Milan: missione Coppa IT dopo 21 anni. Leao...

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Come riportato dal CorSera in edicola, il Milan stasera darà il via alla missione Coppa Italia: una maledizione che dura da 21 anni. L'ultima vittoria nel 2003: c'era Ancelotti in panchina. I rossoneri devono puntare a vincere il trofeo per due ragioni: come ha dimostrato ad esempio l’Inter in anni passati, alzare una coppa in primavera quando non vinci lo scudetto può cambiare il volto a una stagione, trasformandola da negativa a positiva. L’altra ragione è di natura economica, aspetto non trascurabile di questi tempi: arrivare in fondo porta una decina di milioni di euro ma soprattutto consente l’accesso alla Supercoppa, che col nuovo format della final four vanta un montepremi dorato da 23 milioni. Stasera Leao (che partirà dalla panchina) sarà un osservato speciale dopo i fischi di San Siro. Troppo spesso il ragazzo cade ancora nei suoi vizi, uscendo mentalmente dalla partita. Chissà che non sia proprio Zlatan, nel nuovo ruolo, a trovare ancora una volta il modo per entrare nella sua testa: ci riuscisse, sarebbe un colpo da fuoriclasse.

Stasera azzardo baby. La formazione QUI -) Milan: azzardo baby in coppa. La formazione.
 

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Come riportato dal CorSera in edicola, il Milan stasera darà il via alla missione Coppa Italia: una maledizione che dura da 21 anni. L'ultima vittoria nel 2003: c'era Ancelotti in panchina. I rossoneri devono puntare a vincere il trofeo per due ragioni: come ha dimostrato ad esempio l’Inter in anni passati, alzare una coppa in primavera quando non vinci lo scudetto può cambiare il volto a una stagione, trasformandola da negativa a positiva. L’altra ragione è di natura economica, aspetto non trascurabile di questi tempi: arrivare in fondo porta una decina di milioni di euro ma soprattutto consente l’accesso alla Supercoppa, che col nuovo format della final four vanta un montepremi dorato da 23 milioni. Stasera Leao (che partirà dalla panchina) sarà un osservato speciale dopo i fischi di San Siro. Troppo spesso il ragazzo cade ancora nei suoi vizi, uscendo mentalmente dalla partita. Chissà che non sia proprio Zlatan, nel nuovo ruolo, a trovare ancora una volta il modo per entrare nella sua testa: ci riuscisse, sarebbe un colpo da fuoriclasse.

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Come riportato dal CorSera in edicola, il Milan stasera darà il via alla missione Coppa Italia: una maledizione che dura da 21 anni. L'ultima vittoria nel 2003: c'era Ancelotti in panchina. I rossoneri devono puntare a vincere il trofeo per due ragioni: come ha dimostrato ad esempio l’Inter in anni passati, alzare una coppa in primavera quando non vinci lo scudetto può cambiare il volto a una stagione, trasformandola da negativa a positiva. L’altra ragione è di natura economica, aspetto non trascurabile di questi tempi: arrivare in fondo porta una decina di milioni di euro ma soprattutto consente l’accesso alla Supercoppa, che col nuovo format della final four vanta un montepremi dorato da 23 milioni. Stasera Leao (che partirà dalla panchina) sarà un osservato speciale dopo i fischi di San Siro. Troppo spesso il ragazzo cade ancora nei suoi vizi, uscendo mentalmente dalla partita. Chissà che non sia proprio Zlatan, nel nuovo ruolo, a trovare ancora una volta il modo per entrare nella sua testa: ci riuscisse, sarebbe un colpo da fuoriclasse.

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Come riportato dal CorSera in edicola, il Milan stasera darà il via alla missione Coppa Italia: una maledizione che dura da 21 anni. L'ultima vittoria nel 2003: c'era Ancelotti in panchina. I rossoneri devono puntare a vincere il trofeo per due ragioni: come ha dimostrato ad esempio l’Inter in anni passati, alzare una coppa in primavera quando non vinci lo scudetto può cambiare il volto a una stagione, trasformandola da negativa a positiva. L’altra ragione è di natura economica, aspetto non trascurabile di questi tempi: arrivare in fondo porta una decina di milioni di euro ma soprattutto consente l’accesso alla Supercoppa, che col nuovo format della final four vanta un montepremi dorato da 23 milioni. Stasera Leao (che partirà dalla panchina) sarà un osservato speciale dopo i fischi di San Siro. Troppo spesso il ragazzo cade ancora nei suoi vizi, uscendo mentalmente dalla partita. Chissà che non sia proprio Zlatan, nel nuovo ruolo, a trovare ancora una volta il modo per entrare nella sua testa: ci riuscisse, sarebbe un colpo da fuoriclasse.

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Non gliene frega niente come dimostra la formazione...
Nel 2003 le riserve facevano impallidire i titolari che abbiamo oggi: Tomasson, Redondo, Rivaldo, Simic... tanto per citarne alcuni che oggi sarebbero considerati i fuoriclasse della rosa.
 
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Non gliene frega niente come dimostra la formazione...
Nel 2003 le riserve facevano impallidire i titolari che abbiamo oggi: Tomasson, Redondo, Rivaldo, Simic... tanto per citarne alcuni che oggi sarebbero considerati i fuoriclasse della rosa.
Hai citato però un difensore mediocre, una punta discreta e due ex giocatori
 
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