Su prezzo e quantità quote, credo proprio di si, altrimenti i negoziati, data la particolare natura della proposta di Commisso (prezzo pari al valore attualizzato del debt di Li verso Elliott, nulla in busta a Li), finalizzata esclusivamente al gradimento dell'azionista Elliott, sarebbero stati abbandonati da Li diverse settimane fa. Il disaccordo verte su un piccolo margine di equity che Li vorrebbe comunque ottenere per sé, e, da quanto si apprende da più fonti, sulla garanzia della intangibilità della propria quota, sul modello di quanto improvvidamente concesso da Suning a Thohir all'atto della cessione del controllo dell'Inter. Sul secondo punto, ci sarà discussione, seria, con Commisso; sul primo, un accordo, a quattr'occhi, si trova sempre.L'accordo di massima non era stato raggiunto secondo i media.Dopo il comunicato di Rocco che manifestava la sua irritazione per il mancato accordo con Li,è calato il sipario sulla trattativa.
Se invece la verità è un'altra non proferisco parola.
Proprio cosi, Corvo. Se Li, o chi per lui, versa i 32 milioni, è perché si saranno verificate le seguenti ipotesi, alternativamente: 1) Li avrà trovato chi gli rifinanzia il debito con Elliott, estromettendo Elliott; 2) Li è in grado di estinguere il debito per intero della controllante (180 milioni più interessi) con mezzi propri, rifinanziando quello del Milan, ed in ogni caso estromettendo Elliott; 3) Li ha trovato colui a cui cedere il controllo del club, assumendosi altresì impegni verso Elliott circa la sua esposizione, mediante estinzione della stessa, o suo rifinanziamento. Non ha senso invece quel versamento da 32 milioni, qualora le intenzioni di Li fossero, alternativamente: 4) cedere il controllo del club con saldo prezzo in favore di Li, senza impegni verso Elliott (il fondo eserciterebbe il veto alla cessione, ex art. 9.8 dello Statuto della Rossoneri Sport e, in caso di default di quel debito, obbligherebbe l'azionista a rivendere le sue azioni ad offerente di favore di Elliott, attraverso l'esercizio delle prerogative di cui all'art. 6.4 dello Statuto stesso); 5) tentare la fortuna con la escussione dei pegni e l'ipercapienza sul ricavato: Elliott potrebbe non scegliere l'escussione in Tribunale, lunga e costosa (e disastrosa per il Milan), ed andare con il passaggio societario nella Rossoneri Sport ai sensi dell'art. 6.4 dello Statuto, obiettivamente più facile, semplice e veloce, e soprattutto compatibile con i tempi del giudizio di Losanna, privilegiando un buyer di sua preferenza.
Il closing non sarà oltre metà ottobre, il saldo prezzo non può che coincidere con il saldo estintivo del debito vs. Elliott, fissato contrattualmente, appunto, a metà ottobre. Potranno anche anticipare, se vorranno, ottenendo un lieve sconto sugli interessi dovuti ad Elliott, ma ciò è esiziale. Il preliminare che le parti sottoscriveranno, naturalmente, ha valore obbligatorio dell'acquisto, e ciò consente al futuro proprietario di assumere immediatamente decisioni sulla gestione societaria, se non altro per il fatto di aver promesso di mettere a disposizione un fondo di circa 150 milioni di euro per essa e per il mercato. È prassi che, in situazioni di cambio di controllo societario, si attui uno spoil system del management, con cambio di consiglieri e dirigenti, e posizione di uomini di fiducia della proprietà. Vedremo se sarà così anche stavolta. Molto probabile.
