Milan: Italiano e Sarri in pole. Gasp e Allegri...

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,828
Reaction score
41,822
La GDS in edicola conferma le news che abbiamo già riferito ieri: il Milan studia... Vincenzo Italiano. E' un profilo che piace molto, in vista della prossima stagione. E' un'idea concreta, ma non sarà facile. Italiano e il Bologna hanno l'accordo per il rinnovo. Ma dinanzi al pressing rossonero il tecnico potrebbe restare indifferente? Di certo c'è che servirà trattare col Bologna. I club sono in buoni rapporti. Il Milan cerca un tecnico che sia leader, non necessariamente per i trofei alzati. Oltre a Italiano piacciono sempre Gasperini (da vedere se deciderà di restare a Bergamo) e Allegri. Sarri e De Zerbi opzioni in calo.

CorSera: Milan pronto alla rivoluzione. Fra i nomi che circolano a casa Milan ci sono Italiano, Sarri, Allegri. Il primo ha fatto un figurone anche l’altra sera all’Olimpico col suo Bologna, il secondo era già stato contattato a dicembre, il terzo è l’usato garantito. Su Conte, nemmeno contattato un anno fa e oggi sogno proibito di molti, non ci sono più grosse illusioni. L’identikit è tracciato: basta scommesse, deve essere italiano e conoscere la serie A. Chiunque sarà, avrà un vantaggio: fare peggio di quest’anno sarà difficile. Ma dall’altro lato, dovrà svolgere una missione durissima: rimettere in piedi il mondo Milan, riportando l’entusiasmo svanito. L’altra sera, all’Olimpico, a un certo punto è partito il coro «Pioli is on fire», colonna sonora degli anni sereni a cavallo dello scudetto. Il sindacato dei nostalgici si è ingrossato parecchio.

Tuttosport su Sarri in pole: la sconfitta del Milan in finale di Coppa Italia contro il Bologna ha mandato in frantumi anche l’ultimo piano di difesa dietro il quale la dirigenza si sarebbe potuta nascondere per non agire. Invece, lo 0-1 di due sere fa all’Olimpico che ha portato il trofeo a Bologna, mette Cardinale, Furlani, Ibrahimovic e Moncada davanti alle loro responsabilità. E la prima decisione che verrà presa sarà quella del cambio dell’allenatore. Sergio Conceiçao ci ha provato, a modo suo, a rimettere a posto le cose dopo l’esonero di Paulo Fonseca, ma nei fatti e nei risultati non ci è riuscito. E la querelle di un anno fa di questi tempi sul dopo Pioli è la genesi di tutti i mali, che poi a cascata si sono riverberati sul campo. Il Milan ha bisogno di un grande allenatore, di uno che sappia convincere i calciatori delle sue idee entrando in empatia con loro e con l’ambiente. Una scelta non ambiziosa genererebbe un nuovo capitolo che potrebbe ricalcare quello che si sta, mestamente, concludendo in questa annata. La doppia scelta portoghese alla guida del Milan ha comportato anche i seguenti dati: dalla nona giornata in avanti, i rossoneri non sono mai andati oltre la settima posizione in campionato. Il secondo dato è quello che più farà clamore: il Milan, a mercoledì sera, ha perso quindici partite stagionali su cinquantatré tra campionato, Champions League e Coppa Italia, pari al 28% del totale. Numeri non da grande squadra. E poi si è arrivati alla certifi cazione del naufragio di questo modello gestionale. Al Milan serve un direttore sportivo che comandi, che sappia costruire una squadra, che possa scegliere l’allenatore e condividere con lui le idee di mercato da sviluppare dopo con la società, non viceversa. Tare era presente all’Olimpico e attende ancora di esser chiamato, ma le voci che circolavano nella pancia dello stadio romano è che Furlani potrebbe fare un ultimo tentativo con D’Amico, nonostante la grande irritazione dell’Atalanta sul tema. Maurizio Sarri, ultimo allenatore ad aver vinto lo scudetto alla Juventus, è stato proposto e, negli exit pool, è in vantaggio, ma sappiamo bene come le cose possano mutare rapidamente. L’entourage di Vincenzo Italiano non ha mai ricevuto una chiamata dalla dirigenza rossonera (mentre da altri club si), nonostante il suo nome sia emerso dai colloqui di Furlani con i potenziali direttori sportivi. Sullo sfondo rimangono Massimiliano Allegri e Roberto De Zerbi, con Gian Piero Gasperini come suggestione qualora dovesse lasciare l’Atalanta. Tutti questi profi li hanno una caratteristica: sono allenatori solidi e italiani. Ma il solo mister non potrà bastare così come non basterà un ds a rimettere a posto le cose. Perché di macerie ce ne sono parecchie.

