A.C Milan 1899
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Non è l'esempio giusto. L'Ajax ha giocato di recente una finale di EL e i quarti di CL, con una ottima generazione di giovani come sempre. Poi via via li cede.
È la loro filosofia da sempre, da Bosman in poi.
Non c'entra nulla il FPF.
Bosman infatti li ha distrutti, quello che intendo è che sono costretti ad avere una filosofia del genere, perché verrebbero affossati dalla UEFA anche se avessero Trump dietro, altrimenti. Se questo è democratico abbiamo concetti diversi di democrazia.
Senza FPF se avessero avuto qualcuno dietro disposto a renderli un top club avrebbero mantenere i propri gioielli. E il fatto che siano arrivati in semifinale di CL c’entra poco, anche la Roma l’ha fatto.
Quello che conta è che se anche producessero il nuovo Cruijff nelle loro giovanili non potrebbero mai trattenerlo.
Le regole sono semplici. Spendi per quanto incassi. Più democratico di così si muore.
Un sistema che congela lo status economico dei clubs (se il City oggi fattura ciò che fattura lo può fare perché all’epoca gli è stato permesso di spendere, altrimenti sarebbero sempre rimasti dei poveracci, idem il Chelsea) è quanto di più antidemocratico e illiberale ci sia, invece.
Casomai sarebbe da discutere il sistema di spartizione dei diritti tv in modo equo, non l'essenza del FPF che resta sacrosanta.
Sindrome di Stoccolma? Chiediti cosa ne sarebbe stato di noi se questo sacrosanto FPF ci fosse stato a metà anni ‘80.
E ti ripeto, tu dici che l’FPF ci protegge perché quando arriveremo a fatturare 500/600 milioni non potrà arrivare l’Hertha Berlino di turno a strapparci i campioni solo perché ha un magnate dietro (e se anche fosse qual’è il problema? Dove sta scritto che i tifosi dell’Hertha debbano sorbirsi degli scarponi vita natural durante e non possano sognare di arrivare al top? Lo sport dovrebbe alimentare sogni e speranze), i grandi club europei come dicevo fattureranno due miliardi e passa, e quindi il nostro potere d’acquisto, alla fine dei conti, rimarrà il medesimo di adesso, forse un poco meglio ma nell’ordine di poter prendere i Lukaku o quella gente lì, non certo i top veri.
Insomma, roba da poter vincere un campionato ogni 10 o 15 anni e la Champions vederla col binocolo, un po’ come il Borussia in Germania insomma.
Comunque sentire un milanista elogiare l’FPF, cioè un qualcosa che se fosse esistito a metà anni ‘80 si sarebbe assicurato di farci rimanere nella melma (o credi che colpi come quelli di Donadoni -il primo segnale che le cose stavano cambiando e che lo strapotere economico juventino sul mercato italiano era finito fu proprio l’acquisto di Roberto- e Gullit, acquisto record per l’epoca, avremmo potuto farli con un Berlusconi imbrigliato dall’FPF? Di più, credi che saremmo riusciti a trattenere Maldini, Baresi, Costacurta ecc? Poi certo, negli anni ‘90 eravamo il club che fatturava di più in Europa, e nei primi anni 2000 eravamo al terzo posto dietro Real e Manchester United come fatturato, ma se arrivammo a fatturare così tanto fu merito del pozzo senza fondo che era il portafoglio del Nano, se gli fosse stato impedito di spendere non saremmo mai arrivati a quei livelli ), è un caso da manuale di Sindrome di Stoccolma. Da un certo punto di vista è stupefacente.
Ti sei chiesto perché Infantino diceva la scorsa estate che l’FPF deve essere ripensato per favorire gli investimenti? Forse perché si sono resi conto che un sistema del genere impedisce l’emergere di nuovi clubs.