Il precedente prestito di 100 milioni, ricevuto da Huarong a dicembre, lo ha rimborsato a gennaio, riportano gli atti. Vedremo questo cosa sarà. La distinzione da tenere in considerazione, dal punto di vista finanziario, è tra equity e debt, per i suoi riflessi sul conto economico, distinzione che può non coincidere con i tipi contrattuali che disciplinano i singoli atti di indebitamento o di dazione di capitale. Un prestito di socio o di un terzo in conto di capitale o di futuro aumento di capitale, dal punto di vista del Milan, è finanziariamente neutro, è dunque assimilabile ad equity, che si ripaga con il cash flow dell'attività sollecitata da quella iniezione di liquidità. Se ora Huarong (e non la innocente, ed inesistente, Farong) fa un prestito in conto di futuro aumento di capitale, e chi lo riceve le concede una opzione di sottoscrizione gratuita di nuove azioni al futuro aumento, per il Milan sul piano finanziario è un gioco a somma zero. Diversamente, l'indebitamento interno del management che investe di suo per acquisire il club e gestirlo (management buy out), solo apparentemente potrebbe considerarsi un investimento con capitale di rischio: questi manager si pagano con stock options, opzioni su acquisto di quote del club, esigibili in proporzione alle addizioni di fatturato apportate con la propria attività, indipendentemente dal fatto che il club stacchi dividendi, sicché, in tale ipotesi negativa, il club rimborsa questi investitori con cessione diretta di azioni: l'operazione, per il club, è infine debt. Vedremo se e come si muoverà Huarong accanto al management, sinora è stato l'alleato più prezioso per il signor Li, rischia di essere decisivo per la buona riuscita del gioco finanziario che si sta preparando.