Il CorSport e il biennale a Sarri: le opzioni più in voga per la panchina del Milan sono quelle di Maurizio Sarri e, soprattutto su spinta di parte del popolo milanista, di Massimiliano Allegri. Per l’ex allenatore di Lazio e Juventus, i primi contatti risalgono allo scorso dicembre, quando Furlani lo aveva chiamato per subentrare a Fonseca; i sei mesi off erti, però, non convinsero il tecnico toscano. Ma ora, con una stabilità da trovare, il Milan potrebbe proporre a Sarri un contratto almeno biennale. E Sarri, voglioso di tornare in pista, ha già fatto capire in più occasioni di apprezzare l’opzione rossonera.
.
 

Franco

Well-known member
Registrato
22 Giugno 2022
Messaggi
2,806
Reaction score
2,950
Italiano al Milan viene mangiato. Serve un tecnico che abbia anche una certa esperienza da far valere nello spogliatoio. Sarri e Gasperini ottimi. Sarri soprattutto lo prenderei subito, perché ha un calcio offensivo come da tradizione del Milan.
 

Davidoff

Member
Registrato
25 Gennaio 2018
Messaggi
4,669
Reaction score
2,296
Serve cambiare i dirigenti e cacciare a pedate quella mer*a di Furlani, altrimenti cambierà zero.
 
Registrato
23 Giugno 2015
Messaggi
14,100
Reaction score
3,736
La GDS in edicola conferma le news che abbiamo già riferito ieri: il Milan studia... Vincenzo Italiano. E' un profilo che piace molto, in vista della prossima stagione. E' un'idea concreta, ma non sarà facile. Italiano e il Bologna hanno l'accordo per il rinnovo. Ma dinanzi al pressing rossonero il tecnico potrebbe restare indifferente? Di certo c'è che servirà trattare col Bologna. I club sono in buoni rapporti. Il Milan cerca un tecnico che sia leader, non necessariamente per i trofei alzati. Oltre a Italiano piacciono sempre Gasperini (da vedere se deciderà di restare a Bergamo) e Allegri. Sarri e De Zerbi opzioni in calo.

CorSera: Milan pronto alla rivoluzione. Fra i nomi che circolano a casa Milan ci sono Italiano, Sarri, Allegri. Il primo ha fatto un figurone anche l’altra sera all’Olimpico col suo Bologna, il secondo era già stato contattato a dicembre, il terzo è l’usato garantito. Su Conte, nemmeno contattato un anno fa e oggi sogno proibito di molti, non ci sono più grosse illusioni. L’identikit è tracciato: basta scommesse, deve essere italiano e conoscere la serie A. Chiunque sarà, avrà un vantaggio: fare peggio di quest’anno sarà difficile. Ma dall’altro lato, dovrà svolgere una missione durissima: rimettere in piedi il mondo Milan, riportando l’entusiasmo svanito. L’altra sera, all’Olimpico, a un certo punto è partito il coro «Pioli is on fire», colonna sonora degli anni sereni a cavallo dello scudetto. Il sindacato dei nostalgici si è ingrossato parecchio.

