto, una sorta di cassaforte, a totale controllo del club. La premura di liquidare Elliott è comprensibile, stante l'alto tasso di interessi, soprattutto sulla posizione della controllante. Al fondo, in ogni caso, deve esserci una netta inversione dei ricavi rispetto all'andamento attuale, altrimenti lo sforzo finanziario che si richiederà sarà tale da condizionare i progetti futuri. 250 milioni di euro, si vedrà con quale carico finanziario, rimane di massima una soglia sostenibile per un club delle capacità patrimoniali del Milan. :)

Non avevo letto il tuo puntuale intervento e mi pare di capire che, ahimé, è come ho detto sopra: niente nuovi investitori e situazione del club che sarà pesantemente condizionata dall'impatto del debito al quale si aggiungerebbe anche la costrizione del SA della UEFA.

AIUTO.
 

Dumbaghi

Bannato
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
23,425
Reaction score
69
In sostanza si torna alla situazione di debiti che c'era con Berlusconi.

Nessun problema, mi pare che nessuno parlasse di fallimento
 

mandraghe

Membro e rettile
Registrato
10 Ottobre 2013
Messaggi
16,956
Reaction score
9,174
In sostanza si torna alla situazione di debiti che c'era con Berlusconi.

Nessun problema, mi pare che nessuno parlasse di fallimento

Si, con la differenza però che prima Fininvest ripianava le perdite e quindi a monte c'era un soggetto solvibile che garantiva la continuità aziendale.

Ora purtroppo non sappiamo se LI è solvibile e di quanti soldi può disporre. Differenza non da poco, perché se LI non si dimostra affidabile difficilmente il Milan da solo potrebbe far fronte agli impegni derivanti da questa nuova situazione che si verrebbe a creare.

E l'immobilismo che ci affligge da agosto non mi fa essere tanto ottimista. E chissà se un giorno il signor Fassone ci dirà cosa diavolo è successo di così terrificante durante la tournée cinese.
 

Dumbaghi

Bannato
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
23,425
Reaction score
69
Si, con la differenza però che prima Fininvest ripianava le perdite e quindi a monte c'era un soggetto solvibile che garantiva la continuità aziendale.

Ora purtroppo non sappiamo se LI è solvibile e di quanti soldi può disporre. Differenza non da poco, perché se LI non si dimostra affidabile difficilmente il Milan da solo potrebbe far fronte agli impegni derivanti da questa nuova situazione che si verrebbe a creare.

E l'immobilismo che ci affligge da agosto non mi fa essere tanto ottimista. E chissà se un giorno il signor Fassone ci dirà cosa diavolo è successo di così terrificante durante la tournée cinese.

Sappiamo che il fatturato è superiore ai debiti, che potrebbero essere ripianati con cessioni o che, ma tanto il Milan sarà ceduto prima
 

corvorossonero

Senior Member
Registrato
16 Aprile 2015
Messaggi
14,786
Reaction score
1,480
Secondo quanto riportato da Milano Finanza in edicola oggi, 14 febbraio, il Milan starebbe pensando di creare una nuova società, una media company, ovvero una società veicolo con la quale gestire tutti gli asset del club: dallo stadio ai diritti tv passando per le sponsorizzazioni. Una "Good company", che possa garantire ricavi certi, attraverso la quale poi andare alla ricerca di un nuovo finanziamento da 250 milioni per liquidare definitivamente Elliott. Questa mossa permetterebbe di chiudere in utile il bilancio civilistico e garantire dividendi alla Rossoneri Sport Lux. Ciò permetterebbe di trovare i soldi per rimborsare Elliott dei 180 milioni di euro del debito di Yonghong Li. Sempre secondo Milano Finanza, sarebbe una mossa simile a quella portata avanti da Roma e Inter con Goldman Sachs, con una differenza:
La finanza in entrata verrebbe girata alla holding, che di fatto scaricherebbe gran parte del suo debito sul club. Se l'operazione andrà a buon fine, il debito del Milan aumenterà da 123 a 250 milioni mentre il debito di Yonghong Li scenderebbe da 180 a 53 milioni.

A poco a poco ci arriveranno tutti. Da quanto tempo dico che alla fine i "debiti di Li" ricadranno sul Milan?? Tempo al tempo.
Comunque questa è un'ottima mossa per rifinanziare. ;)
 
Alto