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Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 15 aprile, Paolo Maldini ora pone le condizioni per restare al Milan. Il dirigente vorrebbe restare, per diverse ragioni (perchè è una bandiera del Milan e perchè il club rossonero deve ripartire). Ma non a tutti i costi. Per farlo, pone delle condizioni. Maldini vorrebbe un chiarimento pubblico con Gazidis e chiede di partecipare, a livello cruciale, alle decisioni riguardanti il prossimo mercato e la scelta dell'allenatore. Si continua a parlare di Rangnick, che lo stesso Maldini aveva già bocciato. Ed Elliott non ha preso bene quell'uscita, così come le vacanze in Florida dopo la sconfitta per 5-0 contro l'Atalanta. Gazidis continua a credere in Maldini, ma la scelta definitiva spetta solo all'ex capitano. Con delle condizioni.
Sempre la GDS: luci ed ombre sull'esperienza di Maldini al Milan da dirigente, fino ad ora. Dalla scelta di Giampaolo, per il quale Maldini ci ha messo la faccia, all'acquisto di Theo, chiuso in prima persona, passando per l'addio di Boban. Il grande freddo con Gazidis e con la proprietà è su Rangnick e sulla linea verde, che per lui non basta.
Obiettivamente Maldini è stato, ad oggi, una delusione. Il suo più grande errore è stato Giampollo, ma anche per il resto non mi ha dato grandi garanzie. Se proprio avessi dovuto scegliere, avrei dato una chance in più solo a Boban su cui mi ritrovo di più come temperamento e ambizioni.
Ma la storia è andata in altro modo.
Per come stanno le cose, tuttavia ora la permanenza di Paolo la riterrei positiva. Se è vero che è stata una voce in dissidio a Gazidis, Paolo serve. La mia fiducia verso Gazidis è sotto zero, quella verso Elliott nemmeno esiste, quindi pur con la sua inesperienza Maldini sarebbe una piccola ancora a cui tenermi aggrappato per continuare ad avere un briciolo di speranza e fiducia su questa società.
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