Tuttosport su Sarri in pole: la sconfitta del Milan in finale di Coppa Italia contro il Bologna ha mandato in frantumi anche l’ultimo piano di difesa dietro il quale la dirigenza si sarebbe potuta nascondere per non agire. Invece, lo 0-1 di due sere fa all’Olimpico che ha portato il trofeo a Bologna, mette Cardinale, Furlani, Ibrahimovic e Moncada davanti alle loro responsabilità. E la prima decisione che verrà presa sarà quella del cambio dell’allenatore. Sergio Conceiçao ci ha provato, a modo suo, a rimettere a posto le cose dopo l’esonero di Paulo Fonseca, ma nei fatti e nei risultati non ci è riuscito. E la querelle di un anno fa di questi tempi sul dopo Pioli è la genesi di tutti i mali, che poi a cascata si sono riverberati sul campo. Il Milan ha bisogno di un grande allenatore, di uno che sappia convincere i calciatori delle sue idee entrando in empatia con loro e con l’ambiente. Una scelta non ambiziosa genererebbe un nuovo capitolo che potrebbe ricalcare quello che si sta, mestamente, concludendo in questa annata. La doppia scelta portoghese alla guida del Milan ha comportato anche i seguenti dati: dalla nona giornata in avanti, i rossoneri non sono mai andati oltre la settima posizione in campionato. Il secondo dato è quello che più farà clamore: il Milan, a mercoledì sera, ha perso quindici partite stagionali su cinquantatré tra campionato, Champions League e Coppa Italia, pari al 28% del totale. Numeri non da grande squadra. E poi si è arrivati alla certifi cazione del naufragio di questo modello gestionale. Al Milan serve un direttore sportivo che comandi, che sappia costruire una squadra, che possa scegliere l’allenatore e condividere con lui le idee di mercato da sviluppare dopo con la società, non viceversa. Tare era presente all’Olimpico e attende ancora di esser chiamato, ma le voci che circolavano nella pancia dello stadio romano è che Furlani potrebbe fare un ultimo tentativo con D’Amico, nonostante la grande irritazione dell’Atalanta sul tema. Maurizio Sarri, ultimo allenatore ad aver vinto lo scudetto alla Juventus, è stato proposto e, negli exit pool, è in vantaggio, ma sappiamo bene come le cose possano mutare rapidamente. L’entourage di Vincenzo Italiano non ha mai ricevuto una chiamata dalla dirigenza rossonera (mentre da altri club si), nonostante il suo nome sia emerso dai colloqui di Furlani con i potenziali direttori sportivi. Sullo sfondo rimangono Massimiliano Allegri e Roberto De Zerbi, con Gian Piero Gasperini come suggestione qualora dovesse lasciare l’Atalanta. Tutti questi profi li hanno una caratteristica: sono allenatori solidi e italiani. Ma il solo mister non potrà bastare così come non basterà un ds a rimettere a posto le cose. Perché di macerie ce ne sono parecchie.

Il CorSport e il biennale a Sarri: le opzioni più in voga per la panchina del Milan sono quelle di Maurizio Sarri e, soprattutto su spinta di parte del popolo milanista, di Massimiliano Allegri. Per l’ex allenatore di Lazio e Juventus, i primi contatti risalgono allo scorso dicembre, quando Furlani lo aveva chiamato per subentrare a Fonseca; i sei mesi off erti, però, non convinsero il tecnico toscano. Ma ora, con una stabilità da trovare, il Milan potrebbe proporre a Sarri un contratto almeno biennale. E Sarri, voglioso di tornare in pista, ha già fatto capire in più occasioni di apprezzare l’opzione rossonera.

italiano-gasperini.webp
DeZerbi comunque sta facendo molto bene in francia ...è secondo e con champions matematicamente al sicuro

l'anno scorso il mirsiglia era arrivato tipo decimo eh..

a me sembra che stia facendo bene ovunque vada...poi ora ci vorrebbe uno piu sicuro però certi allenatori andrebbero presi quando ancora si può agevolmente...sennò succede come Sarri che lo prese il napoli

tra gli allenatori di secondo livello per me è il migliore
 

RSMilan

Well-known member
Registrato
5 Novembre 2023
Messaggi
4,817
Reaction score
3,918
DeZerbi comunque sta facendo molto bene in francia ...è secondo e con champions matematicamente al sicuro

l'anno scorso il mirsiglia era arrivato tipo decimo eh..

a me sembra che stia facendo bene ovunque vada...poi ora ci vorrebbe uno piu sicuro però certi allenatori andrebbero presi quando ancora si può agevolmente...sennò succede come Sarri che lo prese il napoli

tra gli allenatori di secondo livello per me è il migliore
Gli hanno comprato il mondo e si è qualificato in Champion's l'ultima giornata a fatica. Proprio bene non direi
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto