Ricordiamo bene quella bella intervista di due anni fa di Leonardo, che riportò una versione edulcorata degli incontri che Maldini ebbe con Fassone e con Han Li. Paolo stesso ne diede poi una sua ricostruzione, meno buonista, più incalzante e pungente, sulle prospettive e gli ambiti della collaborazione, sul problema dei rapporti con il vertice tecnico del club, rappresentato da Mirabelli, e sulle riserve su identità dei proprietari e progetto tecnico sulla squadra. Ma la sostanza è un'altra, e cioè evidenziare che, considerata la lunga frequentazione tra Maldini ed il direttore generale in pectore, fondata sulla condivisione di taluni principi di fondo, il si di Leonardo possa davvero preludere a quello dell'ex capitano ad un suo ingresso nel club sulla base dei medesimi presupposti. Confidiamo poi che le notissime capacità diplomatiche del futuro presidente Scaroni possano aiutare a smussare angoli e riluttanze reciproche. La nota ruvidezza caratteriale di Maldini può serbare sempre sorprese, ma stavolta potrebbero esserci davvero le condizioni perché Maldini faccia il grande passo, verso il ritorno a casa.